In previsione di un mio trasferimento in Tunisia vi pongo queste domande, per me fondamentali per affrontare una nuova avventura. Leggo e vi ringrazio di tutte le informazioni che ho ricevuto su questioni fiscali, abitative,sanitarie ,doganali per chi sceglie di abitare stabilmente in Tunisia, ma cercando nei vari post ho trovato poco sulle motivazioni personali che hanno indirizzato le vostre scelte. Non metto sul tavolo della discussione perché si va via dall'Italia, è talmente soggettivo che diventa la solita torre di babele. Chiedo invece: al di là della bellezza dei posti dove si risiede, della bontà dei servizi che vengono offerti, c'è un sentimento comune che spinge a scegliere una città piuttosto che un'altra? Per intenderci Hammamet raccoglie tanti italiani perché hanno la stessa visione della vita, lo stesso approccio, la stabilità che arreca a chi vi abita fa parte di un volere comune? Monastir si appropria di un'altra connotazione in quanto chi ha scelto il luogo ha fatto si che si formasse un sentimento diverso da Hammamet, e così via Mahdia, Sousse, etc. Mi avventuro in questo ragionamento perché il senso di appartenenza ai luoghi lo creiamo anche noi con le nostre caratteristiche personali, sociali, con i sentimenti che si continuano ad esprimere. Non dico che si formino delle colonie, ma molte città assumono espressione in base alle persone che hanno le stesse motivazioni, lo stesso sentore, la stessa visione etica e sociale. Voglio dire il luogo di per sé non è sufficiente da solo a giustificare che molti italiani siano presenti in maggioranza in alcune città, e altre invece siano scelte di meno. Posso presumere che ad Hammamet ci si senta a casa e meno soli, altrove è più diluito. Sto qui a porre queste domande per il semplice motivo che le scelte definitive seguono ,oltre ai motivi di ordine pratico ,un sentimento che ti fa riconoscere insieme a tutti gli altri elencati all'inizio, l'anima del posto. Sbaglio o faccio elucubrazioni perché non vivo ancora il distacco? Grazie a chi mi vorrà rispondere e confermare o meno questi miei pensieri.