Menu
Expat.com
Cerca
Magazine
Cerca

Come diventare un nomade digitale in Israele

Become a digital nomad in Israel
shutterstock.com
Aggiornato daFrancescail 25 Novembre 2017

Da diversi anni ormai l’Israele sta guadagnando posizioni nella classifica dei paesi tenuti in considerazione dalla comunità digitale; il lancio di diverse start-up e le storiche città costiere hanno suscitato l’interesse dell’internazionale pubblico dei freelance.

Perché l'Israele

Poter lavorare da questo paese è un'esperienza unica: vivrete in una delle zone più ricche di storia e cultura, incorniciate da straordinari paesaggi naturali. L'Israele vanta una lunga costa che si affaccia sul Mar Mediterraneo e una piccola apertura nel Mar Rosso sul Golfo di Eilat; le città costiere offrono un'atmosfera rilassata in un contesto urbano ed economicamente sviluppato.

La maggior parte delle città israeliane sono dotate di comodi servizi da offrire ai lavoratori: deliziose caffetterie, bar e spazi di lavoro condivisi. La velocità di navigazione non è tra le migliori, ma nelle principali città le aree di accesso al Wi-Fi pubblico sono moltissime.

Le migliori città dalle quali lavorare

Gerusalemme è la capitale, e anche una delle città più interessanti del mondo dal punto di vista culturale, ma quando si tratta di lavorare da remoto, Tel Aviv e Haifa sono i due luoghi cardine.

Tel Aviv è stata classificata da Forbes una delle sei comunità di start-up più promettenti al mondo. È una città moderna e cosmopolita, tanto da essere stata soprannominata 'La Manhattan del Mediterraneo' e 'La Miami del Medio Oriente'.
Pur non essendo la città più grande del paese, vanta un'area metropolitana molto vasta, e un giusto mix tra produttività professionale e ambiente liberale.

Haifa, invece, non si può considerare una destinazione adatta ai freelance del digitale, ma è sicuramente una città interessante da esplorare ' si affaccia su una splendida spiaggia mediterranea ' e dalla quale lavorare per un breve periodo.

Internet e aree di coworking

La velocità media di Internet in Israele è di circa 11,2Mbps ' certo non è il massimo quando si parla di destinazioni pensate per i nomadi digitali ' ma è sufficiente per delle normali sessioni di lavoro online. Inoltre, Tel Aviv in particolare è una delle prime città al mondo a offrire oltre 80 punti di accesso al Wi-Fi pubblico.

Sempre a Tel Aviv trovate una discreta scelta di aree di coworking o caffetterie da dove lavorare, mentre se scegliete di trasferirvi in una città più piccola dovrete adattarvi alle poche strutture disponibili.

Aree di coworking a Tel-Aviv

Cowork Bay, TEL AVIV, Kaufmann St 6

SOSA, Shoken St 13

Mindspace, Ahad Ha'Am St 54

Aree di coworking a Haifa

WeWork Downtown, Derech HaAtsma'ut 45

Tempo libero in Israele

L'Israele è un paese ricco di storia e in quanto a luoghi da visitare c'è l'imbarazzo della scelta: dal bagno nelle acque del Mar Morto per provare il loro potere curativo, alle escursioni in collina e nelle valli del Sentiero Nazionale d'Israele, e non può mancare la visita al palazzo del Re Erode e al Museo Masada.

Cose da sapere prima di partire

I residenti di 99 paesi (compresi tutti i paesi dell'Unione Europea) possono beneficiare del programma di 'viaggio senza visto' e rimanere nel paese per un massimo di tre mesi. I residenti degli altri paesi, invece, dovranno richiedere un visto turistico prima di partire presso il Consolato o l'Ambasciata israeliana presente nel proprio paese di appartenenza.

Importante: se vuoi avere un permesso di lavoro ufficiale dovrai presentare la richiesta di un visto speciale presso il Ministero dell'Interno dello Stato d'Israele.

Indirizzi utili:

Sito ufficiale del turismo in Israele

Mappa delle aree con Wi-Fi gratuito in Israele

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

Commenti

Scopri di pi