Residenza in Tunisia regole e modalità

"Robè sono militare e pertanto sono di legno"

Proprio per questo mi sorprende.

"per quanto riguarda la correttezza della lettura dei paragrafi cioè se non si verificano le condizioni del paragrafo 1 si passa al 2 ... scusa ma le leggi non funzionano proprio così"

Perche' funziona proprio cosi'. Soprattutto in questo caso dove l'italiano oltretutto e' molto chiaro, quando viene scritto che SE in base al pragrafo 1 ecc. ecc., ALLORA e via dicendo....

SE, in base ad altre norme (quelle nazionali a cusi si rimanda nell'1) si e' considerati residenti in entrambi gli stati, ALLORA per stabilire (ai soli sensi della convenzione) quale stato ha diritto di tassarti, evitando la doppia imposizione, si applicano in sequenza le lettere del 2.

mauro biazzi ha scritto :

Ahahah grazie Antonello. ...tra un po arrivo. .e ci vediamo. ....aspetto sempre la cena Vegana da Simonetta. ...


Tranquillo appena arrivi uccidiamo il bue grasso e ti invitiamo alla cena vegana a base di bistecche :D

mauro biazzi ha scritto :

Mahh non capisco e non condivido tutte ste Alchimie. . Ma non è Molto piu semplice e senza sbattimenti e Paturnie. .Di leggi. ...articoli. . Sotto articoli e via dicendo. ...
Se la legge stabilisce 184 ô 185 ô 186 giorni X essere résidente e  ottemperare allé Leggi sia Italiane Che Tunisine.   Fate 190...0 200 giorni cosi nessuno vi rompe e state tranquilli al sole al caldo. ..a riposare. . Che sara mai.....
Ma xke ogni volta cercare cavilli. ...e fare gli equilibristi. .? Non e meglio godersi tutto alla Luce del sole...? Bohhh. .?


A mio parere, affinché sia applicabile la defiscalizzazione, è d'obbligo risiedere nell'altro stato contraente per i giorni stabiliti nella convenzione. In caso diverso, per la tassazione prevarrebbe la nazionalità. Detto ciò vorrei sapere se in concreto sia mai stato effettuato qualche controllo in materia di irpef nei confronti di qualche connazionale espatriato.

Live in tunisia ha scritto :

"Robè sono militare e pertanto sono di legno"

Proprio per questo mi sorprende.

"per quanto riguarda la correttezza della lettura dei paragrafi cioè se non si verificano le condizioni del paragrafo 1 si passa al 2 ... scusa ma le leggi non funzionano proprio così"

Perche' funziona proprio cosi'. Soprattutto in questo caso dove l'italiano oltretutto e' molto chiaro, quando viene scritto che SE in base al pragrafo 1 ecc. ecc., ALLORA e via dicendo....

SE, in base ad altre norme (quelle nazionali a cusi si rimanda nell'1) si e' considerati residenti in entrambi gli stati, ALLORA per stabilire (ai soli sensi della convenzione) quale stato ha diritto di tassarti, evitando la doppia imposizione, si applicano in sequenza le lettere del 2.


Robè ti ripeto, non voglio continuare questa disquisizione, l'italiano è molto chiaro così come l'inglese ed il francese e non sono d'accordo con te, ribadisco non sono un tuo cliente e del resto vedendo i tanti connazionali che vanno via senza più tornare evitando tante pratiche burocratiche alla fine questa disquisizione neanche dovrebbe avere luogo, diciamo chiaramente che nessuno controlla, ognuno fa come gli pare tanto non ti beccano e ci sono anche connazionali che non hanno mai pagato le tasse, prima o poi otterranno in Tunisia l'interazione informatica tra i vari enti (polizia, dogana, tasse) e allora ci sarà da ridere. Per quanto mi riguarda come ho risposto a Mauro sto qua, mi godo il bel clima e la convenienza economica e seguo le mie idee e se qualcuno mi chiede se può avere la residenza in Tunisia e vivere in Nuova Zelanda gli dico di no ma non avendo nessuna agenzia di pratiche e non collaborando con nessuna agenzia... insomma facendomi i fatti miei do solo consigli e questi possono essere giusti o sbagliati, se qualcuno vuole avere la sicurezza viene presso le agenzie no? Paga e va bene così! Quindi come si dice in marina "alla via così" e andiamo avanti.

