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come muoversi con pochissimo budget

Ultima attività 13 Marzo 2015 di albanico

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Valentina1987

Ormai sembra davvero un impresa impossibile,parlo di avere una possibilità di un altra vita senza dover aprire la porta con un consistente gruzzoletto..da dove inizio?qui a Genova è impossibile trovar lavoro..i soldi accumulati negli anni sono pressoché finiti e non ho un appoggio..partirei domani e non mi farei tanti problemi neanche a dormire in stazione per un po..se non è che sono una donna e le cose sono un po più complicate...consigli? :huh:

Francesca

Ciao Valentina1987,

ben arrivata sul forum!

Simpatizzo con quello che scrivi anche se secondo me un espatrio va ben pianificato per non cadere dalla padella alla brace.
Se sei indirizzata sulla Germania, perchè non inizi a reperire informazioni sul paese leggendo i blogs dei nostri connazionali che vivono li?
Li trovi cliccando questo link: Blog in Germania.

Auguri  :)

Francesca

Valentina1987

Grazie Francesca  :)

VF_Vincenza

Consiglio? Cercare lavoro e se, possibile, trovarlo prima di partire. Internet e Skype sono utili all'uopo. Vale a dire: "parti e va dove hai trovato lavoro". Se non sei legata ad un paese in particolare, questa opzione ti dá più flessibilità e opportunitá di riuscita. Io ho fatto questa scelta vent'anni fa e ho adottato la seguente strategia, che forse ti può essere d'aiuto.

Da dove cominciare?
1) Quali sono le mie qualifiche professionali? Cos'altro so fare, se non dovessi trovare subito ciò a cui aspiro? Preparare una presentazione per ciascuna delle opzioni disponibili. Evitare presentazioni da "tuttologi" poichè si perderebbe credibilità e si potrebbe capitare in "giri" che è meglio evitare.
2) Ho preparato una Lettera-CV, in inglese e nelle altre lingue di mia conoscenza. L'ho scritto sottoforma di presentazione (1 pagina) e ho riportato: titolo di studio e i settori produttivi nei quali avevo lavorato, familiaritá con lingue conosciute e con PC, obiettivi del trasferimento all'estero (evitate di denigrare il paese e i connazionali, avrebbe l'effetto di un "auto-gol"), precisazione che il trasferimento all'estero immediato (4-5 giorni) o a breve termine (due settimane) non sarebbe stata un problema, ringraziamenti con notifica della disponibilità all'invio del CV e con dati per il contatto via e-mail e/o telefono.
Scegliere con cura il titolo/nome. Evitare formule generiche e anche naive tipo "... cerco lavoro ... qualunque lavoro ...". Non si verrà trovati "nell'oceano di cv della rete" (è proprio così!). Chi ricerca personale utilizza parole-chiave, pertanto adottare una strategia analoga: "... traduttrice e assistente di direzione con italiano, inglese e tedesco ... piastrellista/elettricista/idraulico con cinque anni di esperienza ... pasticcere/panettiere/cuoco/pizzaiolo con dieci anni d'esperienza ...  etc... etc...". Si eviterà anche di mettervi alla mercè di coloro che sfruttano la situazione di bisogno altrui.   
Se redatta in inglese, la lettera di presentazione è comunque comprensibile anche ai potenziali datori di lavoro che non sono britannici e angloamericani (in molti paesi, l'inglese si studia a scuola già dalle elementari). Attenzione ai dati personali: nessun codice fiscale, carta d'identità, etc. Non indicare l'intera data di nascita, è sufficiente l'anno. In molti paesi la fotografia non è richiesta ed è meglio evitare di inserirla. Sono molti i casi di furto d'identitá. Il potenziale datore di lavoro ci contatterà e chiederá maggiori informazioni, se necessario. A tal fine, indicare un indirizzo e-mail e -se dsponibile- anche un numero di telefono fisso, NON CELLULARE (= costi della chiamata internazionale addebitati anche sulla tua scheda o contratto-utenza telefonica). All'estero è preferita la posta elettronica ed, eventualmente, skype per una prima intervista.
3) Inserimento nelle banche-dati internazionali della Lettera-CV e attesa facendo altro con "fede, tanta speranza e carità" !?!

