Vivere a Dominica: guida per gli espatriati
Tutto quello che devi sapere per vivere a Dominica
La Dominica è un Stato del Mar dei Caraibi che fa parte del Commonwealth. Ricoperta da lussureggianti foreste, Dominica è conosciuta anche con il nome di "Isola della natura" ed ospita il Morne Trois Pitons, parco nazionale patrimonio dell'Unesco. La sua economia si basa principalmente sulla coltivazione delle banane. Questa destinazione non mancherà di sedurre chiunque decida di espatriarvi.
In inverno la temperatura media è compresa fra i 21 e i 28 °C, mentre in estate si aggira sui 30°C. Oltre ad essere un'area a rischio di inondazione, a fine estate l'isola viene spesso colpita da forti uragani.
Ex colonia francese e britannica (i proprietari inglesi delle piantagioni deportarono schiavi dall'Africa), le tradizioni europee si sono amalgamate agli usi e ai costumi della tribù dei Caribe, dando luogo a un melting pot culturale di cui il Paese va estremamente fiero.
Esempio tangibile di questa fusione è il carnevale caraibico: con un sottofondo musicale di calypso e reggae, le strade vengono pervase da coloratissime sfilate di ballerini che sfoggiano vistosi costumi. A Dominica la musica e la danza rivestono un ruolo molto importante dal punto di vista culturale, caratteristica che salta subito all'occhio a Roseau, la capitale, dove il reggae si ascolta un po' dappertutto: caffè, bar, negozi e così via.
Grazie ai suoi incantevoli scenari, Dominica è un autentico paradiso. Cascate e piscine naturali invitano a sguazzare nel cuore di foreste e aree protette, mentre i versi degli esemplari avi-faunistici creano un rilassante sfondo sonoro. Soprannominata "l'isola della natura", si può considerare una meta eco-turistica a tutti gli effetti: foreste incontaminate, laghi e cascate invogliano a fare lunghe passeggiate ed escursioni.
A causa di recessioni, debito pubblico e alta vulnerabilità alle catastrofi naturali, l'economia locale ha subito varie battute d'arresto ma pare che si stia progressivamente riassestando. In passato il sistema economico dipendeva dalla coltivazione di banane, però negli anni si è affermata anche come destinazione turistica, spronando il governo a intervenire regolarmente per favorire la crescita di questo settore.