Sergiomau ha scritto :
mauro biazzi ha scritto :

Mahh non capisco e non condivido tutte ste Alchimie. . Ma non è Molto piu semplice e senza sbattimenti e Paturnie. .Di leggi. ...articoli. . Sotto articoli e via dicendo. ...
Se la legge stabilisce 184 ô 185 ô 186 giorni X essere résidente e  ottemperare allé Leggi sia Italiane Che Tunisine.   Fate 190...0 200 giorni cosi nessuno vi rompe e state tranquilli al sole al caldo. ..a riposare. . Che sara mai.....
Ma xke ogni volta cercare cavilli. ...e fare gli equilibristi. .? Non e meglio godersi tutto alla Luce del sole...? Bohhh. .?


A mio parere, affinché sia applicabile la defiscalizzazione, è d'obbligo risiedere nell'altro stato contraente per i giorni stabiliti nella convenzione. In caso diverso, per la tassazione prevarrebbe la nazionalità. Detto ciò vorrei sapere se in concreto sia mai stato effettuato qualche controllo in materia di irpef nei confronti di qualche connazionale espatriato.


Da quello che ho potuto vedere gli unici controlli sono stati da parte dell'agenzia delle entrate a degli italiani che avevano chiesto il rimborso a Pescara dei soldi pagati come tasse il primo anno di residenza e non avevano fatto vistare il mod. D da fisco tunisino. Ma controlli come li intendiamo noi no perché nell'attimo che sei iscritto AIRE di fatto hai cambiato residenza e sei stato cancellato dai "registri" nazionali (forse hanno messo una postilla ma nulla di più), il fisco tunisino non ha un collegamento telematico con dogana (passaporto) e polizia (residenza) quindi non è in grado di effettuare controlli (a meno che non sei tu ad andare da loro per un motivo qualsiasi). Certo con la Comunità Europea che ha chiesto alla Tunisia maggior trasparenza bancaria si sono visti i primi risultati di italiani ai quali è stato comunicato che "il conto in euro veniva chiuso perché residenti" e invece si scopriva poi che non percepivano la pensione in conto ma se la bonificavano da quello italiano per poi chiedere alla banca l'attestazione fiscale da portare alla recette de finance o persone che sempre ricevendo i soldi da loro bonifici personali poi rimandavano indietro quelli non usati e a loro è stato detto che "dal primo gennaio non era possibile effettuare bonifici internazionali" di fatto la banca in questione è la stessa mia dove ho fatto il mio bravo bonifico ed ho attivo il conto in euro ed il fatto che la banca voglia chiudere i conti correnti di clienti perdendo l'eventuale introito lascia spazio a tante idee e supposizioni. Quindi alla fine se si mantiene un basso profilo, se non si smuovono le acque ognuno può fare come gli pare, poi la legalità è un'altra cosa e io la intendo in modo differente. :)

Aiuto...nooo. ...mi porto insalata et Tomates da casa. ... :lol:

Posso rispondere solo X quanto mi riguarda...da 8 anni Pago le mie tasse qui. ..mai avuto segnalazioni. ..verifiche
Richieste ne da parte Fisco Italiano ne da quello Tunisino

mauroest ha scritto :

''Questi non dicono per quanto tempo dobbiamo essere in Tunisia ma dicono che dobbiamo essere fuori dai confini italiani per 183 giorni ....''

quindi qualunque paese extra UE.  Non ci vuole molto a trascorrere sei mesi al caldo


Non sono mai stato in Tunisia e vorrei sapere se all'arrivo e alla partenza timbrano il passaporto.

