Lavoro Laurea Filippine in Italia

Ciao, sono Nicolas.

Vorrei sapere la situazione dei laureati nelle Filippine che vengono in Italia per lavorare. Al di là delle difficoltà generali, che possono toccare anche un italiano, nel trovare lavoro, è possibile e frequente che un laureato nelle Filippine continui la sua carriera lavorativa in Italia? Ad esempio un'infermiera potrà trovare - più o meno facilmente - lavoro in Italia?

Grazie :)

Ciao Nicolas,

Ben arrivato su Expat.com!  :)

Gli infermieri stranieri possono esercitare in Italia dopo essersi iscritti all'Albo però non saprei dirti con che facilità si può essere inseriti.
Tu non specifichi, ma credo dipenda anche dallo status del professionista straniero in Italia. Ossia, il professionista straniero intende trasferirsi unicamente a scopo lavorativo oppure entra in Italia come parte di un ricongiungimento con la famiglia d'origine, o perchè si sposa con un cittadino/a italiano?
E poi una volta che è entrato e sistemato in Italia, cerca lavoro? Credo che queste variabili influiscano sull'inserimento nel mondo del lavoro.

Ad ogni modo, se ti può servire qui di seguito ti inserisco l'iter da seguire per poter esercitare come infermiere per cittadini non comunitari.
L'informazione l'ho presa sul sito della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (fnopi.it/come-diventare-infermiere/infermieri-stranieri/)

"Preliminarmente è necessario richiedere al ministero della Salute il riconoscimento del titolo professionale conseguito in un paese non comunitario.
Una volta ottenuto il decreto di equipollenza l'interessato dovrà recarsi presso l'Ordine provinciale territorialmente competente e, prima di procedere all'iscrizione all'albo, dovrà sostenere un esame volto ad accertare la conoscenza della lingua italiana e delle speciali disposizioni che regolano l'esercizio professionale in Italia.
Il ministero della Salute può decretare che il riconoscimento del titolo sanitario professionale sia subordinato al superamento di una misura compensativa da svolgersi in un polo formativo universitario.

Il decreto di riconoscimento qualora il sanitario non si iscriva al relativo Albo professionale perde efficacia trascorsi due anni dal suo rilascio.
"

Saluti,

Francesca
Team Expat.com

Grazie Francesca!

Si tratta in pratica di una relazione che sto intrattenendo da molto tempo con una filippina, la quale sta pensando di lasciare il paese per venire in Italia, sia per lavoro, sia per la suddetta relazione. Solo che non mi sento di consigliarle di venire qui se dovesse gettare alle ortiche gli studi e il lavoro che già ha lì nelle Filippine (ho detto infermiera per avere un'idea generale, ma lei analista e tecnica sanitaria).

Anche se non è in programma, il matrimonio agevolerebbe qualcosa?

Grazie ancora davvero.

Probabilmente il matrimonio potrebbe in qualche modo aiutare, credo che sposandosi lei potrà risiedere in Italia senza visto, giusto?
Comprendo però il tuo dilemma, sarebbe un peccato che abbandonasse la carriera nel suo paese per venire in Italia e non poter esercitare nel suo campo.
Hai pensato a contattare le rappresentanze filippine in Italia per chiedere ragguagli? Magari ci sono delle agevolazioni o delle normative che noi non conosciamo e che potrebbero aiutare la tua ragazza nel trasferimento...

Non ancora, ho appena iniziato a sondare il terreno. Grazie per le dritte, vedrò di contattare queste rappresentanze :)

Fammi sapere come riesci ad andare avanti nel progetto!

:cheers:

Ritengo che per chiunque laureato all'estero il problema non risieda nella nazionalità, ma nel riconoscimento del titolo di studio conseguito.

D'altra parte, basta fare una banale ricerca su Google per rendersi conto che c'è tutto un mondo nascosto dietro l'equipollenza dei titoli di studio e non è nemmeno detto che serva perché nel privato e in ambiti tecnici spesso non interessa affatto.
Suggerisco di andare un po' più nello specifico in relazione agli studi in corso, o effettuati, ed ai piani per il futuro.

In generale, però, per star tranquilli di poter affrontare qualunque percorso lavorativo la vita metta davanti, serve il riconoscimento del titolo di studio, l'equipollenza di cui parlavo sopra, che per una laurea non è affatto banale.