Le vostre prime impressioni dopo il trasferimento in Portogallo

Buongiorno a tutti,

Ve lo ricordate il primo periodo dopo il trasferimento in Portogallo? Con molta probabilità la risposta è affermativa perchè andare a vivere all'estero è un passo che lascia il segno.

Oggi vi invitiamo a condividere con noi le prime impressioni ed emozioni che avete vissuto appena arrivati in Portogallo.

Felicità, ansia, confusione: quale di questi stati emotivi ha accompagnato l'inizio del vostro espatrio?

Come si è modificato ed evoluto il vostro stato d'animo nel tempo?

Fattori esterni come ad esempio clima, traffico, ambiente lavorativo o lingua diversa, hanno avuto un impatto sul modo in cui vi siete sentiti all'inizio?

Vi siete uniti a qualche gruppo di espatriati per avere supporto? Se si, hanno favorito la vostra integrazione?

Quanto tempo ci avete messo per ambientarvi in Portogallo?

Grazie mille per il vostro contributo!

Un saluto,

Francesca
Team Expat.com

Buongiorno Francesca.
Dopo quattro anni da residente,il bilancio e' assolutamente positivo per quanto riguarda
la pulizia delle citta',la sicurezza,l'organizzazione del sistema sanitario e la burocrazia.
I portoghesi sono gentili e formali ma non tentare di fare amicizia,si chiudono a riccio.
Altra difficolta' e' la lingua che credo sia un misto fra celtico,arabo e spagnolo ed e'
tanto ostica che ho rinunciato a studiarla,trovandomi cosi'sempre isolato,anche se
con lo spagnolo che parlo bene loro mi capiscono.
Voto: 6 -7

Buongiorno Francesca,
Io con il fatto di aver vissuto due anni al nord e da fine nov 2019 al sud  posso fare piccole differenze tenendo presente per chi legge che sono assolutamente personali.
Il primo impatto con il trasferimento è stato positivo perché mi sono sentita subito ...a casa. La cosa che cercavo era un Paese sicuro, volevo passeggiare senza aver paura mi strappassero gli orecchini piuttosto che la borsa. Mi è piaciuta la pulizia delle strade/ marciapiedi ( ho vissuto per lavoro 30 anni a Roma ahahah) dei bagni nei locali pubblici, la manutenzione dei giardini e parchi giochi.
Ho trovato portoghesi  che mi hanno aiutato nel risolvere piccole difficoltà quotidiane e si sono sempre messi/ messe a disposizione. Ai portoghesi piacciono gli italiani, piace la nostra lingua.
Avevo fatto alcune lezioni private di portoghese prima del trasferimento ( ce ne sono moltissime anche su YouTube, importante indicare portoghese europeo altrimenti possibile che compaia portoghese brasiliano che è diverso, come l'inglese con l'americano) e cerco di parlarlo il più possibile, ascolto tg portoghese anche perché  voglio sapere cosa succede qui dato che ci vivo!
Il clima al nord è umido...adoro il nord, adoro Braga ma è stato il clima a farmi trasferire al Sud.
Qui una realtà completamente diversa, la stessa architettura delle case è diversa, ( al nord le case hanno mantenuto una identità nazionale più accesa, tante tantissime case antiche con gli azulejos esterni ristrutturate o in ristrutturazione) molti complessi turistici.
Ero un po' tentennante nello scendere al sud perché non amo il clima troppo caldo. Invece ho trovato clima perfetto, caldo certo ma sempre con leggera brezza fresca piacevole. Un clima secco e, last but not least, in Portogallo neppure al sud esistono le zanzare!!!!! Ma ne vogliamo parlare???? Quanto sono arrivata a fine novembre in tarda mattinata fino al calare del sole 20 gradi circa. Stupendo!!! Poi il riscaldamento in inverno serve anche al sud, la sera la temperatura scende intorno ai 7-10 gradi d'inverno. Almeno questo 2020.
Riguardo a frequentazioni conosco italiani portoghesi e francesi, mi piace conoscere e chiacchierare con tutti sicuramente!
Anche scrivere...ora un po' troppo lungo mi sa questo mio post! !! Chiedo venia...

Salve Francesca,
sono un imprenditore residente in Portogallo da poco più di 6 mesi quindi la mia esperienza è ancora piuttosto limitata e penso interessata a non molti nel forum italiano dato che la maggioranza è composta di pensionati. Ad ogni modo le mie impressioni sul Portogallo sono le seguenti:

Pro

- Molto interessante per imprenditori come me con attività sparse per il mondo in quanto facilmente possono rientrare nelle attività a valore aggiunto e risultare esentasse in Portogallo (ora al 10%), lo stesso vale per alcune categorie di pensionati
- Ottimo clima da Lisbona a scendere, ottima qualità della vita
- Servizi che mi sembrano efficienti
- Buone infrastrutture
- Numerosi collegamenti aerei (specie da Lisbona)
- Niente zanzare :)

