Menu
Expat.com
Cerca
Magazine
Cerca

Diversità e inclusione in Canada

inclusion
Shutterstock.com
Aggiornato daCharlotte Hoareauil 01 Settembre 2025

Se stai pensando di immigrare in questo paese, famoso per i suoi paesaggi mozzafiato e la sua accoglienza, comprendere questi valori fondamentali è importante. Il Canada si distingue per la sua volontà di creare una società inclusiva, dove ogni individuo, indipendentemente dalla sua origine, cultura o orientamento, è rispettato e incoraggiato a partecipare pienamente alla vita sociale e professionale. Questo articolo offre spunti sulle politiche progressiste del Canada, specialmente in materia di inclusione e rispetto della diversità, sia nell' ambiente di lavoro che nella vita quotidiana.

Il Canada è conosciuto a livello mondiale per essere un paese che promuove la diversità e l'inclusione. La  sua storia, però, porta con sè anche pagine oscure: in passato sono state inflitte molte ingiustizie ai popoli indigeni. Prima dell'arrivo dei primi coloni europei, queste comunità possedevano già lingue, culture e traduzioni proprie, come primi abitanti del Nord America.

Oggi, il Canada desidera riscattarsi verso questi popoli minoritari. Il percorso sulla via della Riconciliazione nazionale testimonia il desiderio di progredire verso una società più inclusiva. Il suo ricco patrimonio indigeno, le politiche di bilinguismo e multiculturalismo, così come le ondate migratorie che continuano ancora oggi, contribuiscono a fare del Canada un paese molto diversificato.

Alcuni dati sulla diversità in Canada

In Canada, il Censimento del 2021 ha registrato oltre 450 origini etniche o culturali. Il prossimo censimento è previsto per maggio 2026. Le origini più frequentemente menzionate sono state "canadese" (5,7 milioni di persone), "inglese" (5,3 milioni), "irlandese" (4,4 milioni), "scozzese" (4,4 milioni) e "francese" (4,0 milioni).

Nonostante una crescita demografica evidente, i gruppi razzializzati restano molto minoritari rispetto ai canadesi caucasici. Nel 2021, la popolazione sud-asiatica (7,1%), quella cinese (4,7%) e quella nera (4,3%) rappresentavano complessivamente il 16,1% del totale nazionale.

Più della metà dei canadesi ha dichiarato un'appartenenza religiosa legata al cristianesimo, mentre più di un terzo ha dichiarato di non avere alcuna affiliazione religiosa. Meno del 5% si è identificato come musulmano.

È importante considerare anche la popolazione non canadese del paese, visto che il Canada vanta la più alta proporzione di immigrati tra i paesi del G7. Quasi una persona su 4, censite nel 2021, è immigrata o è un residente permanente. Asiatici, europei e africani… in Canada è possibile incontrare nazionalità provenienti da ogni parte del mondo.

Diversità e inclusione nella vita quotidiana in Canada

La Carta canadese dei diritti e delle libertà riconosce che tutti i cittadini sono uguali, indipendentemente dal loro sesso, età, religione e orientamento sessuale. I comportamenti razzisti e xenofobi, così come la mancanza di tolleranza e apertura mentale, sono generalmente mal visti in Canada. L'aspirazione all'uguaglianza di genere, l'assistenza alle persone con disabilità, la questione delle minoranze etniche e i diritti della comunità LGBTQI+ sono valori radicati nella società.

Durante la Stagione dell'Orgoglio, feste di strada e parate si svolgono in tutto il paese per celebrare la comunità LGBTQI+. Inoltre, le grandi città come Vancouver e Montreal hanno ciascuna un quartiere detto LGBTQI+, spesso molto animato durante tutto l'anno.

Con l'adozione della Legge sul matrimonio civile il 20 luglio 2005, il matrimonio tra partner dello stesso sesso è stato legalizzato in tutto il Canada. Al momento dell'adozione di questa legge, i tribunali avevano già reso il matrimonio tra coniugi dello stesso sesso legale nella maggior parte delle province e territori canadesi. Il primo matrimonio omosessuale quebecchese si è svolto a Montreal il 18 luglio 2002.

