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Permesso residenza permanente per l'Australia

Permanent residency in Australia
Shutterstock.com
Aggiornato daFrancescail 17 Febbraio 2018

Ottenere un visto di residenza permanente per l’Australia è complicato. Ne può fare domanda una persona che ha una relazione di fatto o che ha contratto matrimonio con un cittadino australiano o con un cittadino residente nel Paese, oppure i professionisti stranieri con determinate mansioni lavorative.

A causa del recente cambio di legislatura in fatto di immigrazione, il visto sottoclasse 457 conosciuto anche come Temporary Work (Skilled) Visa è stato abolito ed è stato sostituito con un altro tipo di permesso che non dà però diritto all'ottenimento della residenza permanente.
Il cambiamento è entrato in vigore il 1 Luglio 2017 e non impatta sugli stranieri già in possesso del visto 457 che in passato era un permesso molto ambito tra gli espatriati che si trasferivano in Australia per lavoro proprio per il fatto che dava diritto, nel tempo, alla residenza e, in alcuni casi, anche alla cittadinanza.
Per informazioni più dettagliate ed aggiornate ti invitiamo a consultare il Sito Australiano dell' l'Immigrazione.

Visto sottoclasse 887

Si tratta di un visto di residenza permanente assegnato agli stranieri che hanno lavorato in determinate aree geografiche del Paese o in zone con bassa densità abitativa. Puoi farne domanda se ti trovi in Australia da minimo due anni e se sei possesso di uno dei seguenti permessi:

'¢ Visto: Skilled Regional (Provisional) (sottoclasse 489)
'¢ Visto: Skilled Independent Regional (Provisional) (sottoclasse 495)
'¢ Visto: Skilled Designated Area Sponsored (Provisional) (sottoclasse 496)
'¢ Visto: Skilled Regional Sponsored (sottoclasse 475 o 487)
'¢ Bridging visa A o Bridging visa B dopo aver fatto domanda per una sottoclasse 495, 487 o 489

Per l'ottenimento del visto, il candidato deve superare determinate requisiti medici e di buona condotta.
I tempi di attesa variano dai 9 ai 12 mesi e la tariffa da pagare parte dai 375 AUD.
Nel visto sottoclasse 887 si possono includere anche il partner e/o i figli del richiedente.
Per informazioni più dettagliate ed aggiornate ti invitiamo a consultare il Sito Australiano dell' l'Immigrazione.

Visti sottoclasse 820 e 801

Se sei spostato o hai una relazione di fatto con un cittadino australiano, puoi fare domanda per un partner visa che ti dà diritto a vivere in Australia.
Il rito del matrimonio non è necessario all'ottenimento essendo due anni di convivenza sufficienti ad attestare una relazione di fatto.
Il visto sottoclasse 820 ha validità di due anni. Allo scadere si può estendere, previa presentazione della documentazione necessaria, e convertire nel visto 801 che non ha scadenza.
Per presentare la domanda entrambe le parti devono fornire prove della loro relazione incluse testimonianze da parte di familiari, amici, e qualsiasi altro materiale a comprova dell'unione.
I candidati devono anche sottoporsi ad un controllo medico e ad un colloquio.
A partire da Luglio 2017 la tariffa da pagare per questo visto è di 7.000 AUD ed i tempi di attesa per l'ottenimentovariano tra 16 e 24 mesi.
La domanda può essere inoltrata sia dall'estero che dall'Australia.
Se ti provi nel Paese ti verrà assegnato un bridging visa che ti permetterà il soggiorno in Australia nel periodo di passaggio tra un visto e l'atro.
Sia l'820 che l'801 danno diritto all'assistenza sanitaria con Medicare e possibilità di lavorare. L'ottenimento del visto 801 dà diritto alla residenza permanente e, in alcuni casi, permette di fare domanda di cittadinanza.
Per maggiori informazioni su questa tipologia di vistI, consulta il sito dell'Immigrazione.

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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