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Lavorare in Polonia

Poland
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Aggiornato daFrancescail 02 Aprile 2019

In questo articolo trovi informazioni per cercare un impiego in Polonia, unitamente ad una panoramica sul mercato del lavoro locale e sulle condizioni per ottenere un permesso di lavoro.

Economia

Ad oggi la Polonia è considerata l'ottava potenza economica europea e la ventitreesima economia mondiale in base al PIL.

I pilastri dell'economia polacca sono il settore dell'energia, del turismo e dei servizi; le principali industrie del paese operano nelle telecomunicazioni, nella petrolchimica, nella tecnologia dell'informazione e della comunicazione, nell'industria automobilistica, ecc. La Polonia è anche una destinazione chiave per gli imprenditori che vogliono fare investimenti in Europa centrale.

Mercato del lavoro

Come accennato in precedenza, la Polonia vanta un'economia forte e diversificata, dove la maggior parte della forza lavoro è impiegata nel settore dei servizi.

Ci sono possibilità anche nel campo dell'istruzione, delle infrastrutture , della ricerca e dell'ambiente.

Il tasso di disoccupazione è uno dei più bassi dell'Unione europea (circa il 4,4%) e sia le società locali che quelle internazionali con sede nel paese sono aperte all'assunzione di stranieri. La maggior parte della popolazione parla polacco pertanto è consigliato iniziare ad impararlo prima di partire.

Trovare lavoro

Le possibilità di fare carriera in Polonia sono maggiori se sei un professionista con esperienza in questi settori: marketing, IT, istruzione, servizi bancari, turismo e servizi aziendali.

Ci sono vari modi per trovare un lavoro in Polonia. Puoi iniziare la ricerca registrandoti presso le agenzie di collocamento locali, contattando i cacciatori di teste o navigando sui siti per il lavoro (alcuni dei quali sono disponibili sia in polacco che in inglese), forum professionali e social network. Puoi anche inviare delle candidature spontanee (CV e lettera di presentazione) direttamente alle aziende che operano nel tuo settore di specializzazione. La maggior parte delle aziende internazionali che operano sul territorio nazionale sono contattabili in polacco, inglese e tedesco.

Permesso di lavoro

I cittadini non europei che desiderano lavorare in Polonia devono prima ottenere un permesso di lavoro. La richiesta va inoltrata all'ufficio Voivodship più vicino al posto di lavoro o di residenza.

Questi sono i requisiti da soddisfare:

  • Il tuo potenziale datore di lavoro deve fornire la prova che soddisfi i requisiti per il posto di lavoro cui stai applicando, e deve dimostrare di avere i mezzi finanziari per assumerti come dipendente
  • Devi allegare alla domanda: documentazione dei titoli di studio, referenze, un certificato dei carichi pendente e se necessario altri documenti su richiesta (che vanno tutti tradotti in polacco e autenticati)

La Polonia ha recentemente introdotto un nuovo permesso di lavoro stagionale (tipo S) che consente ai cittadini non EU di lavorare in determinati settori (agricoltura, ospitalità, industria alimentare, ecc.) per un periodo di massimo 9 mesi.

Condizioni di lavoro

La settimana lavorativa legale in Polonia è di 42 ore.

I dipendenti hanno diritto a 14 ' 26 ferie pagate all'anno, a seconda del numero di anni di servizio e della loro posizione.

I cittadini polacchi e i residenti sono tenuti a pagare l'imposta sul reddito, con un aliquota che va dal 18% al 32%. I dipendenti devono inoltre versare contributi sociali al tasso del 9%, che in realtà è pari all'1,25% netto dopo le detrazioni fiscali.

Indirizzi utili:

Praca - Agenzia nazionale per l'impiego
Ministero del Lavoro
Pracuj
Monster Polska
ZUS - Sicurezza sociale

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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