Cons

- E' un paese periferico. Interessante per imprenditori avviati e pensionati che ottimizzano il prelievo fiscale ma non credo lo sia per chi vuole creare un business da zero.
- Non è un paese dove crescerei dei figli. Vengo da Londra e lo trovo veramente un paese addormentato.
- L'impressione che ho di Lisbona è che ci risieda 1/3 dei proprietari delle case. Gli altri sono emigrati in cerca di fortuna ?

marco.t.london ha scritto :

Salve Francesca,
sono un imprenditore residente in Portogallo da poco più di 6 mesi quindi la mia esperienza è ancora piuttosto limitata e penso interessata a non molti nel forum italiano dato che la maggioranza è composta di pensionati. Ad ogni modo le mie impressioni sul Portogallo sono le seguenti:

Pro

- Molto interessante per imprenditori come me con attività sparse per il mondo in quanto facilmente possono rientrare nelle attività a valore aggiunto e risultare esentasse in Portogallo (ora al 10%), lo stesso vale per alcune categorie di pensionati
- Ottimo clima da Lisbona a scendere, ottima qualità della vita
- Servizi che mi sembrano efficienti
- Buone infrastrutture
- Numerosi collegamenti aerei (specie da Lisbona)
- Niente zanzare :)

Cons

- E' un paese periferico. Interessante per imprenditori avviati e pensionati che ottimizzano il prelievo fiscale ma non credo lo sia per chi vuole creare un business da zero.
- Non è un paese dove crescerei dei figli. Vengo da Londra e lo trovo veramente un paese addormentato.
- L'impressione che ho di Lisbona è che ci risieda 1/3 dei proprietari delle case. Gli altri sono emigrati in cerca di fortuna ?


Grazie mille per la testimonianza marco.t.london!
Sul forum abbiamo un'utenza eterogenea (forse i giovanotti sono timidi nello scrivere ma ci seguono!!!) e le informazioni che ci dai sono preziose  :thanks:

Ciao Francesca,
mi tiri all'interno di una discussione che fin'ora volevo evitare perchè sono temi ed argomenti prettamenti personali, secondo me, che sfuggono ad un confronto aperto che rischia poi di arenarsi nel vaghezza e nelle aspirazioni che con la realtà quotidiana c'entrano poco.
Clima, ambiente, cordialità hanno un valore sino ad un certo punto, poi arriva la pandemia che qualche trauma te lo porta dentro e difficilmente riesci a farlo sparire per un bel pò di tempo.
Non nascondo che sto valutando altre soluzioni più vicine, almeno per me e mia moglie, che possano consentire trasferimenti più rapidi.
Sicuramente il fatto che con questa storia pandemica e la conseguente decisione di blocco tra nazioni, ora al contrario di febbraio, ci toglie operatività per tornare in Portogallo. Comunque, sono tante le considerazioni. Ciao

Buon giorno Brindisino,

leggo con attenzione i post che scrivi. Quanto riportato nella risposta a Francesca merita un approfondimento proprio perche' ognuno di noi ha una diversa percezione di cose e fatti. Il Portogallo ha un grande fascino e fino ad ora non ha tradito le mie aspettative, e' anche una ottima base per un progetto che preparavo da anni: visitare luoghi e popolazioni con gli occhi del turista curioso. Se ti fa piacere continuare il ragionamento e non vuoi farlo pubblicamente scrivimi in privato ma sono convinto che la tua esperienza potrebbe essere utile a molti lettori.

Franco

Vedi, Brindisino, credo che Tu abbia toccato il nocciolo del problema. Non tanto del Portogallo, della Grecia o della Mongolia. La pandemia  ha messo in discussione l'essenza dell'espatrio. Il vero vincolo che consente di espatriare serenamente o di restare ancorato alle radici altrettanto serenamente. E non c'è trattamento fiscale che tenga. Ambiente che valga la pena. Il COVID porta a galla la vera forza delle radici che ti tengono legato ad un territorio, una storia, una vita vissuta. Prima, liberi di andare e venire quando un volo aereo costa meno del tragitto autostradale Cremona/Torino ( e sola andate, dell'autostrada contro A/R del volo), la distanza pesava meno. Adesso quando parti non sai se potrai tornare alla bisogna. Ti senti legato ad un paese che non ti appartiene. ma il problema non è il paese ma il legame.
Tuttavia tutto ciò nulla attiene alla vita che si vive in Portogallo e alla differenza tra quella e quella che si vivrebbe in Grecia, In Marocco etc etc. ognuno di noi si parametra diversamente rispetto a quella ipotesi. Io che in Portogallo per ora ci sono da poco ad esempio non soffro quel dilemma. ma è altrettanto vero che non ho nemmeno vissuto il "confinamento". Credo per altro che ipotesi di blocchi come quelli di marzo siano veramente improbabili se non impossibili. Non si deve abbassare la guardia, ma il contesto sia del contagio che della successiva azione e trattamento sono diversi. In ogni caso alla base c'è sempre la scelta di come ci si considera cittadini. Del mondo, della Nazione della Regione, della Provincia, del Paese financo della frazione, della borgata, del quartiere. Quanto poi al dove risiedere è ininfluente. O ne è la conseguenza :)

Tutte queste considerazioni non portano alla vera domanda : ma se prendete il Covid volete andare in ospedale in Portogallo? Sicuri ? Perché senza rischi di Covid le vostre considerazioni sono valide, ma con il rischio di essere ospedalizzati in Portogallo .... ne vale la pena ?

