Salvaguardia dell'ambiente in Tunisia

Buongiorno a tutti,

La salvaguardia dell'ambiente in cui viviamo è importante. Come è affrontata questa tematica in Tunisia?

Quali misure vengono attuate nel paese per la tutela ambientale: sfruttamento di energie rinnovabili, raccolta differenziata dei rifiuti, viabilità alternata, campagne di sensibilizzazione...?

Come contribuisci alla difesa dell'ambiente nel tuo quotidiano?

Ti invitiamo a parlare delle iniziative promosse a livello locale per lo sviluppo sostenibile in Tunisia e a dire la tua sui miglioramenti che vorresti fossero introdotti.

Grazie mille,

Francesca

Ad Hammamet purtroppo non c'è molta cura dell'ambiente, essendo una città sul golfo e quindi parecchio ventilata si vedono gli alberi sempre in fiore e di tanti colori ma in verità sono tutti sacchetti di plastica e ce nè in quantità industriale, l'immondizia si butta ovunque e anche i resti dei laterizi non vengono buttati nelle discariche. Quello che riesco a fare nel mio piccolo è la raccolta delle bottiglie di plastica, ci sono delle persone che vanno in giro a raccoglierle, le schiaccio le metto in un sacchetto e le appendo fuori ai bidoni, dopo un'oretta non ci sono più.
Idem con il pane duro che viene portato nelle campagne. Il resto viene buttato tutto nei bidoni.

Idem a Sousse, i multicolori nei campi sono dati dalle buste di plastica e laterizi di lavori di edilizia lasciati per le strade, in alternativa la turistica (una via principale di Sousse) specie ora che ci avviciniamo alla stagione turistica è un via vai continuo di netturbini che la puliscono costantemente e di giardinieri che curano gli alberi, ma solo lì, in compenso mi hanno detto di non schiacciare le bottiglie di plastica in quanto quelli che fanno la raccolta le vendono a sacco perché un sacco di quelli loro ne contiene un dato numero, se le schiaccio loro faticano di più e guadagnano sempre lo stesso... misteri della differenziata, che comunque non viene fatta, l'unica differenziata è quindi la raccolta delle bottiglie. Vicino al MG (Magazine General) ci sta uno stand sulle energie alternative, in molti installano nelle abitazioni pannelli fotovoltaici.
Quando andiamo a passeggio con le cagnette e fanno i bisognini comunque li raccogliamo, diciamo che se in Italia ci comportiamo in un modo non vuol dire che perché qui non è sentito allo stesso modo ci dobbiamo trasformare in disgraziati. Per il resto siamo ancora abbastanza lontani anche se... mi dispiace dirlo ma in tante località italiane (e non ne elenco giusto per nono creare polemiche ma diciamo che sono da nord a sud isole comprese) ho visto lasciare rifiuti per le strade.

Anch'io posso dire le stesse cose che si sono già dette a riguardo, ma purtroppo ho potuto assistere a Rades bruciare cumuli d'immondizia a cielo aperto, con fumo nero e odore acre tipico della plastica, la stessa cosa succede a Djerba. Per ora non si fa molto per l'ambiente ed anche i giovani non vengono sensibilizzati. Noi ci siamo arrivati da poco e prima o poi toccherà anche a loro. Io contribuisco raccogliendo le bottiglie di plastica e consegnandole ad una persona incaricata al ritiro, purtroppo tutto il resto viene buttato in un unico bidone

un saluto a tutti credo che in tutta la tunisia sia la stessa cosa a parte le bottiglie e il pane il resto per il momento non viene riciclato. nelle zone turistiche la racolta delle immondizie é piu "accurata" per il resto ci vorra qualche anno .per quelli che si trasferiscono adesso in tunisia e gia molto meglio che una 10 di anni fa .

nanni 08 ha scritto :

credo che in tutta la tunisia sia la stessa cosa a parte le bottiglie e il pane


Mi incuriosce il pane, quello vecchio viene raccolto per farne altrimenti?

