Mi presento!

Ciao a tutti siamo una famiglietta della provincia di Roma, stiamo pensando di cambiare aria vista la penuria di lavoro, che quando c'è è retribuito in modo indecente, ma anche la penuria di servizi. Cerchiamo un posto in Europa per crescere un bimbo di quasi 6 anni, mio marito ha un lavoro "independent location" solo in estate e gli piace molto, quindi dovremmo valutare se vivere in un luogo low cost solo col suo lavoro o un luogo in cui trova un impiego nella stagione invernale tipo receptionist di hotel o comunque nel customer care che è la sua specialità.
Io sono una ex segretaria intervistatrice telefonica ma solo quando mi chiama il call center.

Stiamo anche valutando se depennare luoghi in cui parlano una lingua che non conosciamo (esempio a me attira la Germania ma non sappiamo il tedesco)

Ciao CLaura76,

ben arrivata su Expat.com!

Dopo avere letto varie discussioni sui diversi forum del sito, ho capito che è importante trasferirsi in un paese di cui di parli la lingua. La Germania, se non sapete il tedesco, credo sia da accantonare.
In effetti, guardando le cose da un'altra prospettiva, uno straniero che venisse in Italia per cercare lavoro ma che non sapesse esprimersi nella nostra lingua, avrebbe indubbiamente delle difficoltà...
Parlate inglese o francese?

A presto,

Francesca

Allora noi parliamo inglese francese e spagnolo (Castigliano) Il bambino non parla alcuna lingua straniera, In realtà il nostro timore è per lui perché se è vero che i bimbi imparano presto, al momento sta seguendo terapie di logopedia per un ritardo sul linguaggio. Quindi ci interessa un posto dove dopo essersi ambientato e aver imparato un po' la lingua prosegua il suo percorso. Per questo pensavo anche che il tedesco imparato da zero è dura rispetto al francese o spagnolo o anche portoghese, perfino l'inglese che non ha molte regole!
Si in effetti sapere la lingua conta molto!

Immagino che il primo pensiero sia per il bimbo e come giustamente dici è necessario trovare un posto dove possa proseguire il percorso intrapreso. Magari prova anche a parlarne con la logopedista che lo sto seguendo al momento, per capire come lui si possa adattare ad una nuova realtà linguistica e se c'è una lingua straniera che all'orecchio del piccolo possa risultare più dolce di altre...nel caso in cui dovesse apprenderla da zero. Le mie ovviamente sono supposizioni, volevo in ogni caso condividere questo pensiero con te.

Un saluto,

Francesca

Ti ringrazio... apprezzo visto che ho fatto una richiesta particolare, secondo lei il bimbo è abbastanza flessibile ai cambiamenti, l'ideale sarebbe stato prima dei 6 anni ma non è detto! La lingua straniera non so se sia un male visto che non pronuncia la R (la salta o divelna L tipo i cinesi :D ) Comunque grazie - ti aggiorno sue eventuali sviluppi

Certo, fammi sapere come vi organizzerete!

A presto e un saluto,

Francesca

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