salve a tutti, come scrissi in un post precedente, ho recentemente fatto un viaggio esplorativo e conoscitivo in portogallo, premetto che non sono un pensionato ma non sono neanche un giovane quindi, il mio viaggio è stato improntato principalmente sull'analisi a 360 gradi di questa nazione, o per lo meno ad una parte di essa, al fine di trarne delle mie conclusioni personali, che mi piace condividere in questo forum.
Premetto che non ero mai stato in portogallo, quindi, tutto mi era sconosciuto, se non per notizie e informazioni lette quà e là, principalmente da parte di pensionati o vacanzieri.
La regione che ho visitato e girato con una macchina in affitto è stata quella dell'algarve
punti analizzati:
carattere,modi, usi e costumi dei portoghesi
costo della vita
analisi del mercato immobiliare
livello di modernizzazione e sviluppo tecnologico delle città
livello della piccola imprenditoria portoghese
pressione fiscale generale
sicurezza
integrazione dei pensionati non portoghesi con la popolazione
Il primo impatto che ho avuto arrivando nella città di faro, è stato quasi traumatico, arrivato di sera, ma non troppo tardi, di domenica, ho avuto la possibilità di uscire per un giro nel centro storico, sembrava di essere in un piccolo paesino di provincia, poche persone in giro, alle 10 di sera, di domenica, locali vuoti, se non con qualche turista, eppure questa città ha quasi 300 mila abitanti, non parlo il portoghese, parlo spagnolo e inglese, ho notato quasi subito che gli sforzi per venirmi incontro per comunicare erano pochi, cmq, siccome non mi arrendo, tra inglese e spagnolo, riuscivo a farmi capire, poi col tempo ho imparato qualche parola, almeno quelle di prima necessità, e le cose sono migliorate notevolmente.
qualcuno qui ha scritto che i portoghesi hanno un brutto carattere, o per lo meno sono restii alla socializzazione, è vero in parte, anzi noi ci aspettiamo che essi siano come noi, propensi alla chiacchiera, alla comunicazione, a tutta una serie di comportamenti tipici italiani, bene, loro non hanno nulla di questo, ma non è vero che sono scontrosi o diffidenti, hanno solo un approccio diverso tra di loro e con gli stranieri, li ho definiti oltremodo "riservati" conoscendoli, scopri che hanno molto da dire, parlano volentieri, si aprono, non scendono mai sul personale, ne parlando di se stessi e neppure nei confronti dell'interlocutore, se riesci a conquistarti la loro "simpatia" si sforzano per farsi capire e fanno di tutto per metterti a tuo agio, ho notato anche che quando raggiungi un certo grado di confidenza mostrano un altruismo che stupisce, considerando il primo impatto con loro.
Ho notato , e si avverte molto , una reticenza sociale alla vita comune, al divertimento collettivo, avevo la sensazione che per loro " divertirsi" era come commettere un peccato, mi è stato spiegato che è una caratteristica della regione dell'algarve, e che in città come porto o lisbona, la vita sociale è molto più "europea" assomiglia cioè molto a quella delle grandi città come barcellona, londra, ecc.. li trovi ai ristoranti, ai bar, nei locali, tutti seduti, molto composti, con la tipica riservatezza di cui parlavo, poi, dopo il ristorante, non si va in giro, non si passeggia, si va a casa, punto.
Hanno scarsa mentalità imprenditoriale, salta subito all'occhio che le attività più attrattive e funzionanti sono quelle create e gestite da stranieri che si sono trasferiti e che hanno deciso di aprire delle attività, sono un pò " quelli del posto fisso" hanno scarsa inclinazione a fare dei lavori cosidetti "poco professionali" infatti, la maggioranza dei camerieri,muratori,pulizie locali, ecc.. sono quasi nella maggioranza occupati da brasiliani, capoverdiani, flippini, ecc...le vecchie generazioni, in genere non fanno altro che parlare di politica, tasse, governo, ecc. ecc., mentre i giovani sembrano in una fase di stallo come se fossero in attesa che qualcosa di grosso gli accada intorno e loro entrano a farne parte, hanno tutti un livello culturale medio alto compresi i giovani, questo, se rapportato con il nostro paese ci mette in un gradino più basso, noi siamo diventati un popolo di ignoranti, arroganti, irrispettosi e maleducati (sopratutto le nuove generazioni) in linea di massima, la convivenza per me è stata piacevole e costruttiva, dopo un rodaggio di due/tre giorni, segno che seppure nelle sue particolarità rispecchiano il carattere mediterraneo a cui in parte appartengono.
Vivere in portogallo costa meno che in italia, lo posso affermare con sicurezza, anzi, lo diceva il mio portafoglio, con mio grande stupore, ovviamente, in uno stato dove lo stipendio medio si aggira intorno ai 700 euro, la vita deve necessariamente costare meno, ma, questa informazione, ci da anche una risposta ad una domanda che spesso viene posta: conviene andare a cercare lavoro in portogallo? indubbiamente no se si parte con l'idea di fare un lavoro da dipendente, in questo caso si vivrebbe davvero al limite, considerando le abitudini che abbiamo, discorso diverso e se si parte con l'idea di iniziare un'attività, in questo caso ritengo che ci siano margini di successo ancora ampi, un po in tutti i settori.
