CITTADINO EUROPEO LESO NEI SUOI DIRITTI DI ASSISTENZA SANITARIA CONTINUATIVA ANNUALE NEGLI STATI DELLA COMUNITA' EUROPEA.
Trasferendomi come residenza dall'Italia al Portogallo ho perso la TEAM (TESSERA EUROPEA DI ASSICURAZIONE MALATTIA) , almeno così vogliono depauperarmi le A.U.S.L. Italiane!
Il Portogallo mi ha chiaramente dato la copertura sanitaria nel Paese di residenza, MA non negli stati europei che dicono all'ISS competere all'Italia (cittadino italiano, che percepisce pensione italiana da INPS dopo 40 anni di lavoro):
Contrariamente ao previsto nos antigos regulamentos (CE) nº 1408/71 , estes novos Regulamentos nº 883/2004 e 987/2009 , prevêem que o Estado Membro que é responsável pelos encargos com o pagamento da pensão, também é responsável pela emissão do CESD , sempre que o segurado ou pensionista resida noutro estado membro que não o competente e desde que não seja pensionista do estado membro onde reside.
Serviço de Relações Internacionais
Núcleo de Identificação e Qualificação
Unidade de Prestações e Contribuições
Centro Distrital de Castelo Branco
Instituto da Segurança Social, I.P.
Rua da Carapalha , 2 A 6000-164 Castelo Branco
Telf.: 300 514 989 - Ext. 5005 Fax: 300 519 5140800
www.seg-social.pt
Il problema è che nessuno dei due Stati (Italia e Portogallo) vuole rilasciarmi una Tessera (come hanno tutti gli italiani e tutti i portoghesi) di assistenza sanitaria nei paesi europei.
Al momento l'Italia vuole ritirarmi la TEAM , che è sul retro della stessa tessera del Tesserino Sanitario; il Portogallo non vuole rilasciarmi la sua.
L'Italia dice che ogni volta che vado all'estero (dal Portogallo, dove risiedo) devo richiedere un certificato provvisorio (prima valido solo max 30gg, e da richiedere direttamente e personalmente all'A.U.S.L. di Bologna; da ieri, contraddicendosi con quanto asserito prima, da richiedere anche via email, restituendo l'S1 e chiedendo al Portogallo l'S2 per l'assistenza sanitaria in Italia, per un periodo max di tre mesi).
Ho evidenziato sin dall'inizio all'Ambasciata Italiana a Lisbona, all'A.U.S.L. di Bologna, all'ISS di Castelo Branco che un cittadino europeo deve possedere un tesserino sanitario europeo valido a tempo indeterminato (con scadenze d'uso di qualche anno, rinnovabile) da tenere sempre con se e da utilizzare in caso di bisogno in qualunque Paese europeo, senza dover ogni volta e preventivamente richiedere un certificato provvisorio all'Italia, impossibile per chi si muove ogni settimana tutto l'anno come il sottoscritto in Europa, e non solo. L'Ambasciata italiana a Lisbona non mi ha mai risposto.
La richiesta è quindi quella di salvaguardare i diritti del cittadino europeo, residente in altro stato rispetto a quello originale dove ha la nazionalità, che deve poter avere sempre con se un attestato di copertura sanitaria europea.
La materia in oggetto riguarda tutti i cittadini italiani con residenza in altro Stato Europeo e che vengono di fatto privati dei loro diritti di copertura sanitaria di cui godono nel loro paese d'origine e che sembra debbano perdere trasferendosi in altro paese della stessa comunità europea, come mi attesta un amico da Malta:
"Problema comune, fino a questo momento insormontabile. Ho provveduto a sottoscrivere assicurazione privata. L'assistenza provvisoria via ausl (mai richiesta) prevede solo le prestazioni di emergenza (che, in ogni caso, in Italia vengono solitamente concesse a tutti per aggirare il problema collegato agli eventuali pazienti irregolari)"
L'Ambasciata non risponde al quesito più volte sottoposto e documentato, a questo punto occorrerà rivolgersi alla Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) , sostenendo costi legali non indifferenti?!