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Fare business a Singapore

Setting up a business in Singapore
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Aggiornato daFrancescail 28 Settembre 2017

Le decisioni e la determinazione mostrate dal governo hanno reso

Singapore un centro imprenditoriale paragonabile a Berlino, Israele e Silicon Valley. L'Economist afferma che il Block 71 di Singapore è il 'il sistema imprenditoriale più gremito al mondo', che conta centinaia di startup.
Nonostante il paese sia conosciuto per le sue forti tradizioni e per un sistema lavorativo ben strutturato, c'è anche molto spazio per nuove idee imprenditoriali.

Il Governo ha incoraggiato sia le persone del posto che gli stranieri ad investire, garantendo un Pass Entrepeneur (PassEntre) per gli imprenditori d'oltremare.
La città è considerata uno dei posti migliori per avviare un'impresa commerciale, si pensi all'imposta sulla società del 17%.

Lo schema del PassEntre

Il PassEntre, disponibile dal 2004, è pensato per gli imprenditori stranieri che vogliono trasferirsi a Singapore ed è utilizzato per incorporare una società.
Restano, comunque, varie alternative disponibili.
I prerequisiti d'eleggibilità richiesti per ottenere il visto sono molto severi e prevedono il trasferimento nella città, un buon potenziale lavorativo, ed un'attenta analisi dell'idea proposta.
Ai candidati sarà richiesto di fornire dettagli sul loro piano e sulla loro idea, una minuziosa ricerca di mercato e delle dettagliate proiezioni finanziarie.
Per questo, imprese comuni come coffee shop, agenzie interinali e bar non sono prese in considerazione.
La ditta deve garantire un capitale minimo annuo di 50.000$ SG ed essere registrata con marchio nazionale ltd.
A seguito dell'approvazione, gli interessati devono incorporare l'azienda e soddisfare i requisiti relativi al capitale entro 30 giorni dall'avvio.

Avviare un'impresa ed ottenere la residenza permanente

Vi sono anche altre opzioni alternative. Il Global Investor Programme (GIP) è un piano pensato per gli investimenti di capitale superiore ai 2.5 milioni di dollari SG.
Questo programma consente anche di ottenere la Permanent Residency (PR), Residenza Permanente.
I prerequisiti richiesti sono molto specifici ed includono un CV con almeno tre anni di esperienza nel settore e prospetti finanziari sottoposti a revisione. Alcuni degli ambiti favoreggiati sono ingegneria aerospaziale, elettronica, spedizioni e farmaceutica.

Aiuto da parte di imprese governative

Molte imprese governative offrono i loro aiuti per avviare un business a Singapore.
L'Accounting and Corporate Regulatory Authority (ACRA), fornisce atti e servizi di registrazione sia come mediatore che come legislatore.
La Monetary Authority (MAS) e l'Economic Development Board (EDB), SPRING Singapore, and International Enterprise Singapore danno informazioni utili, specialmente in quei casi che prevedono l'espansione della compagnia.

Grazie alle sue norme rilassate relative all'immigrazione, Singapore è il paese perfetto per avviare un'impresa. Il paese investe e dà un'opportunità a tutti gli imprenditori che hanno un'idea originale.

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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