Matteo in Svizzera: " Questa è una nazione che crede nel futuro "

Interviste agli espatriati
  • Matteo in Svizzera
Pubblicato 2016-08-04 alle 00:00 da Expat.com team
Matteo è un giovane laureato pisano che si è trasferito in Svizzera l'anno scorso per lavorare nel reparto di radioterapia del Paul Scherrer Institut di Villigen. Vive a Windisch, vicino a Brugg.

Ciao Matteo, grazie per dedicarci un po' del tuo tempo. Chi sei, da dove viene e dove vivi?

Ho quasi 27 anni, sono un tecnico di radiologia, vengo da Pisa. Vivo a Windisch, che è un comune di 6600 abitanti molto vicino a Brugg. Abito in una zona residenziale, tranquilla, fatta soprattutto da palazzi per famiglie.

Da quanti anni sei all'estero?

Da 9 mesi.

Ti sei trasferito da solo o con la famiglia?

Mi sono trasferito da solo.

Di cosa ti occupavi in Italia e cosa fai adesso?

Mi sono laureato nell'aprile 2013, ho subito iniziato a svolgere i concorsi pubblici in giro per l'Italia e per 10 mesi ho fatto tirocini non retribuiti. Per un anno ho lavorato a Partita Iva in qualche centro medico privato, effettuando radiografie: ero sottopagato, trattato da ragazzino affamato di lavoro e non guadagnavo sufficientemente per farmi una vita per conto mio.
Essendo rientrato in una graduatoria della provincia di Bergamo, ho lavorato 4 mesi nel reparto di radioterapia di Treviglio (BG), con un contratto a tempo determinato.
Visto che da qualche mese avevo inviato alcune email in Germania e in Svizzera (dal 2013 ho l'attestato A2 di lingua tedesca rilasciato dal Goethe Institut di Pisa), ero in contatto con un talent scout che ricercava personale ospedaliero per la Svizzera. Egli mi mise in contatto col Paul Scherrer Institut di Villigen, nello specifico col reparto di radioterapia con protoni. Ho effettuato un colloquio via Skype, tre colloqui di persona e dal 10 agosto 2015 lavoro lì con un contratto a tempo indeterminato.
E, cosa di primaria importanza: qui non sono un ragazzino che elemosina il lavoro e deve ringraziare se lo fanno lavorare gratis, così ha l'occasione per fare esperienza. Qui sono un lavoratore alla pari dei miei colleghi e pure i miei superiori mi trattano con rispetto. C'è meritocrazia, sono lodato quando lavoro bene e brontolato quando lavoro male, ed il tutto avviene con rispetto. Non ho ancora incontrato i "baroni" come negli ambienti di lavoro di cui ho avuto esperienza in Italia (sia nelle cliniche private che negli ospedali pubblici).

Organizzare il trasloco e trovare alloggio in Svizzera ha richiesto molto tempo?

Abbastanza. Diciamo che è stato difficile trovare una stanza/appartamento disponibile e con i mobili di base.
Io a partire da un mese prima dell'inizio del mio lavoro, ho iniziato a cercare stanze o appartamenti in affitto. Ho cercato su internet, utilizzando motori di ricerca specializzati appunto in stanze/appartamenti (nello specifico, un mono o bilocale).
Ho iniziato a mandare email e a telefonare e ho avuto difficoltà perchè è stato molto arduo trovare una locazione disponibile e ammobiliata, tanto che la stanza dove vivo ora, è stata l'unica locazione coi suddetti requisiti che abbia trovato.
Quindi sì, c'era molta poca disponibilità, e la maggior parte degli appartamenti in affitto non sono ammobiliati. Non solo, io ho iniziato a lavorare il 10 agosto (arrivando in Svizzera il 5 agosto) e la stanza era disponibile solo dal 15 agosto.
Per fortuna, per 10 giorni, ho potuto soggiornare nella Gasthaus del PSI (il centro dove lavoro).
Ho organizzato il trasferimento in aereo, portando giusto un bagaglio a mano e un bagaglio da stiva, con le cose per 10 giorni. Poi, qualche giorno dopo, i miei genitori sono venuti in macchina a portarmi il grosso dei bagagli e mi hanno aiutato col piccolo trasloco.

Come ti trovi a Brugg?

Mi trovo bene. Per fortuna ho un buon rapporto coi coinquilini (due svizzeri e un tedesco).
E' bello vivere in una nazione dove tutto funziona, dove hai meno stress e c'è sicurezza per le strade. Questo accade perché gli organi pubblici e istituzionali funzionano a dovere: se chiami la polizia, viene subito; se vai alle poste o in comune, in massimo 5 minuti sei fuori; se devi chiamare un numero di telefono o inviare una e-mail, non devi aspettare, rispettivamente, decine di minuti o giorni per avere una risposta, per poi essere rispedito da un'altra parte.

C'e' un quartiere/zona della città dove consigli di cercare casa?

Non particolarmente. Alla fine vivo in un grande paese.

Quanto costa in media un affitto per due persone?

Io vivo in una stanza in una casa per studenti (una WG). Ricordo che un bilocale si aggirava sui 1400 -1500 CHF.

Che tipo di garanzie/documenti sono richiesti per poter affittare casa? (tipo contratto di lavoro o altro...)

Il contratto di lavoro, un documento d'identità (possibilmente il passaporto), una caparra, un'assicurazione economica domestica.

E' indispensabile avere una macchina per muoversi in città o ci si può affidare ai mezzi pubblici?

Assolutamente no. Io non ho una macchina e coi mezzi pubblici si vive benissimo. Voglio comprarmela, ma solo per sfizio.

Ci sono molti Italiani che vivono a Brugg?

No, non ce ne sono tanti.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Uscire con qualche amico, uscire a fare fotografie, fare sport (esercizi a corpo libero), guardare film.

Quali sono i requisiti fondamentali per trovare lavoro in Svizzera?

La conoscenza della lingua, l'adattamento ad uno stile di vita e di lavoro diverso dall'Italia.
In Italia ho trovato molto più lassismo.
In Svizzera, se fai un errore, lo paghi (giustamente): se ti dimentichi qualcosa, se arrivi di poco in ritardo al lavoro, la mia capa o i miei colleghi me lo fanno notare.
Questo mi ha permesso di riflettere sui miei difetti lavorativi, migliorarmi e di venire apprezzato: penso che questa sia la meritocrazia.
In Italia di sicuro avrò fatto gli stessi errori, ma i miei colleghi ci passavano sopra.
Da un lato è un bene avere uno stile di lavoro più duro perchè mi ha permesso di migliorarmi e di riflettere sui miei difetti. Quindi in conclusione sì, la Svizzera è più rigorosa.

Ti ritrasferiresti di nuovo in Svizzera e perché?

Si, perché qui tutto funziona.
Ho un lavoro con contratto a tempo indeterminato quando i miei coetanei in Italia sono con l'acqua alla gola.
I servizi funzionano, non devi chiamare mille numeri e devi aspettare ore....vai alle poste, o al comune, e in meno di 5 minuti di orologio, sei fuori. C'è la sicurezza: la polizia funziona, una ragazza puo' lasciare la stazione da sola alle 2 di notte e nessuno le dice nulla (l'ho visto piu' volte coi miei occhi).
Se uno fa figli riceve i contributi e sai che per i figli c'è un futuro assicurato.
E' una nazione che crede nel futuro. Per non parlare della natura, che è una cosa eccezionale: dalla primavera all'autunno si passa da un verde smeraldo ad un rosso, unito ad un arancione, verde e marroncino....colori che almeno per me, rilassano l'anima.

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