Allentamento dei requisiti per richiedere un mutuo nel Regno Unito: cosa cambia per gli espatriati

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Pubblicato 2022-08-23 alle 10:00 da Ameerah Arjanee
Dal 1° agosto 2022, la Banca d'Inghilterra ha reso più flessibili i criteri per ottenere un mutuo. Il test di accessibilità per l'accensione di un mutuo ora prevede che il richiedente dimostri di poter sostenere un aumento dell'1% del tasso d'interesse variabile durante il periodo di rimborso. In precedenza era del 3%. Si tratta di una buona notizia per gli espatriati che desiderano acquistare un immobile nel Regno Unito, in particolare per chi compra per la prima volta.

Lo " stress test" istituito dopo la crisi del 2008 è stato eliminato

Secondo il Guardian, è stato nel 2014 che la Banca d'Inghilterra introdusse la regola secondo cui il mutuatario doveva percepire un reddito che gli permettesse di pagare il 3% in più rispetto al tasso variabile standard (Lenders' Standard Variable Rate – SVR) imposto dal mutuante, durante il periodo di rimborso. Questo test di sostenibilità, o "stress test", aveva come scopo quello di evitare che le persone accendessero mutui che non sarebbero state in grado di rimborsare in caso di aumento dell'SVR. La crisi finanziaria del 2008 è stata in parte causata dalla presenza di mutui cosiddetti tossici, che hanno creato una bolla immobiliare. Lo "stress test" ha costituito una garanzia durante gli anni successivi alla crisi del 2008. 

Dopo l'esodo finanziario provocato dalla Brexit, il Regno Unito sta cercando di rilanciare gli investimenti. La decisione di rendere i mutui più accessibili fa parte di questa nuova strategia. Per fare un esempio, se fino all'anno scorso una persona doveva pagare 1.419 sterline al mese di mutuo, ora ne paga solo 850. (fonte EIN Presswire). Ammesso che vogliate comprare casa, potete ora chiedere un prestito di 49.000 sterline in più nell'area di Londra, dove gli immobili sono più costosi, e di 28.000 sterline in più fuori Londra.

La Banca d'Inghilterra sostiene che se questo allentamento delle regole fosse avvenuto prima, 35.000 acquirenti circa (il 6% del totale) avrebbero potuto permettersi proprietà più grandi. In realtà, la Banca d'Inghilterra ha allentato le regole sui mutui prima del previsto, nell'agosto del 2022 invece che nel maggio del 2023.

Ridurre al minimo i rischi associati all'allentamento delle regole sui mutui

L'allentamento dei requisiti di finanziabilità sui mutui comporta ovviamente dei rischi di sovraindebitamento e di sovraestensione. Per minimizzare questi rischi, altre normative restano intatte. Il rapporto prestito/reddito per l'accensione di un mutuo non è cambiato: l'importo preso in prestito è ancora limitato a un massimo di 4 volte e mezzo il reddito annuale del mutuatario. 

La società di ricerca Capital Economics ha commentato sul Telegraph che è "improbabile che regole più flessibili diano il via a un'impennata dei prestiti". Questo perché, anche se il parametro di riferimento della Financial Conduct Authority (FCA) è il tasso d'interesse variabile più l'1%, le singole banche hanno la libertà di fissare tale soglia ad un livello più alto. Secondo l'analisi di Capital Economics, la fisseranno probabilmente all'1,5%.

Negli ultimi anni il mercato immobiliare è andato a rilento, quindi le banche sono caute perchè in futuro i prezzi delle case potrebbero ristagnare o addirittura diminuire. Inoltre, durante la pandemia, le persone hanno faticato a risparmiare, quindi è improbabile che possano permettersi di accendere mutui ingenti malgrado l'allentamento delle regolamentazioni. Ipotizzando che chi acquista un'abitazione possa contrarre mutui leggermente più alti, non saranno comunque troppo elevati.

Gli espatriati ne beneficeranno più dei cittadini locali

Secondo EIN Presswire, gli espatriati potrebbero trarre maggiori vantaggi da questo allentamento delle regole rispetto ai britannici, per svariati motivi. In primo luogo, gli espatriati possono permettersi depositi più consistenti perché in genere pagano meno tasse. 

Inoltre, alcune categorie di espatriati tendono a guadagnare di più degli abitanti del posto. Secondo un'indagine dell'HSBC Expat Explorer, gli espatriati guadagnano di solito il 25% in più all'estero che in patria. Ciò trova riscontro nel fatto che, spesso, i professionisti si trasferiscono in determinati Paesi proprio perché le loro competenze sono altamente richieste a livello locale, e per questo vengono pagate di più. Tale vantaggio finanziario permette agli espatriati di versare un deposito più alto per l'acquisto di una casa. 

Sempre secondo EIN Presswire, in seguito all'allentamento delle norme sui mutui, gli espatriati britannici che vivono fuori dal Regno Unito, e che vogliono acquistare un immobile in patria, dovrebbero approfittarne per comprare immobili su carta, proprietà per studenti, appartamenti nei centri cittadini. 

Stuart Marshall di Liquid Expat Mortgages sostiene che le proprietà in affitto a lungo termine sono la scelta preferita dai nuovi investitori stranieri nel Regno Unito. Questo perché il processo di acquisizione di questo tipo di proprietà è piuttosto semplice. Esistono varie formule di mutuo e il rendimento (sotto forma di affitto mensile) è molto stabile. La domanda per questa tipologia di immobili in affitto è molto forte poiché la maggior parte dei giovani professionisti del Regno Unito, in particolare a Londra, vive in affitto per la maggior parte della propria vita lavorativa.