Lo shock culturale arrivati in Marocco

Salve a tutti,

Vivere in un paese straniero implica anche venire a contatto con usi e costumi diversi da quelli a cui siamo abituati.

Dopo il vostro trasferimento in Marocco avete risentito dello shock culturale ed in che modo?

Avete degli aneddoti di situazioni vissute, divertenti o imbarazzanti, da raccontarci?

Che consiglio ci date per evitare passi falsi?

Grazie per le testimonianze, curiosi di leggervi!

Francesca

Salve
se la tua e una ricerca o sondaggio ?
L esperienza  generale delle persone straniere e sopratutto Italiani non e buona.
circa 2 su 10 ha avuto buoni rapporti con marocco e marocchini ; ma 8/10 e andato via .
prima di tutto livello culturale e esperienza con pari se no si perde di valore  e stima.

lucaman73 ha scritto :

Salve.
prima di tutto livello culturale e esperienza con pari se no si perde di valore  e stima.


Cosa intendi con questa frase?
Scusa ma non riesco ad estrapolarne il senso.

Grazie se me lo puoi chiarire,

Francesca

Salve, mi fa piacere intervenire su questa directory della differenza culturale. Parlerò della mia esperienza personale dando però una lettura più ampia, che mi consento come cultore della materia antropologica.
Indubbiamente il paese, al di là dell'accoglienza sempre calorosa e della tolleranza verso altri culti, rimane a completa maggioranza islamico; usi, costumi, giorni di festa sono scanditi dalla fede e dunque l'integrazione vera e propria si può verificare realmente solo in caso di conversione. Integrazione intesa come superamento della differenza culturale, come abbandono di abitudini europee come per esempio (tentare) di essere in orario e organizzazione più o meno precisa della propria agenda di lavoro o personale.
E' chiaro che in una città come Marrakech l'integrazione immediata risulta più facile: è sufficiente  parlare un francese decente per integrarsi nella società degli expat  e vivere più o meno con stile europeo trovando vino anche durante il ramadan senza dover obbligatoriametne lasciare il paese oppure gustando cibi differenti dal pur notevolissimo binomio couscous/tajine. Diverso l'impatto immediato in altre città, dove la differenza culturale si misura più fortemente anche nella vita quotidiana.
Io ho avuto la chance in effetti di fare un periodo soft a Marrakech, di lavoro e di ricerca; da lì in seguito ci si può lanciare verso altri luoghi.