Il passaporto viene timbrato all'entrata e all'uscita del territorio e non è più valida la scusa della perdita del passaporto

tunisiadaamare ha scritto :

Il passaporto viene timbrato all'entrata e all'uscita del territorio e non è più valida la scusa della perdita del passaporto


Grazie

Da quello che ho potuto constatare la gestione dei passaporti e degli ingressi/uscite dal Paese ormai è informatizzata infatti se vogliono lo storico del passaporto lo tirano fuori, magari non "a vista" ma in tempi comunque brevi, la gestione delle tasse lentamente sta passando dai registri cartacei ai pc, dalle ultime volte che ci sono andato (ma ormai sono passati quasi 9 mesi) la polizia era ancora ferma ai registri cartacei. Non credo che manchi molto alla informatizzazione dei vari sistemi ed all'eventuale interconnessione come in tutti i Paesi evoluti, i mezzi ci sono, le finanze pure basta la volontà e eventuali pressioni da parte della Comunità Europea.

Salve, giusto per capire, al netto di tutta la discussione sugli articoli e commi, io (ex I.N.P.D.A.P.) che tra un anno circa ( pensione dicembre 2018) dovrei fare il "balzo" aldilà del canale di Sicilia e considerato che soggiornerei in Italia per i previsti 184 giorni. I restanti giorni dell'anno vige un obbligo di dimora in Tunisia o per esempio mi posso organizzo un viaggio di tre mesi negli U.S.A. e soggiornare i restanti tre mesi in Tunisia presso la mia residenza dichiarata.

Se vuoi essere Résidente Tunisia Devi
Abitarci x6 mesi e quache giorno....Côme da leggi esistenti in vigore sia in Italia Che in Tunisia. .....X I dettagli lascio commenti ai piu pazienti e documentati di me

Giostri
Leggi i precedenti post. già Trattati scrupolosamente dal grande Anto e Mauro e vedrai che troverai la risposta alle tue domande.
Ed eviterai di trovati nei guai.

quindi se resto in Italia come residente ( pago le tasse in Italia ) posso andare anche per 11 mesi all'estero in vacanza non mi dice niente nessuno, non violo nessuna Legge. Se mi trasferisco in Tunisia come residente ( pago le tasse in Tunisia) posso andare in vacanza dovunque ma solo per 5 mesi, altrimenti quale Legge violo ? Lo trovo alquanto strano,  come se mi dessero gli arresti domiciliari per sei mesi ed un giorno.

giostri ha scritto :

quindi se resto in Italia come residente ( pago le tasse in Italia ) posso andare anche per 11 mesi all'estero in vacanza non mi dice niente nessuno, non violo nessuna Legge. Se mi trasferisco in Tunisia come residente ( pago le tasse in Tunisia) posso andare in vacanza dovunque ma solo per 5 mesi, altrimenti quale Legge violo ? Lo trovo alquanto strano,  come se mi dessero gli arresti domiciliari per sei mesi ed un giorno.


Pare che in base alla convenzione ci possiamo defiscalizzare a seguito di tale presupposto (oltre che alla residenza) e di ciò ne sono convinto. Sarebbe facile affittare uno studio, aprire il conto bancario, perfezionare la residenza, defiscalizzare e poi prendere un volo per Parigi, restare in vacanza sulla carta in Francia ma nei fatti rientrare in Italia per vivere tranquillamente qui  e poi rientrare per qualche giorno in Tunisia dalla Francia.............

"Se vuoi essere Résidente Tunisia Devi
Abitarci x6 mesi e quache giorno"


Sarebbe il caso di smetterla di dare informazioni sbagliate.

Invece di citare leggi generiche Mauro, porta numero di legge, articolo e paragrafo.