Si. Nel senso che in quei frangenti essere in Portogallo o altrove non fà molta differenza. Non ho sperimentato la sanità Portoghese. ma non ne ho neanche sentito parlare da schifo. Io della tanto osannata sanità italica (che poi dipende se sei a Milano o a Napoli o il contrario) sento solo parlare ma di riscontri concreti basati su dati verificati e controllati non ne ho. Magari essere in Siria, in Bangladesh potrebbe fare la differenza. Ma allora anche solo andare una settimana in ferie in Mgadascar potrebbe fare la differenza. Il Covid a Codogno gli è caduto addosso. Non lo hanno previsto, prevenuto, cercato.  lo hanno scoperto per caso e per merito di un giovane dottore non per l'efficienza della sanità lombarda (su cui magari si potrebbe anche avere qualcosa da ridire). In Portogallo hanno avuto un approccio ben diverso. Questo solo per dire che non può essere un parametro se non per casi estremi. Perchè diversamente si torna al ragionamento precedente. Stare a casa dove ci ha allevato mamma, dove c'è il medico che si conosce da sempre, dove fanno da mangiare come dalla zia, dove sono tanto sicuro che tutto andrà bene. Ma non per il covid, per tutto. Espatriare non è questione di fegato, ma di cuore.  :)

Buona sera Luited,

ridurre il ragionamento al solo problema del virus mi sembra, ancora una volta, una parte del problema. Ovviamente una parte importante ma, forse, un pezzo del discorso. Correggetemi se sbaglio ma la cura e' uguale per tutta Europa e forse per tutto il mondo,  almeno fino a quando non saranno trovati i vacini, uno per nazione mi pare di capire. In Algarve i casi di contagio sono pochi perche' poca e' la popolazione. Altro discorso vale per Porto e Lisbona ma in totale la pandemia in Portogallo ha colpito meno duro che in altri paesi. Questi pensieri portano a un'aspetto importante che influenza la decisione di espatriare o meno: il sistema sanitario: e' paragonabile a quello al quale siamo abituati nella nostra regione di origine?
Per rispondere a Is4giovanni, sono d'accordo con quanto scrivi, la curiosita' e la voglia di vedere altra gente altri luoghi, altre abitudini nel mio caso hanno avuto la meglio sulla sicurezza che mi dava il posto dove vivevo, ma anche la certezza che potevo rientrare nel mio mondo quando volevo.

Franco

Innanzitutto saluto Francesca e colgo il suo invito per dare il mio piccolo contributo.
Mi sono trasferito dall'Italia in Algarve lo scorso Novembre e il bilancio dopo un inverno ed una estate è decisamente positivo. Sia io che mia moglie abbiamo sperimentato la sanità pubblica portoghese e l'assistenza è stata di uno standard qualitativo che ci sorpresi positivamente (ho forti dubbi che ci avessero trattati parimenti in Liguria): in sala d'attesa all'ospedale ci hanno anche offerto gratuitamente da bere! 
Ho stabilito qualche relazione con le persone che vivono vicino a me (condomini e negozianti) ovviamente in inglese o francese, non conoscendo il portoghese. Ho così potuto riscontrare la grande disponibilità e gentilezza di questo popolo. Anche per quanto riguarda la sicurezza, come qualcuno di voi ha già scritto, devo dire che permette alla gente di uscire anche di sera senza il timore di essere infastiditi o peggio. Ovviamente tutto il mondo è paese e non mi illudo che siano rose e fiori. Ma tant'è, e ricordo che quando vivevo a Torino, la sera si usciva solo in auto e non per passeggiare per strade e parchi come invece possiamo fare qui.

Infine ringrazio Micolino per la sua esperienza al nord e al sud del Portogallo che mi risulta molto utile e mi toglie il dubbio se vale la pena di trasferirmi al nord su insistenza di un caro amico. Adoro troppo il clima caldo e secco :)

Un caro saluto a tutti gli amici di Expat
Roberto

Grazie Biancor, so che molti connazionali una volta arrivati non molti esplorano questo Paese dal Nord al Sud. Questo è stato il motivo che mi ha portato a condividere la mia esperienza.

Ciao Micolino, in verità abbiamo già visitato Lisbona, oltre a tutto l'Algarve. Poi a causa Covid abbiamo dovuto posticipare a futura data la visita delle città del nord. Sicuramente lo faremo appena la situazione lo permetterà. É un paese che merita essere esplorato, comprese le isole  :)