Cambiare vita trasferendosi in Bulgaria

Buongiorno a tutti,

Come è cambiata la vostra vita dopo il trasferimento in Bulgaria? È migliorata?

Riguardo a lavoro, stabilità economica, stato emotivo: la definireste una svolta in positivo?

Su una scala da 1 a 10, in che misura e sotto che aspetti l'espatrio ha trasformato la vostra vita? (0= nessun cambiamento, 10=cambiamento radicale)

Grazie per il contributo,

Francesca

Cara Francesca,
dopo lunga meditazione, ho deciso di rispondere... ma...  devo precisare che il mio caso è  anomalo rispetto alla maggioranza di  altri casi di espatrio in Bulgaria, lasciandosi alle spalle la madrepatria.

Io sono praticamente emigrato dall'Italia dal lontano 2002, spostandomi a Mosca per lavoro.  L'iscrizione all'AIRE è avvenuta poco dopo quando il periodo passato a Mosca-Russia, aveva raggiunto e superato i fatidici 183 - 184 giorni.

Molti anni prima di emigrare per vivere definitivamente in Bulgaria, avevo già avuto occasione di trascorrere qualche mese in estate nella località dove attualmente vivo con la famiglia,

In altri post ho spiegato il perchè della mia (nostra) decisione di vivere in questo Paese.

Rispondendo alla prima domanda:
""Come è cambiata la vostra vita dopo il trasferimento in Bulgaria? È migliorata?
""


Si  ma contemporaneamente NO.  Mi spiego:
SI in quanto qui si vive nella natura, quella vera, che le grandi città hanno fatto dimenticare. 
Aria pulitissima, gente più tranquilla e sovente sorridente.
Il livello economico della vita non è altissimo e quindi il mercato offre prodotti - servizi adatti a questo tipo di vita.
Comunemente noi diciamo che si tratta di "Qualità Bulgara", nel senso buono ed indicante appunto la non "super-sofisticatezza qualitativa" abituale nei paesi quali Italia, Francia, Spagna, Germania etc.

Conclusione alla prima domanda:  "vita sostanzialmente migliorata".

Seconda domanda:
""Riguardo a lavoro, stabilità economica, stato emotivo: la definireste una svolta in positivo?""

Essendo pensionato non posso parlare di Lavoro ovviamente.
Per il resto personalmente mi sento di affermare che è stata decisamente una svolta decisamente positiva.

Una nota sullo stato emotivo:  La differenza tra i popoli è basata solo ed unicamente sulle DIFFERENZE CULTURALI / CLIMATICHE - TRA LE QUALI IL CIBO (ABITUDINI ALIMENTARI) E' UN'IMPORTANTE COMPONENTE.

Ergo: quando si espatria bisogna essere preparati ad affrontare e SOPRATUTTO ACCETTARE tali differenze. In questo modo, pur essendo stranieri in terra straniera, ci si può in qualche modo  "INTEGRARE" nella nuova realtà.

Terza domanda:

""Su una scala da 1 a 10, in che misura e sotto che aspetti l'espatrio ha trasformato la vostra vita? (0= nessun cambiamento, 10=cambiamento radicale) ""

Qui la risposta non può essere semplice in quanto le VARIABILI da considerare sono moltissime e SOPRATUTTO SOGGETTIVE.

Ritengo, nella mia umile e personale opinione (IMHO) ED ESPERIENZA, che comunque ed in ogni caso, indipendentemente se ti trovi ultra-benissimo o alla meno-peggio sopravvivi, quando TOGLI LE RADICI DALLA TUA TERRA NATIA, IL CAMBIAMENTO RISULTA SEMPRE RADICALE.

Cari saluti con l'augurio di una buona e proficua giornata.

Ivano