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Lavorare a Giacarta

 Working in Jakarta
Shutterstock.com
Aggiornato daFrancescail 06 Giugno 2018

Ogni anno Giacarta, la capitale dell’Indonesia, con il suo scenario esotico attrae migliaia di stranieri in cerca di nuove prospettive professionali. Se vi interessa l’argomento continuate a leggere per saperne di più.

Giacarta è situata sulla costa nord-occidentale dell'isola di Giava.

L'isola di Giava ospita il 57% della popolazione indonesiana ed è anche la più popolata del pianeta, con una stima di 143,1 milioni di abitanti, di cui oltre il 90% sono musulmani. Se siete intenzionati a trasferirvi lì, di seguito troverete delle utili informazioni.

Nascosta appena sotto l'equatore, Giava è la terza isola più grande dell'Indonesia, ma anche la terza isola vulcanica più grande del mondo; infatti si è formata principalmente grazie a eruzioni vulcaniche, e una catena di questi vulcani ' tipici dell'isola ' ancora la domina. Alcuni di questi sono ancora attivi, come il Monte Bromo e il Monte Semeru.
Oltre a queste caratteristiche montagne fumanti, Giava è nota per le risaie, per le rigogliose foreste pluviali e per le spiagge incontaminate che respingono il progresso delle sue caotiche megalopoli, affollate e inquinate, ma anche molto affascinanti.

Mentre molti studenti vivono a Yogyakarta, la maggior parte dei lavoratori stranieri si trova a Giacarta, capitale e città più grande dell'Indonesia. Con una popolazione di oltre 10 milioni di abitanti, Giacarta è anche una delle metropoli più popolose del mondo.

Il mercato del lavoro

Nonostante il traffico esasperante, Giacarta è una città dinamica e industrializzata, che si sta sviluppando così in fretta che si ritrova spesso a fronteggiare sfide sempre diverse.

La burocrazia e il caos la fanno da padroni, ma non lasciatevi intimorire perché c'è ancora spazio nel mercato per professionisti stranieri con competenze specialistiche. La maggior parte degli expat che lavorano nella capitale solitamente sono dipendenti di compagnie internazionali, insegnanti di inglese o lavorano nel settore delle esportazioni. Inoltre, negli ultimi anni, anche i settori dell'industria e dell'e-commerce si sono ampliati grazie all'afflusso di professionisti provenienti da altre nazioni.

I giovani expat che hanno deciso di vivere nella caotica Giacarta, spesso lavorano come insegnanti di inglese, mentre i professionisti più anziani di solito sono consulenti, ingegneri o sviluppatori in settori come l'estrazione mineraria o petrolifera (se lavorate nell'industria Olio e Gas, secondo le direttive del Ministero dell'Energia e delle Risorse Minerarie, dovete avere fra i 30 e i 55 anni).
Insomma, le porte di questa città sono aperte a molte figure desiderose di lavorare in settori specializzati, e la prospettiva di un alto tenore di vita compensa sicuramente il trambusto e lo smog.

Durante il periodo coloniale, gli olandesi hanno introdotto a Giava la coltivazione a scopo commerciale di canna da zucchero, gomma, tè e piante di caffè, tanto che il caffè giavanese ha guadagnato popolarità a livello mondiale nel secolo scorso ' non a caso il termine 'java' indica proprio una varietà di caffè. Grazie alla fama acquisita nel tempo in queste aree, le imprese di import/export di Giacarta riscuotono ancora molto successo.

Cercare lavoro a Giacarta

A causa della rigida burocrazia riguardante i visti è consigliabile trovare lavoro prima di trasferirsi a Giacarta, in modo da poter richiedere il visto e la relativa documentazione prima dell'arrivo sul territorio indonesiano.
Molti stranieri, infatti, arrivano a Giacarta tramite un trasferimento interno all'azienda. Molti altri, invece, riescono a trovare lavoro tramite un'agenzia di collocamento o una rete di contatti nel proprio campo. C'è da tenere presente, inoltre, che Giacarta è una città competitiva, e il governo sta cercando di ridurre il tasso di disoccupazione rendendo più difficile per gli stranieri trovare lavoro, quindi il massimo sarebbe riuscire a prendere contatti con chi già vive lì e cercare di entrare in una compagnia internazionale per potersi poi trasferire con maggiore facilità.

In alternativa, i social network come Facebook e LinkedIn o i siti di offerte di lavoro come Monster Indonesia o Expat.com possono essere delle risorse inestimabili.
Se invece siete insegnanti di inglese, date un'occhiata ai forum di insegnamento e ai siti web che raccolgono offerte di lavoro in questo campo.

Indirizzi utili:

Glassdoor
Monster Indonesia
Indonesia Job
Workaway
ESLEmployment
EastJava

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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