Grazie  :)

Francesca

cara francesca come dicevo a parte il pane e le bottiglie il resto non viene riciclato. per le bottiglie ci sono diverse persone che le raccolgono un po come da noi il cartone messo fuori dai magazzini per il  pane come ci sono nella campagna molte pecore e animali conigli e galline viene usato come alimento .io personalmente siccome ogni anno devo tagliare la buganville i rami con le foglie le getto nel campo vicino e nella giornata passa sempre un branco di pecore che se le mangia .per il resto ci sono dei grossi contenitori dove si getta il resto e ogni mattina passa il camion a raccogliere che poi getta in una discarica .per il momento niente inceneritori . un cordiale saluto

Questa è  bella..... pulizia non esiste in Tunisia. ... magari ci fossero iniziative. O meglio ancora fare multe . A kelibia escono dal mare, si lavano i piedi con bottiglie portate da casa di plastica. ... poi le buttano in spiaggia..... uno schifo. Se non incominciano con multe.... tutti se ne fregano della pulizia.  :mad:

Vorrei fare una piccola precisazione al mio post #3 solo perché quando l'ho scritto non ci avevo fatto caso...
le buste di plastica che colorano i campi non sono sacchetti dell'immondizia lasciati in abbandono (come purtroppo si vedono in tante località italiane), si tratta meramente dei sacchetti della spesa che il vento porta in giro per i campi e che restano incastrati nell'erba o sugli alberi. Recentemente questa piaga è stata condannata (almeno qui a Sousse) e si sono anche interessati i media, diversi supermercati vuoi perché sono stati costretti, vuoi per dare un segnale concreto di civiltà hanno adottato i sacchetti biodegradabili, in compenso il comune ha fatto pulire i campi in prossimità delle zone turistiche.

Buonasera sono Flora,  questo è un problema corrente in tunisia , e una delle cose incompressibili di questa nazione, oggi troviamo appesi agli alberi i sacchetti e purtroppo fra un po li dovremo raccogliere anche dal mare, questo è accaduto l anno scorso e visto che ben poco e cambiato suppongo anche quest'anno.
Una campagna di sensibilizzazione è stata fatta per tutto il 2015 tanto che a Hergla abbiamo raccolto più volte le immondizie sulle spiagge, sono intervenuti politici locali e non ma ben poco è cambiato.
Io continuo nella raccolta dei rifiuti in genere ed attraverso una associazione del territorio "tanit" sensibilizziamo i ragazzi cosa si può fare di più? Qui abbiamo anche un problema grave l'inquinamento dei sacchi del mangime per i pesci ,mangime per gli allevamenti che vengono gettati in mare, dopo averli svuotati nelle vasche vengo con non curanza eliminati dalle barche nel modo più semplice GETTANDOLI IN MARE con il rischio che ne consegue per i pesci e per gli esseri umani. Per non parlare delle coste delle isole kerkenna, lambite da un manto nero di petrolio , ma nessuno ne parla oltretutto questo problema coinvolge anche le coste di un isola italiana.

beh...siamo onesti...quando per una gran parte della popolazone si pone il problema di come portare a casa il pane quotidiano, forse certi aspetti finiscono in secondo piano. Pur non giustificando la pessima attitudine attitudine dei tunisini a trattare ogni cm quadrato di suolo pubblico come una discarica o come una proprieta' privata a seconda della convenienza del momento.

Ricordo che fino a non moltissimi anni fa i nostri treni riportavano sotto ogni finestrino la targhetta con scritto "Vietato gettare oggetti dal finstrino" e sui tram di Milano c'era scritto "Vietato sputare"! Una ragione ci sara' pure stata se c'erano questi avvisi.

Certe nostre conquiste non sono proprio recenti e neppure del tutto acquisite. "Terra dei fuochi" dice nulla? Giusto per fare un caso. Per non dire della raccolta differenziata......un neonato ancora in fasce.

Purtroppo per determinate cose ci vogliono investimenti pubblici e meccanismi di controllo e coercizione che costano, pure quelli, soldi pubblici.

Ha ragione Live, come ho detto il 15 marzo noi ci siamo arrivati da poco a sapere cos'è la raccolta differenziata ma non tutti la facciamo in Italia. Ho trascorso 4 mesi in camper a Marina di Ragusa e purtroppo vedevo i pescatori buttare in mare le cassette dei pesci di polistirolo, filo da pesca ecc. a Torino mia città Natale ci sono zone dove si è sommersi da cassonetti strapieni, anche da noi si è lontani dall'essere virtuosi. In compenso sono stata a Capo Nord e in quei posti è tutta un'altra storia, addirittura si vedono i contenitori del vetro bianco, verde e marrone, incredibile, il campeggio è libero ovunque l'importante è lasciare pulito quando si va via. Rispetto ai paesi nordici l'Italia è distante anni luce, non ci dobbiamo meravigliare è questione di prospettiva

