Ho vissuto in diversi paesi in diverso stato di progresso, ma la cosa che più colpisce di questo paese é la corruzione, che va dalle cose spicciole a quelle piú grandi.
Il mio consiglio a tutti quelli che per qualche ragione debbano fare trafile burocratiche in questo paese e quello di affidarsi sempre ad un legale di fiducia, anche per le cose semplici. E non basta sapere lo spagnolo: occorre sapere il guaraní. E, quando dico legale di fiducia, mi riferisco a quelli che sono usciti da qualcuna delle università serie, si fa par dire, del paese. Qui tutto si compra, compresi i titoli di studio; in qualche università che io conosco basta frequentare i sabati per tre ore e si ottiene la laurea.
I concorsi per la amministrazione pubblica in teoria ci sono, istituiti da poco, ma gli iscritti al partito al governo ricevono le domande dell'esame almeno il giorno prima: fa parte degli accordi.
E potrei andare avanti. Bisogna abituarsi all'idea che questa società funziona a mo' di clan, dove devi conoscere qualcuno per ottenere qualcosa. E i clan sono formati da cerchi concentrici, che iniziano dalla famiglia per poi estendersi a tutto il parentado acquisito con il loro parenti più i loro amici e gli amici degli amici. E la stessa cosa, naturalmente, accade in politica, negli enti pubblici, ecc.
Dunque, non é un paese dove si può ragionare con una mentalità europea: si andrebbe solo incontro a frustrazioni. E nemmeno latinoamericana, dovo c'è sì, la corruzione, ma é più simile alla nostra.
Consiglio a chiunque voglia venire a stabilirsi in questo paese di leggere un libro intitolato "El país de la sopa dura" di Helio Vera: ne otterrà uno spaccato molto veritiero del paese