I movimenti femministi sono molto attivi, in particolare in Quebec, spesso descritto come una società a tratti matriarcale. Rispetto a molti altri paesi, il Canada gode della reputazione di essere un luogo molto sicuro per le donne, dove episodi di molestie in strada sono rari. 

Nonostante gli sforzi del governo e delle ONG per promuovere la diversità e l'inclusione a tutti i livelli, le disparità socio-economiche persistono, come in tutti i paesi. Come dimostra questo studio, i nuovi immigrati in Canada, specialmente quelli appartenenti a minoranze etniche, non sono mai totalmente al sicuro dal razzismo e dalle discriminazioni. Per ulteriori informazioni, potete consultare il portale di Statistica Canada dedicato a genere, diversità e inclusione.

Diversità e inclusione sul lavoro in Canada

Il concetto di "diversità e inclusione" è particolarmente presente nel mercato del lavoro canadese. Una ricerca di Bersin by Deloitte, pubblicata nel 2014, lo definisce come "la varietà di persone e idee presenti in un'azienda e la creazione di un ambiente in cui ciascuno possa sentirsi parte integrante, rispettato, valorizzato e connesso ad altri, potendo esprimere la sua autenticità". Secondo la ricerca, quasi la metà delle aziende canadesi aveva già investito in strategie dedicate alla diversità e all'inclusione. Tuttavia, lo stesso studio dimostrava che la messa in pratica di queste strategie era incerta e spesso passava in secondo piano.

A dieci anni di distanza, il Canada non ha rinunciato alla propria missione di rendere la sua forza lavoro più inclusiva e diversificata, soprattutto nel settore pubblico. Il governo mira a garantire la trasparenza pubblicando regolarmente statistiche sulla rappresentazione globale dei gruppi tutelati dall'equità nell'impiego, in particolare le donne, gli indigeni, le persone con disabilità e i membri delle minoranze visibili. Il governo prevede possibili emendamenti alla Legge sull'impiego nella funzione pubblica e alla Legge sull'equità in materia di impiego.

Se i progressi sono innegabili, è evidente che il Canada ha ancora strada da fare per raggiungere i suoi obiettivi in termini di diversità e inclusione sul posto di lavoro. Secondo Statistica Canada, nel 2021, il divario salariale tra i sessi per i dipendenti a tempo pieno e part-time era pari a 0,89, il che significa che le donne guadagnavano 89 centesimi per ogni dollaro percepito dagli uomini. Le disparità salariali sono particolarmente pronunciate per le donne appartenenti a minoranze raziali, le donne indigene e le donne appena arrivate sul territorio.

La fondazione canadese delle donne sottolinea inoltre che la percentuale degli uomini impiegati a tempo pieno (87%) è nettamente superiore rispetto a quella delle donne (75,6%). Solo il 13% degli uomini è impiegato a tempo parziale, mentre tra le donne la quota sale al 24,4%.

Vivere con una disabilità in Canada

In Canada, il 59% delle persone con disabilità ha un lavoro, rispetto all'80% delle persone che non hanno disabilità. Si stima che 1,9 milioni di persone con disabilità, di età compresa tra i 15 e i 64 anni, non frequentino la scuola o non lavorino. Il tasso di occupazione rimane quindi più basso per queste persone, che risultano anche maggiormente impiegate in lavori poco qualificati.

Nel 2022, il Canada ha lanciato il suo primo Piano d'azione per l'inclusione delle persone con disabilità. Il piano include diverse misure, tra cui una strategia di occupazione, un investimento di oltre 270 milioni di dollari, la creazione di un consiglio sull'inclusione delle persone con disabilità e la modernizzazione della Legge sull'equità in materia di impiego. Per ulteriori informazioni, consultate questo documento.

Buono a sapersi:

Non si mette la foto sul CV in Canada! La legge vieta la discriminazione su caratteristiche personali e fisiche.

Link utili:

Centro sulla diversità e l'inclusione (CDI)

Centro canadese per la diversità e l'inclusione (CCDI)

Requisiti e pratiche in materia di equità, diversità e inclusione

Commissione canadese dei diritti umani

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Giornalista diventata scrittrice di viaggi, Charlotte ha visitato quasi 30 paesi come nomade digitale. Ha vissuto in Canada per due anni (Montréal e poi Vancouver).

Commenti

Scopri di pi