Dopo aver fatto gli ultimi 3 anni di lavoro in Sardegna ed essendo appassionati di immersioni abbiamo potuto constatare la quantità di residui di plastica abbandonati e giacenti sui fondali della più bella isola del mediterraneo tanto che si è costituito su un noto social network un gruppo di persone che denunciano proprio queste situazioni legate al golfo di Cagliari, del resto Roma e provincia non sono da meno e a Cerveteri (paese nel litorale di Roma) che non ha ancora adottato la raccolta differenziata vengono i cittadini di tutti i paesi limitrofi a scaricare la loro immondizia, avevo precisato nel mio post #9 che i sacchetti erano vuoti perché quelli che troviamo in Patria sono pieni! In Olanda (ad Ede)  potetti vedere dei contenitori di rifiuti che si aprivano con una scheda elettronica, pesavano il contenuto e scaricavano l'importo direttamente dalla scheda il tutto nella più completa pulizia o ad Amsterdam dove passavano in continuazione netturbini a raccogliere le cicche lasciate per terra (in Tunisia a Sousse almeno nella zona turistica stanno pulendo e curando il verde in continuazione). Questo non per polemizzare ma le realtà locali non sono ne più e ne meno di tante realtà che troviamo proprio oggi in Patria!

Rispondo a tutti coloro che partecipano alla discussione, la differenza sta nel trattare la terra come casa nostra senza distinguere la nazionalità. Ciò che io faccio qui lo faccio ovunque ma non per questo evito di dirlo, il confronto è valido se da come riscontro nuove proposte e non polemiche. La raccolta di rifiuti può diventare anche una nuova forma di lavoro. Avere a cuore la nostra terra è  indice di buona convivenza e integrazione tra popoli. In Italia c è ancora molto da fare come nel resto del mondo, nessuno fino ad oggi può dire di aver raggiunto un buon obbiettivo chi per un verso chi per un altro.
Per cui forza senza polemiche chi ha voglia di fare faccia e dia l'esempio.

cara flora vedo che abiti ad hergla  non so se hai visto dalla parte verso il porto dove hanno costroito il complesso "diamant" la sulla spiaggia racolgono le alghe che adoperano come fertilizzante per la campagna. e vero che ci sono molte cose da fare a livello ambiente pero se adiamo a vedere penso che in tu nisia con le poche possibilita finanziarie a disposizione cercano di tenere pulito il meglio possibile visto che noi abbiamo messo molti anni dopo la guerra "e ancora" ad essere un po piu "puliti" io abito ad herla  ad agosto e settembre in caso tu fossi da quelle parti potremmo  incontrarci un saluto da nanni 08

Moderato da Francesca 7 anni fa
Motivo : Contenuto fuori tema-comunica tramite messaggeria privata

L'altro ieri abbiamo fatto la prima uscita in mare con il gommone anche per stare un po' più freschi e prendere un po' di sole. Certo l'aver trascorso gli ultimi 3 anni di lavoro in Sardegna non giova, il mare e le coste della nostra isola sono impagabili e abituano ad un concetto di mare differente a quello che magari troviamo in altre località. Purtroppo ho dovuto fare lo slalom attraverso cumuli di sacchi, sacchetti e teli di plastica, il mare ne era invaso, sembrerà un controsenso ma proprio le zone laterali del porticciolo turistico di El Kantaoui erano pulite, il resto da dimenticare, siamo arrivati fino al porto di Sousse ed a Chott Meriem e la situazione non era bella. Spero sia dovuto alle correnti che hanno provocato un accumulo di plastica all'interno del miglio dalla riva e che magari la prossima volta il problema sarà inesistente. Concludo ricordando che sulle carte nautiche edite dall'Istituto Idrografico della Marina Militare e vendute a tutti i possessori di imbarcazioni e non campeggia la scritta: "Manteniamo pulito il nostro mare".

Salve agli utenti del forum e a Francesca, riprendo questo tuo post proprio per un aggiornamento direi essenziale, da qualche giorno i supermercati (almeno a Sousse ma dovrebbe essere in tutta la Tunisia) non forniscono più i sacchetti di plastica (ne parlavamo nelle discussioni precedenti che qui rappresentano una vera piaga ecologica), sono messi in vendita bustoni in plastica riciclabile e le classiche borse da spesa in tessuto, i sacchetti trovati invece ai banchi di frutta e verdura mi sono sembrati biodegradabili. Questo dimostra quindi quanto le istituzioni diano importanza all'ambiente, lentamente si stanno raggiungendo buoni standard (a Monastir se non sbaglio è già attiva la raccolta differenziata).