Io l'ho fatto.

giostri ha scritto :

considerato che soggiornerei in Italia per i previsti 184 giorni.


-salve Giostri è proprio qui che ti correggo, in Italia NON puoi  soggiornare per 184 giorni ma per meno poi per quanto riguarda l'estero la normativa in riferimento io la interpreto che devi essere in Tunisia per  6 mesi ma il buon Roberto dice che invece puoi stare dove ti pare basta che in Tunisia hai la residenza. A questo punto il consiglio che posso darti considerando che Roberto è preparatissimo nell'argomento (e lo dico seriamente e con convinzione chiedendo scusa a Francesca se faccio un po' di pubblicità) e dispone di fior di legali che tutelano i suoi assistiti, contatta Live in Tunisia, paga il giusto e fatti seguire da lui per tutte le pratiche e consigli di rito chi invece come me o Mauro si è trasferito in toto in Tunisia proprio perché vuole avere una tranquillità di vita senza dover correre dietro ai ritmi nazionali andandosi a fare le vacanze dove meglio crede si trasferisce come gli pare a lui... (Robè poi caffè per la pubblicità e per le belle parole :) )

Live in tunisia ha scritto :

"Se vuoi essere Résidente Tunisia Devi
Abitarci x6 mesi e quache giorno"


Sarebbe il caso di smetterla di dare informazioni sbagliate.

Invece di citare leggi generiche Mauro, orta numero di legge, articolo e paragrafo.

Io l'ho fatto.


Infatti, lungi da me fare il "furbo" rientrando in Italia via paese Europeo (che sarebbe oltremodo costosissimo ed andrebbe in parte ad annullare i benefici fiscali). Vorrei scegliere l'opportunità della defiscalizzazione in Tunisia, proprio per avere una somma annua da spendere in quello che non ho potuto fare negli anni lavorativi, cioè viaggiare. Inoltre, la trovo una forma di violazione della libertà personale imporre di soggiornare per un determinato tempo in un luogo.

giostri ha scritto :

Inoltre, la trovo una forma di violazione della libertà personale imporre di soggiornare per un determinato tempo in un luogo.


Giustissimo, tieni presente che i tunisini non possono neanche uscire dal loro paese se non possono dimostrare di potersi mantenere negli altri dove vogliono andare. Paese che vai usanza che trovi, vedi se soggiorni in Tunisia i sei mesi neanche te ne accorgi di farli e la voglia di andare in Italia a buttare soldi e energie ti passa presto preferendo magari un viaggio in una qualsiasi altra località del mondo.

-salve Giostri è proprio qui che ti correggo, in Italia NON puoi  soggiornare per 184 giorni ma per meno ................................ chi invece come me o Mauro si è trasferito in toto in Tunisia proprio perché vuole avere una tranquillità di vita senza dover correre dietro ai ritmi nazionali andandosi a fare le vacanze dove meglio crede si trasferisce come gli pare a lui... (Robè poi caffè per la pubblicità e per le belle parole :) )


Giusto errore mio (184 giorni), il fatto è che, per i primi anni dovrò seguire i miei figli, uno di loro si trasferirà negli States, se voglio andare a trovarlo è restare con la sua famiglia per un mese, questo tempo devo sottrarlo ai mesi di soggiorno in Italia visto l'obbligo di soggiorno in Tunisia ? Va da se, che con il tempo e l'avanzare dell'età il soggiorno in Tunisia sarà sempre più prevalente.

"proprio per avere una somma annua da spendere in quello che non ho potuto fare negli anni lavorativi, cioè viaggiare. Inoltre, la trovo una forma di violazione della libertà personale imporre di soggiornare per un determinato tempo in un luogo."

Non c'e' nessuna violazione infatti. Sei libero di farlo. Molti gia' lo fanno.

"se voglio andare a trovarlo è restare con la sua famiglia per un mese, questo tempo devo sottrarlo ai mesi di soggiorno in Italia visto l'obbligo di soggiorno in Tunisia ?"