Il mercato immobiliare portoghese è diventato un caso mondiale, attualmente in algarve è praticamente impossibile trovare un'abitazione ad un prezzo correlato al suo vero valore, le case hanno prezzi alle stelle, le agenzie immobiliari sono più dei ristoranti, comprare in questo momento è davvero una follia, nonostante questo, molte persone del nord europa, ma anche italiani, ecc. acquistano immobili per passare la loro terza età, in questo posto che effettivamente è un angolo di pace e tranquillità, cmq, la bolla speculativa immobiliare che attualmente c'e in portogallo, prima o dopo scoppierà, ed allora il mercato raggiungerà livelli più "umani" , una nota, basta spostarsi di 20/30 km all'interno per trovare prezzi di immobili notevolmente più bassi, ma spostarsi verso l'interno vuole dire vivere in paesini davvero sperduti e piccoli, un angolo di pace, ma anche una prigione dal quale è difficile uscire se non si è automuniti.
Il livello di sviluppo tecnologico e di modernizzazione della città che ho visitato è in fase di progresso, molte colonnine per auto elettriche, molta pulizia delle strade, verde molto curato, banche e servizi molto fruibili e alla portata di "pedone" stupisce la quantità di parcheggi presenti, molti dei quali gratuiti, e per quelli a pagamento, veramente a costo irrisorio, molto senso civico degli automobilisti, non trovi il folle che sfreccia per strada, rispettosissimi dei passaggi pedonali, cartellonistica stradale e turistica di buon livello, (parlo della citta di faro) una città a misura d'uomo.
La pressione fiscale in portogallo, se riferita a quella italiana, è ancora vantaggiosa, reputo, che chi ha intenzione di fare impresa in questa nazione, ha ancora un buon margine di successo, fermo restando che chi apre un'attività conosca bene il settore, se si pensa che il portogallo sia un'eldorado in cui si inizia un'attività senza i requisiti e l'esperienza del settore sbaglia di grosso, credo che questa sia una nazione che ha bisogno ancora di piccole realtà imprenditoriali specializzate, che a differenza dell'italia vedranno premiato il loro impegno.
Il livello di sicurezza generale e davvero alto, non ci si sente in pericolo mai sottolineo MAI non ho mai sentito la tranquillità e la sicurezza attorno a me come in questo posto, racconto una cosa solo per rendere l'idea di come ci si sente: dopo una settimana, ovviamente mangiando sempre nei ristoranti, ho la necessità di andare in bagno, con una naturalezza che inspiegabilmente mi pervade, mi alzo dal tavolo, lasciando telefonino bene in vista, giacca appesa con tutto quello che avevo all'interno, mi rendo conto della leggerezza commessa solo quando non posso tornare più indietro, torno e trovo tutto li..il cameriere mi spiega che non avevo nessun bisogno di preoccuparmi che è naturale lasciare tutto li, nessuno tocca niente....... ( cose dell'altro mondo.....) ma li è così..almeno lo è stato per me..
ultimo aspetto analizzato:i pensionati e la loro integrazione, bene, la sensazione che ho avuto è stata quella di una certa difficoltà ad integrarsi, poi, mi sono anche spiegato il perche...nella maggior parte dei casi, chi va in portogallo da pensionato, ci va per motivi economici, anzi, di convenienza economica, l'adattamento alla cultura locale, alle usanze, ai rapporti umani, è una cosa che viene affrontata dopo,sappiamo benissimo che chi ha vissuto una vita nello stesso posto, cresciuto con le stesse persone, le stesse abitudini, le stesse amicizie, e si trova in una fase della vita poco incline ai cambiamenti, ha difficoltà di integrazione altissime, noto, che qui, pochi fanno notare questo aspetto, ma vi assicuro che esiste, lo notavo nei visi delle coppie di pensionati che passeggiavano sui vari lungomare, sembravano pini secolari trapiantati in una nuova terra nella speranza di attecchire, sentivo le loro discussioni, principalmente improntate ai loro contatti nella loro terra di origine, sembravano anziani in gita , ma in realtà li ci restavano, a loro, va il mio augurio più sincero di vivere questa loro fase della vita il meglio possibile, di liberarsi da rancori e legami, ed integrarsi in questa realtà nuova.
questo è il mio contributo e le mie impressioni di viaggio, non come turista ma come futuro espatriato, forse sono stato prolisso, forse mi sarò dilungato, ma se sono riuscito a chiarire o spiegare qualcosa a qualcuno, penso di aver dato un contributo ..... accetto le critiche, le accetto sempre, mi aiutano a migliorarmi, ma vi ricordo sempre che sono "le mie impressioni" che ho voluto condividere