Vivere in Butan: guida per gli espatriati
Tutto quello che devi sapere per vivere in Butan
Il Regno del Bhutan è una monarchia costituzionale che si trova nella cetena montuosa dell' Himalaya tra Tibet edIndia, non ha sbocco sul mare. E' soprannominatala "terra della felicità". Il paese possiede diverse risorse alivello naturale ed è in via di sviluppo. Se considerate il Bhutan comedestinazione d'espatrio informatevi sulle possibilità che vi può offrire alivello professionale.
Scheda informativa Butan
Il Paese accoglie con favore gli sviluppi moderni, ma è orgoglioso di calcolare il benessere della popolazione sulla base non solo del Prodotto Interno Lordo (PIL), ma anche dell'indice di Felicità Interna Lorda (FIL) ' uno standard introdotto dal quarto Re del Bhutan nei primi anni Settanta. L'intento è dimostrare che il benessere non dipende solo dalla crescita economica, ma anche da valori spirituali e intellettuali.
Il Bhutan copre un'area di 47.000 chilometri quadrati ed ha una popolazione di 776.400 persone. Quattro sono i gruppi etnici principali: Ngalop ad ovest e a nord del Paese, Sharchop ad est, Lhotshampa a sud e tribù aborigene che vivono nei villaggi dislocati su tutto il territorio.
La lingua ufficiale è lo dzongkha ma si parlano anche vari dialetti tibetani e nepalesi.
L'economia è prevalentemente trainata dall'agricoltura, dal settore idroelettrico e dalla silvicoltura ' in cui è occupata la maggior parte della popolazione. A causa del terreno montuoso, la costruzione di infrastrutture risulta complicata e costosa, e la produzione industriale è pertanto limitata.
Il Bhutan è soprattutto terra di tradizione buddista: la sua campagna è caratterizzata da monasteri arroccati su picchi scoscesi e allo stesso tempo non è infrequente incontrare, nei caffè delle città, monaci indaffarati a controllare i loro cellulari. Il Bhutan è una bellezza da cartolina che gode dello sfondo mozzafiato del paesaggio himalayano con le sue cime innevate e le gole abissali.
Il Paese attua un rigido programma di protezione ambientale che impone che oltre il 60% del territorio sia ricoperto di boschi, una direttiva in favore delle generazioni future.
Il settore turistico è fortemente regolato da una politica di 'alto valore, ma basso impatto'. Solo un numero limitato di turisti può infatti entrare nel Paese nello stesso periodo, e tutti sono soggetti al pagamento di una tassa giornaliera.
I cittadini di quasi tutti i Paesi del mondo devono richiedere un visto in anticipo che gli permetterà di visitare solo alcune aree del Paese. Per le regioni ad accesso limitato vi è invece bisogno di un permesso speciale.