No. No. No. E poi ancora no.

Sei libero di viaggiare dove vuoi. Nessuna norma tunisina te lo impedisce. Non perdi alcun beneficio (deduzione 80%).

L'importante e' che tu, come hai scritto, non fai il furbo e te ne stai in Italia per la piu' parte dell'anno.

Ti diro' di piu'. se ti trasferisci mettiamo ad aprile e febbraio e marzo li passi negli States, questi giorni fatti all'estero nel corso del 2018 ti contano come giorni trascorsi fuori dal territorio italiano.

Caro Antonello, non c'e' bisogno di pagare nulla. Queste cose le dico e ripeto pubblicamente.

Il consiglio che do invece e' lo stesso che do ai miei. Andate dal vostro consulente di fiducia.

giostri ha scritto :

-salve Giostri è proprio qui che ti correggo, in Italia NON puoi  soggiornare per 184 giorni ma per meno ................................ chi invece come me o Mauro si è trasferito in toto in Tunisia proprio perché vuole avere una tranquillità di vita senza dover correre dietro ai ritmi nazionali andandosi a fare le vacanze dove meglio crede si trasferisce come gli pare a lui... (Robè poi caffè per la pubblicità e per le belle parole :) )


Giusto errore mio (184 giorni), il fatto è che, per i primi anni dovrò seguire i miei figli, uno di loro si trasferirà negli States, se voglio andare a trovarlo è restare con la sua famiglia per un mese, questo tempo devo sottrarlo ai mesi di soggiorno in Italia visto l'obbligo di soggiorno in Tunisia ? Va da se, che con il tempo e l'avanzare dell'età il soggiorno in Tunisia sarà sempre più prevalente.


Anche per me il problema esiste fin quando mia moglie non andrà in pensione.
Rimane comunque il fatto che non mi risultano controlli nei confronti di persone fisiche e comunque l'amministrazione finanziaria dovrebbe provare la tua presenza in Italia per un periodo di 183/184 giorni nell'arco dell'anno. Caso contrario per i residenti negli stati inseriti nelle black list (dall'Italia e non dalla U.E.) che vanno a soggiacere all'inversione dell'onere della prova e quindi se chiamati devono dimostrare di aver dimorato nello stato estero di residenza per il periodo previsto dalla convenzione.

Sergiomau ha scritto :

... e comunque l'amministrazione finanziaria dovrebbe provare la tua presenza in Italia per un periodo di 183/184 giorni nell'arco dell'anno. Caso contrario per i residenti negli stati inseriti nelle black list (dall'Italia e non dalla U.E.) che vanno a soggiacere all'inversione dell'onere della prova e quindi se chiamati devono dimostrare di aver dimorato nello stato estero di residenza per il periodo previsto dalla convenzione.


quoto in toto

Fa pure rima.

:top:

perfetto, dunque,  tutto si riduce a provare il contrario, fino a quando la Tunisia non sarà inserita nella Black list, l'onore della  prova che ho soggiornato in Italia per più di 183 giorni spetta all'amministrazione finanziaria Italiana.  Il resto è vita (M. Costanzo)  :)

Scusate ma perché continuate a parlare di amministrazione finanziaria italiana che effettua controlli? Quando siete residenti all'estero e avete ottenuto il permesso di pagare le tasse nel paese che vi ospita non avete più nulla a che vedere con l'amministrazione finanziaria italiana a meno che non avete anche altri possedimenti oltre il reddito da pensione per i quali dovrete comunque pagare le tasse previste, voi come residenti all'estero dovete rendere conto di ciò che fate all'amministrazione finanziaria del paese che vi ospita e che attualmente per sua negligenza non è in grado neanche di controllarsi i propri cittadini (e molti furbetti della domenica se ne approfittano), quando e se il fisco tunisino sarà in grado di svolgere controlli forse verremo chiamati a dimostrare a loro quanto è stato pagato e sono convinto che si assisterà a un controesodo biblico che manco i profughi con i gommoni dalla Libia hanno mai fatto. Per il momento quindi sono ben felice di pagare e di farmi l'avvocato del diavolo da solo poi ognuno faccia come crede, siamo tutti maggiorenni e vaccinati. "Robè pagare perché te sto a fa pubblicità anche se non ne hai bisogno" :)

È sempre cosi.

