Lorenzo, un aromatiere italiano espatriato in Germania

Interviste agli espatriati
  • Lorenzo in Germania
Pubblicato 2016-11-03 alle 00:00 da Expat.com team
Lorenzo è originario della Val Brembana. Dopo essersi diplomato in chimica degli alimenti, ha intrapreso la carriera di "Flavourist", un lavoro di ricerca e sviluppo molto particolare atto alla creazione di aromi alimentari. La sua specializzazione lo ha portato a vivere e lavorare in Inghilterra, Irlanda ed ora in Germania. E' impiegato presso una multinazionale che opera nel settore alimentare.

Raccontaci di te: di dove sei e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?

Sono nato a Bergamo e cresciuto in un piccolo paese della Valle Brembana.
Mi sono diplomato in chimica degli alimenti ed ho intrapreso la mia carriera nell' industria degli aromi.
Mi sono trasferito prima a Bristol (UK) nel 2013, e poi in Irlanda, fuori Dublino, nel 2014. Ora sono in Germania, zona Colonia.

Hai mai avuto delle paure o incertezze prima del trasferimento?

Si, ad ogni trasferimento. Paura che le cose non andassero per il verso giusto, paura di cambiare la mia vita. Ciononostante ho preso al volo ogni occasione cercando sempre di pensare in maniera positiva.
Non è per niente facile ripartire da capo.

In che parte dell'Europa vivi attualmente?

In Germania, nella zona Colonia.

Non si tratta della tua prima esperienza d'espatrio, in quale altro Paese hai abitato?

Ho vissuto per meno di un anno nel Regno Unito e per due anni e mezzo in Irlanda.

Cosa ti ha lasciato di positivo l'esperienza trascorsa in Irlanda?

Sicuramente aver perfezionato il mio inglese.
Professionalmente sono cresciuto parecchio ed ho imparato - dato che lavoravo per una multinazionale che impiegava persone provenienti da decine di diversi paesi nel mondo - a confrontarmi con parecchie culture diverse.
Ho ampliato le mie vedute, imparato a riconoscere i diversi accenti e a capire da quale parte del mondo vengono le persone in funzione di ció.
Ho visitato tutta l'Irlanda ed ho visto posti bellissimi.
Ho imparato a bere la Guinness e ad apprezzare gli Whiskey Irlandesi.
Ho incontrato persone squisite e fatto molte amicizie.
Tante altre cose ma la più importante è aver conosciuto la mia fidanzata (Italiana).

Cosa ti portato a lasciare l'Irlanda per trasferirti in Germania?

L'Irlanda è davvero un paese stupendo ma non ha molto da offrire oltre a paesaggi e pubs. E per un “mediterraneo”, il clima può essere cruciale.
Quando mi sono trasferito le mie intenzioni erano quelle di stare due o tre anni in Irlanda e poi spostarmi negli USA.
Abbandonata l'idea dell'America ho comunque mantenuto quella dei due/tre anni ed ho colto un'occasione di lavoro in Germania per “lasciare” l'isola.
Lasciare tra virgolette perché la mia fidanzata è rimasta e torno da lei nei weekend, almeno finché lei non si trasferirà.
L'opportunità tedesca mi garantirà una ulteriore crescita professionale e personale.

Ti sei trasferito solo o in famiglia?

Al momento mi sono trasferito da solo ma l'idea è quella che anche la mia fidanzata si trasferisca a breve. Difficile stare da soli quando non si è più abituati.

Di cosa ti occupi attualmente?

Sono un “Flavourist” (aromatiere in italiano).
È un lavoro di ricerca e sviluppo molto particolare e mi occupo di creare aromi alimentari miscelando composti chimici ed estratti naturali.
Di solito a questa domanda rispondo che lavoro nel settore alimentare: troppo difficile da spiegare!
Il mio è un lavoro ricercato e siamo in poche centinaia al mondo!
Mi reputo molto molto fortunato.

Dal punto di vista della carriera, credi la Germania ti possa dare di più rispetto all'Italia e perché?

Lavoro per una azienda leader nel settore e in Italia non ce ne sono se non come piccoli uffici di rappresentanza.
Esistono parecchie piccole aziende però e queste potrebbero essere il futuro per un eventuale rientro in patria.

Raccontaci le tue prime impressioni su Colonia

Tutto nuovo: la lingua, la gente, il lavoro. Molto diverso dall'Irlanda ma più simile all'Italia.
A Colonia ci sono stato solamente due volte e mi sembra una citta dinamica. La vita notturna dicono essere molto attiva.
Mi trovo un po' in difficoltà per la lingua, non parlando tedesco tutto è più difficile.

C'e' un quartiere/zona della città dove consigli di cercare casa? Quanto costa in media un affitto per un bilocale?

Colonia sicuramente ma gli affitti sono piuttosto alti (800-1000 euro per un bilocale credo).
Zone carine fuori Colonia ma molto ben collegate con la città (10-15 minuti di treno) sono Brühl e Hürth.

Quanto è importante parlare il tedesco per vivere e lavorare in Germania?

Credo sia importante, quasi fondamentale.
Se si sta in grandi città non è un grosso problema non sapere la lingua ma uscendo lo è.
Considera che tutto è scritto in tedesco, bollette, contratti d'affitto, comunicazioni ecc. una minima conoscenza della lingua è vivamente consigliata!

Hai fatto dei corsi per imparare la lingua?

Non ancora ma ne farò. Il tedesco é una lingua molto difficile ed un buon corso é vivamente consigliato.

Ti sei già fatto nuove amicizie?

No, non ancora. Da quando mi sono trasferito ho viaggiato tutti i weekend e non ho avuto modo di uscire. Per questo primo mese ho vissuto piuttosto isolato in un piccolo paese in cui non c'era nemmeno un negozio.

Cosa ti manca di più dell'Italia?

Il cibo, gli amici e la famiglia. Le vecchie abitudini, la pizza con della domenica sera e gli aperitivi!

Come si svolge la tua giornata?

Alle 8.30 circa inizio ad assaggiare cibi e bevande vari e lo faccio per quasi tutta la giornata lavorativa.
Alle 16.30 stacco, rientro a casa e faccio dello sport e/o delle lunghe passeggiate.
È importante tenersi impegnati quando si è da soli altrimenti si cade in depressione!

Hai qualche consiglio da dare a chi sta per trasferirsi in Germania per prepararsi all'espatrio ed evitare passi falsi?

Imparare la lingua. Almeno il minimo indispensabile.
Attenzione agli affitti, la maggior parte degli appartamenti non sono ammobiliati.
Assicurazione sanitaria: molto costosa, il datore di lavoro ne copre una parte ma la restante parte (circa il 50%) è a carico del lavoratore.

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