Cosa significa fare altro? Significa tenersi occupati e crearsi "punti di forza", ciò implica anche l'abbattimento o almeno il contenimento di stress e depressione dovuti all'attesa. 
A) Ripasso o studio della lingua straniera. Non trascurare l'inglese e ogni altra lingua conosciuta. È importante sapersi esprimere e farsi capire, quando si affrontano situazioni e ambienti estranei. Vivere e lavorare all'estero significa dover utilizzare nel contesto professionale e sociale una lingua che non è la tua lingua madre. Anche se hai la fortuna di trovare un lavoro dove é richiesta la lingua italiana, al termine delle "otto ore" si deve vivere ciò che rimane della giornata nel nuovo contesto culturale e sociale.
B) Controllare che i documenti (carta d'identità, patente, etc.) non siano prossimi alla scadenza (tre mesi). Altrimenti, rinnovarli: fare ciò all'estero richiede più tempo e molti più soldi, soprattutto se Consolato o Ambasciata italiani non sono nelle vicinanze. Se interessati a paesi extra-europei, farsi rilasciare il passaporto: meglio farlo in Italia, per i motivi già esposti.
Nel caso di professioni come infermiere & co. é meglio fare anche una o due copie autenticate del Certificato di Abilitazione Professionale: è sufficiente l'autentica del Comune (dal notaio non è necessaria ed è più cara) con legalizzazione della Procura della Repubblica (= Tribunale, di solito).
C) Verificare che la tessera sanitaria sia utilizzabile anche all'estero, serve a coprire le evetuali spese fino a quando non si avrà un lavoro e l'assistenza sanitaria del paese di destinazione. Se si cerca lavoro nella gastronomia è necessario anche il certificato HCCPP, che è meglio avere prima di partire. Senza questo, non c'è alcuna possibilità di trovare lavoro.
D) Se si hanno figli e/o consorte, uno o due giorni prima della partenza, farsi rilasciare un attestato di famiglia (= notevoli sgravi fiscali in molti paesi e riconoscimento assegni familiari in alcuni) e anche un certificato di residenza (potrebbe essere richiesto). Richiedere il rilascio di certificati internazionali: evita costi di traduzione ed asseverazione non necessari (so di cosa sto parlando: sono una traduttrice giurata).
E) Mettete ordine nelle "carte e cose". Decidere cosa serve e portare assolutamente. Senza dimenticare che, se si parte con aereo o altri mezzi pubblici, la franchigia del bagaglio ha limiti precisi.
F) Preparare il CV, ufficiale e completo, da inviare su richiesta ai datori di lavoro interessati.
G) Consultare il sito Eures, sito ufficiale EU multilingue, che è un buon punto di partenza per la ricerca: banca-dati per ricerca/offerta lavoro e informazioni concernenti lavoro, vita e studio nei Paesi EU. Links:
ec.europa.eu/eures/page/homepage?lang=it
ec.europa.eu/eures/main.jsp?acro=lw&lang=it&catId=490&parentId=0
ec.europa.eu/eures/main.jsp?acro=job&lang=it&catId=52&parentId=0
H) Consultare sito Aire, sito ufficiale del Ministero dell'Interno per gli Italiani residenti all'estero. Sono informazioni che servono dopo e che, tuttavia, è meglio conoscere PRIMA.  Link: <span id="checklink13899" class="reintegratelink" value1="2307898" value="13899">[link in fase di revisione]</span>
I) Etc ... L) Etc...

Considerazioni  - Io ho preferito cercare e trovare lavoro prima dell'espatrio, per evitare spese e stress infruttuosi. Ho fissato competenza ed esperienza professionali senza, tuttavia, pormi limiti territoriali. Volevo iniziare a lavorare al più presto: dove non era importante, in quel momento.
Se avessi scelto a priori il paese o addirittura la città di destinazione, avrei limitato le mie possibilità di riuscita e l'attesa sarebbe stata più lunga. Sarebbe successa la stessa cosa se io avessi viaggiato a vuoto, prima e senza un contratto di lavoro in mano. A prescindere dal dispendio economico e stress emozionale. Scrivendo ciò, faccio riferimento ad una mia esperienza: mai più, mi metterò in una situazione del genere.

Buona fortuna,

Vincenza

Valentina1987

Ciao Vincenza,grazie infinite,sei stata molto esaustiva!Per prima cosa rafforzerò il mio inglese un poco precario,metterò in ordine cose e documenti,dopodiché comincerò a guardare le offerte su eures!Per le esperienze parto un po svantaggiata..vorrei diventare pasticcera,oppure nutrizionista o lavorare in agriturismo..non ho le competenze..ho sempre fatto la badante e la donna delle pulizie..mi pagano poco e vivo  da sola per cui permettermi di frequentare un qualsiasi corso é impensabile..al di là di ciò che mi piacerebbe,vorrei tanto imparare a fare qualsiasi altra cosa..imparare un mestiere..magari scopro che mi piace pure!Chissà..

mony23

ciao deve avere coraggio e tanta voglia almeno penso chi ti aiuta .anch'io mi sto preparando per partire in

germania dove non lo so .ma la cosa certa e chi devo partire .io ti auguro in poca lupo .e tantissima fortuna.

LauraMu

ciao a tutte/i  : )  io ci ho provato e ci sto provando ad inviare il cv a ditte tedesche, le quali rispondono con molta cordialità che non hanno necessità al loro interno di figure come la mia (laurea sc politiche e esperienza lavorativa nel settore della formazione prof.le come impiegata).
il fatto che io risieda ancora in italia credo sia un grosso limite.....per lo meno nel mio caso, non avendo qualifiche forti o ben definite tipo laurea in ingegneria o esperienza come cuoca......non sceglieranno mai me, in italia.
il mio unico dubbio è questo.........avrei lo stesso genere di risposte se i cv li inviassi risiedendo in germania....quindi partendo all'avventura sperando di trovare lavoro? ovvero ti fanno fare esperienze anche in settori nei quali non hai ancora lavorato?  un grazie e un ciao cordiale a tutte/i

albanico

Ciao Valentina a Genova la mia citta´del cuore ho fatto la mia infanzia e ne sono innamorato , veniamo a noi penso che quello che tia scritto VF Vicenza sia da prendere molto sul serio leggilo molto attentam,ente , io sono venuto in Germania circa 25 anni fa non parlavo il tedesco e neanche l´inglese ma la mia e´stata una scelta drastica , quello che non capisco e che oggi arrivano giovani italiani diplomati o laureati e non parlano bene neanche una lingua straniera alla faccia della globalizazione
in bocca al lupo
ciao Nico

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