Ma un cittadino italiano residente in italia, ovvero iscritto nei registro della popolazione residente di un qualsiasi comune italiano, ha l obbligo di  domiciliare in italia per almeno 184 giorni in Italia? Ha, o non ha,  la facolta di starsene fuori dall'italia per tutto il.tempo che vuole?

Alfredo....puo' andare dove gli pare! Idem se residente in Tunisia:puo' andare dove gli pare.

Anto.....se la gente si trasferisce e non paga le tasse.....tanto peggio per loro. Qui mica si sta a discutere di come non pagare....

Non c'entra nulla con il periodo di permanenza in Tunisia.

Anto&Simo ha scritto :

Scusate ma perché continuate a parlare di amministrazione finanziaria italiana che effettua controlli? Quando siete residenti all'estero e avete ottenuto il permesso di pagare le tasse nel paese che vi ospita non avete più nulla a che vedere con l'amministrazione finanziaria italiana a meno che non avete anche altri possedimenti oltre il reddito da pensione per i quali dovrete comunque pagare le tasse previste, voi come residenti all'estero dovete rendere conto di ciò che fate all'amministrazione finanziaria del paese che vi ospita e che attualmente per sua negligenza non è in grado neanche di controllarsi i propri cittadini (e molti furbetti della domenica se ne approfittano), quando e se il fisco tunisino sarà in grado di svolgere controlli forse verremo chiamati a dimostrare a loro quanto è stato pagato e sono convinto che si assisterà a un controesodo biblico che manco i profughi con i gommoni dalla Libia hanno mai fatto. Per il momento quindi sono ben felice di pagare e di farmi l'avvocato del diavolo da solo poi ognuno faccia come crede, siamo tutti maggiorenni e vaccinati. "Robè pagare perché te sto a fa pubblicità anche se non ne hai bisogno" :)


Cari Anto&Simo, si aprono le discussioni per conoscere altri punti di vista e per cercare di capire meglio come funzionano alcune cose e di conseguenza arricchire le nostre conoscenze; per quanto riguarda l'amministrazione finanziaria italiana, al di là dei "possedimenti d'oltremare", nonostante abbiate ottenuto la residenza siete sempre soggetti all'accertamento tributario qualora non ottemperiate alle altre prescrizioni previste dal trattato, a meno che voi non abbiate acquisito una diversa nazionalità.

Certo Sergiomau ma una volta che hai pagato le tasse in Tunisia l'erario italiano non ha modo di poter controllare come non ne ha la volontà e le competenze necessarie, ci sono persone che hanno fatto marameo ad equitalia (ex) nell'attimo che tu fai l'iscrizione AIRE quello è un vero e proprio cambio di residenza e il fisco si attacca e tira pure forte, al di là di quello poi abbiamo ogni anno l'esistenza in vita che ci viene mandata e quello è il controllo da parte del fisco italiano che tutti paventano come se fosse qualcosa di stregonesco, una volta che rispondi all'esistenza in vita con i canali previsti per un anno sei a posto.
Roberto, lo ripeto, a me non mi convinci co sta cosa ma va bene così.
Alfredo un cittadino italiano residente in Italia risiede a casa sua ed ha tutti i diritti costituzionali, quando lo stesso cittadino risiede in un paese estero ed extraeuropeo come questo la situazione cambia, hai delle tutele ma devi sottostare a delle norme che ti dà il paese che ti ospita, in Italia io esco con il gommone ogni volta che mi pare a qualsiasi ora e non avviso nessuno andando dove voglio all'interno delle 6 miglia, in Tunisia devo essere autorizzato, avvisare quando esco e quando rientro e comunicare dove intendo andare e l'ora stimata di rientro oltre a comunicare per iscritto chi viene con me sul battello e non posso portarmi con me cittadini tunisini, queste sono le regole e ci dobbiamo attenere perché non siamo a casa nostra.

