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Trasferirsi con i bimbi

Ultima attività 23 Febbraio 2014 di Lux77

Nuova discussione

Francesca

Salve a tutti,

penso sia parecchio interessante affrontare il tema del trasferimento in Lussemburgo assieme ai propri bambini.

Ho pensato ad alcune domande ma siete liberi di aggiungerne altre secondo la vostra esperienza personale!

> Il vostro bambino si è adattato con facilità alla nuova realtà oppure ha risentito del cambio?

> Per quanto concerne l'assistenza sanitaria pubblica, come funziona la ricerca di un pediatra? Avete stipulato anche un'assicurazione privata?

> Asilo nido, scuola materna o elementare: i vostri piccoli si trovano bene? Costa molto la retta mensile?

> Interagisce bene con gli altri bimbi della sua età e si è ben integrato nel gruppo?

> Esistono delle agevolazioni statali per le famiglie?

> A livello di strutture ricreative, quali opportunità offre il Lussemburgo? Gruppi gioco, attività per il dopo scuola...le avete provate?

> E per voi, mamma e papà, quali sono le maggiori difficoltà che riscontrate nel crescere i vostri figli lontano da casa?

> Quali sono secondo voi i principali pro e contro di crescere un figlio all'estero?


Grazie mille per il prezioso contributo ;)

Francesca

lavitachevuoi

Quante domande Francesca!
E pure difficili! ;D
Provo a rispondere a qualcuna...
Scuole e agevolazioni statali, per esempio.
La scuola lussemburghese è assolutamente gratuita, dai 3 anni (compiuti entro il 31 agosto) fino alla maturità. La lingua è il lussemburghese, e alle elementari lussemburghese più tedesco. Alla secondaria si aggiunge il francese. Asili nido e garderie per il pomeriggio sono inveve in massima parte privati, ma regitrandosi in comune ci si vede attribuire una tariffa oraria in base al reddito e al numero dei figli, e la differenza la paga lo stato. A carico delle famiglie rimane comunque una quota abbastanza sostanziosa, che poi si può dedurre dalle tasse (questo per quanto riguarda le agevolazioni statali). Idem per una baby sitter: quello che si paga è deducibile.
Altra soluzione scolastica sono le scuole private. Per chi non lavora con aziende convenzionate con qualche istituto in particolare, le rette si aggirano sui 4.000 euro circa l'anno per le elementari alla scuola europea e alla scuola francese.
La scuola francese è in francese, la scuola europea garantisce, più o meno, l'insegnamento in tutte le lingue dell'Unione europea e un diploma di maturità riconosciuto d'ufficio in tutta europa. L'ammissione è però vincolata a requisiti precisi e al fatto che ci sia posto, una volta iscritti tutti gli aventi diritto (perché figli di dipendenti di società convenzionate o i cittadini francesi per la scuola francese).
Teoricamente più facile l'ammissione alle due scuole anglofone, l'International School e l'inglesissima St. George. Le rette però salgono a 14.000 euro l'anno o più.

Pediatri: non esiste il 'medico della mutua': si va da un padiatra pagato e poi si chiede il rimborso alla cassa malattie a cui si è sicritti, tutti i datori di lavoro ne hanno una (di solito quella dello stato) che copre anche i famigliari a carico. La scelta del medico è dunque libera e soggettiva, c'è un elenco ufficiale e poi ci si affida ai consigli di chi si conosce, al passaparola, o al caso. Si può anche andare ogni volta da un medico diverso, o rivolgersi al pronto soccorso pediatrico, che è un presidio medico di base a cui ci si rivolge se non si trova un appuntamento da un medico: cioè anche in caso di semplice influenza se si ha bisogno di un certificato per restare a casa col bambino o di una prescrizione, e il proprio pediatra quel giorno non ha appuntamenti disponibili (o non si sa da che medico andare). Il tutto, sempre, a pagamento e poi si chiede il rimborso (parziale, di solito si aggira intorno al 75 %).
Noi il primo anno abbiamo privilegiato medici che conoscessero l'italiano (ce ne sono tantissimi, molti sono proprio italiani) per permettere ai bambini di relazionarsi meglio. Poi magari telefonavamo al nostro ex-medico in Italia se qualcosa non ci convinceva ;D

Bambini sani e niente scuola? nessun problema. Il Lussemburgo è il paradiso dei bambini: attività di ogni tipo, aree giochi, stage semi-residenziali, spettacoli, concerti, c'è di tutto, tutto l'anno. Qualcosa anche gratuito.
Le aree giochi all'aperto nei parchi pubblici per esempio, sono tantissime (come i parchi) e sono meravigliose, piene di cose fantastiche, con una manutenzione ineccepibile.
Tantissime anche le attività sportive proposte, a prezzi accettabilissimi. Di solito coprono più lingue (inglese, francese, tedesco, spesso si trovano istruttori e animatori che parlano un po' di italiano o il portoghese) anche se sempre di più sono le cose solo in lussemburghese: per esempio le scuole di musica comunali offrono corsi ottimi e pressoché gratuiti, con tanto di noleggio annuale dello strumento scelto, anch'esso a prezzi politici. Ma sono solo in lussemburghese.
Là dove invece i prezzi salgono, la scelta della lingua è garantita, per ovvi motivi. Così, giusto per fare un esempio, se decidete di fare un abbonamento a un ciclo di concerti per bambini potrete scegliere tra il lussemburghese, il tedesco e il francese. Molta anche l'offerta in inglese.
Diverse associazioni propongono anche attività in italiano. La libreria italiana per esempio organizza letture per bambini, ci sono corsi di cucina in italiano, ...
Noi abbiamo provato di tutto in po', escluso quel che è solo in lussemburghese, e siamo sempre rimasti contenti, quando non entusiasti. Parlo dell'extra-scolastico, perché invece con le garderie che tengono i bambini il pomeriggio abbiamo faticato un po' a trovarne una accettabile secondo i nostri standard (cioè che non si limitasse a tenere i bambini in una stanza, visto quel che costano un minimo di attività e strutturazione del tempo e personale capace mi sembrano dovuti!)

Alle altre domande, non credo si possa rispondere. Ogni bambino reagisce a modo suo, in base al suo carattere, ai bambini che incontra, agli educatori che trova... C'è da dire che i bambini imparano le lingue rapidamente, soprattutto se fanno amicizia con altri bambini. Cominciano a parlare tra di loro ognuno nella sua lingua, e dopo un po' parlano senza rendersene quasi conto una lingua comune!
Dipende anche dall'età in cui arrivano, ma in ogni caso la cosa più importante a mio avviso è l'atmosfera in cui si ritrovano. Peccato che sia anche la cosa più difficile per un genitore da 'organizzare'.

Ci vuole un po' di fortuna, e un po' di pazienza. :)

Francesca

Grazie mille lavitachevuoi, i tuoi consigli sono sempre preziosi ;)

Francesca

Lux77

Sono in difficolta'! Qualcuno sa indicarmi un pediatra che parli italiano a lussemburgo citta'?

Grazie!!