• AlluCINAti
Pubblicato 2013-06-01 alle 00:00 da Expat.com team
Ni hao! A tutti quelli che conosciamo gia` e ci mancano un po`, qualcuno un po` tanto...A quelli che si sono appena affacciati e hanno deciso di fermarsi, a quelli che sono solo di passaggio, a quelli che abbiamo conosciuto qui e si faranno due risate, speriamo non si arrabbino se parleremo di loro

Quando e per quale motivo avete deciso di trasferirvi a Shangai?

All`incirca lo scorso anno abbiamo annunciato ai ragazzi “si parte”. Decisione fulminea, poco ponderata, direi di pancia in seguito ad un`offerta di trasferimento di mio marito. Data la crisi nel suo ambiente lavorativo ci sembrava andar contro la Provvidenza  dir di no.

Prima di lasciare l'Italia, avete mai avuto delle incertezze soprattutto per quanto riguarda l'adattamento dei bambini alla nuova realtà?

Dopo aver preso la decisione io faccio sempre marcia indietro ma mio marito è  abituato al mio stato di panico post cambiamenti. È successo così anche il giorno dopo esserci sposati per cui ormai, dopo quindici felici anni di matrimonio,  sa come prendermi. Prevedevo situazioni emotive catastrofiche per tutti e tre ed invece hanno tirato fuori capacità inaspettate (dalla madre). Forse ho pianto più io ma sempre con la faccia sprofondata nel cuscino senza farmi sentire dalla prole, sai com'è...pareva brutto farsi trovare con l'eye liner spiccicato sulle guance.

C'è qualcosa in particolare che vi manca dell'Italia?

Il salame tipo cacciatorino ben stagionato, la Malvasia di Castelnuovo don Bosco e la focaccia stile quella di Recco per capirci! Scherzo, gli amici più cari, quelli fraterni soprattutto. La prima risposta  è data di pancia ovviamente, la seconda di cuore e di pancia insieme perchè certe volte la loro mancanza è davvero così profonda che la sento fisicamente.

I Cinesi sono un popolo accogliente? Vi siete facilmente integrati nella comunità?

Io i icinesi li devo ancora conoscere. O meglio ne incontro moltissimi, non se ne può far a meno, sono come le molecole di gas, sparsi ovunque, ma in verita` ne conosco un po' in maniera approfondita solo un paio. Una è la mia insegnante di cinese e l'altra è una mamma che abita nel mio compound.

La mia impressione è che ci vivano un po' come dei ricconi che sono venuti ad abitare la loro terra. Quando racconto che siamo qui perchè in Europa c'è una gran crisi allora le cose cambiano e piano piano diventano curiosissimi!

Per ora ci siamo integrati nella comunità di espatriati, bellissima esperienza. Sembra di stare su internet, in un secondo hai la possibilità di scoprire cose di tutto il mondo direttamente da persone in carne e ossa.

Qualche aneddotto simpatico relativo alla nuova vita che hai voglia di raccontarci?

Non è mia ma di un'amica: arriva a prendere la figlia fuori da scuola e vede una mamma asiatica. Le fa un sacco di complimenti sulla figlia per come è bella, intelligente e simpatica. L'asiatica risponde che è contenta lei apprezzi tanto quella bambina e aggiunge peccato però che lei sia la mamma di un'altra, giapponese per altro, non cinese. La mia amica imbarazzata risponde incrementando la gaffe “Oh mi spiace davvero è che sembrate tutti uguali!”

Sono morta dal ridere quando me l`ha raccontato. Cose di questo genere capitano spessissimo.

Com'è vivere a Shangai, la città offre delle opportunità per le famiglie con bambini?

La città offre grandi parchi con laghetti, un paio di zoo, cinema un po' ovunque, ludoteche con varie forme di intrattenimento (tutte piuttosto costose). La nota negativa per me e` l'assenza di spettacoli teatrali pensati per i più picccoli. Diciamo che siamo stati molto fortunati, a Torino per lungo tempo abbiamo goduto del Teatro dei Ragazzi che organizzava ogni weekend almeno due o tre spettacoli bellissimi. Qui però si puo' assistere a concerti a prezzi abbastanza ragionevoli.

Hai fatto amicizia con altre mamme espatriate? Ci sono famiglie italiane che vivono vicino a voi?

Nel nostro compound ci sono altre cinque famiglie italiane, ci si frequenta abbastanza e per prenderci in giro quando siamo insieme ci chiamiamo “La little Italy”! Siamo però tutti molto aperti a frequentazioni extra patriottiche.

Quali sono gli aspetti che ti affascinano di più di questo Paese e quali invece quelli ai quali hai fatto fatica ad abituarti?

Gli sputi, i rutti a ciel sereno e la guida alla selvaggia sono cose che, nonostante gli otto mesi trascorsi qui, mi fanno ancora infuriare come un puma.

L'acqua calda bevuta a pranzo, la bellezza della seta, certi scorci di Shanghai vecchia (purtroppo sempre di meno) e i tratti sereni dei volti degli anziani mi hanno conquistato subito.

Quand'è che hai cominciato a scrivere il tuo blog e qual'è il motivo principale che ti ha spinta a farlo?

La scrittura è il mio mondo, mi occupo di racconti per bambini. Venendo qui ho pensato che dovevo continuare a far esercizio e volevo sperimentare un campo nuovo, quello dei blog appunto.

Ovviamente mi fa piacere se mi leggono ma principalmente è un modo per non perdere l`allenamento. È un po' come un compito per me anche se ultimamente sono piuttosto discontinua. Diciamo che la vita reale mi “distrae” dall'esercitare la mia passione ma va bene così.

Ho tante nuove idee che mi frullano per la testa e so che prima o poi almeno una di queste prenderà forma scritta. Il tempo della cova è essenziale per me.

Il blog ti ha aiutato a fare delle nuove amicizie?

Per me l'amicizia è fatta di pensieri e affinità ma anche di carne ed ossa, è inscindibile da questo. Per intenderci di abbracci, risate e lacrime condivise talvolta. Non la scambierei mai con la conoscenza di cui invece il blog è un veicolo validissimo.

Se poi per caso avvertissi di poter iniziare un'amicizia con qualcuno che si affaccia via internet creerei l'occasione di condividere un pranzo. Nulla di meglio che far due chiacchiere attorno al desco, occhi negli occhi.

A fronte della tua esperienza, ti senti di dare qualche consiglio alle altre mamme che stanno per affrontare un trasferimento?

Buttatevi, non succederà nulla di tragico. Anzi, sono sicura del contrario. I vostri figli faticheranno qualche mese ma metteranno in tasca una carta spendibilissima nella vita: la capacità di adattamento .

Al massimo scoprirete un pezzetto di mondo che non vi è congeniale e potrete sempre dire: siamo sopravvisuti ad un'avventura culturale diametralmente opposta alla nostra. Un po' come avere una cicatrice...se sai come portarla puo` addirittura essere affascinanate!

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