La cultura del lavoro in Germania

Buongiorno a tutti,

Lavorare in Germania in qualità di straniero rappresenta un'opportunità unica, come pure una sfida. Doversi confrontare con un nuovo modo di fare e di dire le cose, adattarsi a nuove norme culturali... un percorso professionale in Germania può essere allo stesso tempo emozionante e destabilizzante.

Condividete con noi la vostra esperienza per aiutarci ad approfondire la cultura del lavoro in Germania e facilitare l'adattamento di coloro che stanno per trasferirsi.

Come definireste la cultura del lavoro in Germania?
Qual è l'attitudine della gente del posto nei confronti del lavoro?
Si vive per lavorare o vale piuttosto il contrario?

Qual è stata la cosa più difficile a cui vi siete dovuti adattare? Fare gli straordinari è normale oppure no?

Siete riusciti a inserirvi nel vostro gruppo di lavoro? E' facile instaurare un rapporto tra colleghi?
Si usa incontrarsi fuori dall'ufficio oppure la relazione rimane strettamente professionale?

Grazie per il vostro contributo,

Francesca
Team Expat.com

facilitare l'adattamento di coloro che stanno per trasferirsi.

Beh, dipende se la persona è adatta ad adattarsi.

E spesso non è così per gli italiani.


"Come definireste la cultura del lavoro in Germania?"


La definisco seria, nella maggior parte dei casi.

Seri e meritocratici.


"Qual è l'attitudine della gente del posto nei confronti del lavoro?"


Non capisco cosa intendi.


"Si vive per lavorare o vale piuttosto il contrario?"


Di nuovo, dipende dalle situazioni.

In linea teorica lavori per vivere.

Se devo esprimermi o fare giudizi, è meglio se le persone mi chiedano di casi specifici.


"Qual è stata la cosa più difficile a cui vi siete dovuti adattare?"


La perdita dei Sofficini, dei sughi all'amatriciana e degli estathe normali.

Per il resto, nessun problema.


"Fare gli straordinari è normale oppure no?"


Di nuovo, con un lavoro normale no. Non è normale.

Con le agenzie interinali sì.

"Siete riusciti a inserirvi nel vostro gruppo di lavoro? E' facile instaurare un rapporto tra colleghi?"


Se hai un buon carattere, non te la meni, sei umile, parli (o ci provi) in tedesco, fai di tutto per integrarti, ti dai da fare il triplo degli altri e non ti lamenti, vieni inserito in poco.

(E fidatevi, ne ho cambiati di team grazie al mio vecchio lavoro!)

E si possono instaurare molti rapporti con i colleghi... Se sono molto aperti.

(Ed io li ho trovati quasi tutti così)


"Si usa incontrarsi fuori dall'ufficio oppure la relazione rimane strettamente professionale?"


Ma perché UFFICIO???? Ma Cristo, esiste solo questo tipo di lavoro????

La smettete con queste idee assurde?

Esiste ben altro oltre un ufficio, anzi... La maggior parte dei lavori NON "da ufficio".

Comunque, di nuovo... Dipende.

Dipende dalle persone coinvolte e dal tipo di conoscenza.

Non c'è una regola precisa.


Tra l'altro, tutto questo non ha motivo di essere chiamato "Germania".

Non esiste una cosa identica in tutta la Germania... Tranne pochissime cose.

Quello che io ho detto è a Berlino.

Magari a Potsdam è diverso (e sono due città praticamente attaccate. Berlino è la capitale della omonima regione e dello stato. Potsdam è la capitale del Brandeburgo)

Magari a Strausberg o finow è ancora diverso.

E sto parlando di cittadine poco distanti da Berlino.

(Il mio coinquilino che è nato e cresciuto altrove dice spesso che Berlino è un mondo diverso e non appartiene alla Germania")

Buona sera Francesca.

Alcune osservazioni alle tue domande:


1 - Come definireste la cultura del lavoro in Germania?

Sono d'accordo con la definizione di Sakura85: seria, nella maggior parte dei casi. Si dà molta importanza all'efficenza, si cerca di essere il più produttivi possibile in un contesto, almeno per organizzazioni medio/grandi, molto gerarchizzato. Noto, in generale che ai tedeschi piace lavorare basandosi su piani prestabiliti e prendere decisioni basate su fatti. Ma non sempre questo avviene. Le riunioni, organizzate e ben pianificate, rappresentano il passo per prendere decisioni con il consenso generale di gruppo. Questo a volte va a discapito della velocita' nel prendere le decisioni. Ci si aspetta la puntualità e non vengono tollerati i ritardi. Modello a volte un po' rigido, a scapito della flessibilita'. Funziona infatti se tutti fanno la propria parte come in un orologio. Il "Caos Management" e' visto con diffidenza, indipendentemente dal risultato finale.


2 - Qual è l'attitudine della gente del posto nei confronti del lavoro? Si vive per lavorare o vale piuttosto il contrario?

Quando il lavoro e' regolamentato da contratti collettivi, specie per aziende medio/grandi (es. 2000+ dipendenti) direi si lavora per vivere. Vedo che salendo in scala gerarchica si trovano piu' spesso i casi contrari. Fino a certi livelli ci sono limiti predefiniti e le aziende sono soggette a controlli e verifiche anche per vedere se un dipendente lavora ad es. nel w-end o fa extra orari quando non potrebbe. Se si, e se non autorizzato, l'azienda puo' incorrere in sanzioni amministrative.


3 - Qual è stata la cosa più difficile a cui vi siete dovuti adattare? Fare gli straordinari è normale oppure no?

Non ho incontrato difficolta' particolari di adattamento: se si viene da organizzazioni regolate e strutturate e si va a lavorare in contesti analoghi per contenuti e dimensioni in Germania, non si rileveranno differenze particolari. Gli straordinari sono regolati dai contratti collettivi che vengono rispettati con il supporto delle organizzazioni sindacali (Working Councils).


4 - Siete riusciti a inserirvi nel vostro gruppo di lavoro? E' facile instaurare un rapporto tra colleghi?  Si usa incontrarsi fuori dall'ufficio oppure la relazione rimane strettamente professionale?

Questo dipende davvero dai singoli casi. In generale si, senza particolari problemi. In media pero' direi che le relazioni professionali, anche le migliori, tendono a morire nel w-end o comunque al di fuori degli orari lavorativi. Piu' facile piuttosto che si organizzi qualcosa con ex-colleghi che si sono pre-pensionati...


Quanto detto riflette la mia personale esperienza che non e', presa da sola, rappresentativa di tutta l'azienda o anche solo della citta' in cui lavoro.

Sarebbe utile che ci fossero molti contributi da parte dei membri della comunita' per avere un'idea, anche grossolana, delle diverse realta' locali.


Saluti!