Lavorare negli Stati Uniti

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Aggiornato 2018-03-27 12:24

Il mercato del lavoro statunitense ha sofferto della crisi economica e finanziaria mondiale del 2008, si è in gran parte ripreso ed è a tutt'oggi molto competitivo. Gli espatriati con alte qualifiche professionali sono avvantaggiati nella ricerca che è non tuttavia priva di difficoltà.

Sfide da superare

Uno degli ostacoli più grandi con cui gli espatriati devono fare i conti è l'ottenimento del visto di lavoro.

Il futuro datore di lavoro deve sponsorizzare il visto, pagare la quota associata ed avviare la procedura. Se fai domanda per un visto di tipo H1B, tieni presente che la domanda si può inoltrare a partire dal 1 Aprile di ogni anno. Siccome la richiesta è ampia ed il numero di questo tipo di permessi è limitato (di solito si esauriscono nel giro di poche ore) accertati di avere tutti i documenti necessari a portata al momento dell'invio della candidatura. Se il visto H1B viene approvato, puoi iniziare a lavorare nell'Ottobre dello stesso anno.

I profili favoriti sono quelli altamente specializzati e con una conoscenza fluente della lingua inglese.

Industrie statunitensi e aree di crescita

Le principali industrie statunitensi operano nel settore dell'assistenza sanitaria e farmaceutica, dell'elettronica, alimentare e dei prodotti agricoli come legname e minerali. Anche industrie specializzate nel settore aerospaziale, di petrolio, acciaio e veicoli a motore danno una spinta importante all'economia americana.

Queste industrie si sviluppano prettamente a livello regionale.

Le città della costa occidentale come Los Angeles, San Francisco e Seattle sono specializzate in tecnologia ed intrattenimento.

Le industrie agricole, alimentari e manifatturiere si trovano principalmente nel Midwest.

Grandi città come New York, Boston e Washington DC sono conosciute per i servizi finanziari, di consulenza e in campo tecnologico.

I settori economici in crescita sono sanità, elettronica, software e finanza.

Una popolazione caratterizzata da un numero sempre maggiore di anziani necessita personale sanitario ed infermieri specializzati.

Il settore IT è in costante crescita incrementando la richiesta di neolaureati nel settore.

Normativa sul lavoro negli USA

E' molto importante che gli espatriati che si trasferiscono negli Stati Uniti per lavoro abbiano familiarità con le normative che lo regolano.

Le leggi sul lavoro sono stipulate a livello federale quindi ogni Stato segue le proprie. Aspetti relativi all'ammontare dello stipendio e benefici (ferie annuali, assistenza sanitaria) sono lasciati a discrezione del datore di lavoro.

Lo stipendio minimo negli Stati Uniti è fissato a 7.25 $ l'ora.

Alcuni datori di lavoro offrono dei bonus in denaro e questo permette loro di pagare meno del minimo federale stabilito.

La settimana lavorativa è generalmente composta da 40 ore di lavoro, quindi otto ore al giorno per cinque giorni, compresa una pausa pranzo.

Se sei pagato all'ora, la legge federale impone che gli straordinari siano pagati ad una tariffa oraria maggiorata.

Non esiste una legge federale che obbliga a concedere delle ferie annuali agli impiegati. Inoltre, le aziende non sono tenute a pagare la malattia o i giorni liberi presi dal lavoratore nelle feste nazionali.

Il Family and Medical Leave Act (FMLA) garantisce fino a 12 settimane di ferie non pagate in caso di determinate condizioni sanitarie del lavoratore (tipo maternità).

Se contemplate, le ferie pagate sono considerate come un bonus ed aumentano in relazione all'anzianità del lavoratore all'interno della compagnia.

Per maggiori informazioni riguardo al mercato del lavoro negli Stati Uniti, puoi consultare il sito del Ministero del Lavoro statunitense a questo indirizzo: www.bls.gov

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