Comunque Roberto ti faccio questo esempio: Vivo 2 mesi in Tunisia, 5 in Italia e il resto in giro per il mondo, ogni 5 mesi e mezzo rientro in Tunisia per non farmi decadere il permesso di soggiorno e per bonificarmi i soldi sul conto corrente italiano, mi chiama l'ente di controllo fiscale e mi chiede passaporto alla mano per quale motivo non osservo quanto previsto dalla convenzione, a quel punto io dico al funzionario o al dirigente che facendo analisi logica, grammaticale, del testo e analisi del periodo posso stare dove mi pare e loro me lo obiettano, cosa faccio a quel punto? Dico che Roberto mi ha detto che lo potevo fare, cerco un avvocato che mi tuteli e apro un incerto contenzioso in terra straniera o cos'altro? Vedi in questi anni ho sentito tante persone che davano per scontate mille e mille frasi, parole e idee che poi all'atto pratico si sono rivelate sbagliate, l'ente di controllo fiscale di Sousse le leggi inerenti i pensionati stranieri le conosce e sa come applicarle, per questo se non ho dati concreti alla mano non credo più a nessuno e proprio per questo dico che se uno vuole agire secondo le tue direttive ti contatti e si faccia guidare da te e dai tuoi legali, io che invece non pago nessuno e me la vedo da solo seguo alla lettera ciò che mi dicono di fare i vari uffici con i quali devo interfacciarmi.

“Certo Sergiomau ma una volta che hai pagato le tasse in Tunisia l'erario italiano non ha modo di poter controllare come non ne ha la volontà e le competenze necessarie, ci sono persone che hanno fatto marameo ad equitalia (ex) nell'attimo che tu fai l'iscrizione AIRE quello è un vero e proprio cambio di residenza e il fisco si attacca e tira pure forte, al di là di quello poi abbiamo ogni anno l'esistenza in vita che ci viene mandata e quello è il controllo da parte del fisco italiano che tutti paventano come se fosse qualcosa di stregonesco, una volta che rispondi all'esistenza in vita con i canali previsti per un anno sei a posto.”
Anto&Simo non sono d'accordo; se tu paghi le tasse in Tunisia e sei residente in tale stato ma soggiorni in Italia per 185 giorni il tuo reddito può essere tassato in Italia. Se equitalia o il fisco ti cerca per un debito nei confronti dell'eraruo puoi essere anche residente in lapponia ed essere iscritto all'Aire, la notifica, se come previsto dalla normativa tributaria non hai indicato un diverso recapito, avviene secondo un preciso meccanismo che non sto qui ad esporre e qualora non si procede al pagamento o a far valere le ragioni che determinano l'indussistenza della pretesa dell'erario, possono essere aggrediti i beni da te posseduti in Italia ed eventualmente anche la pensione (nella misura p rivista dalla legge italiana e non tunisina - il tuo bonifico parte dall'Inps). E non ultimo, se non possiedi redditi o beni in Italia, ad un tuo eventuale rientro in patria, ti potrebbero essere sequestrati i beni che porti con te (se ben ricordo al caro Maradona, oltre al compenso che doveva percepire per una trasmissione che aveva fatto in Italia, gli furono sequestrati anche gli orecchini di diamanti che portava )

Sergiomau ha scritto :

Anto&Simo non sono d'accordo; se tu paghi le tasse in Tunisia e sei residente in tale stato ma soggiorni in Italia per 185 giorni il tuo reddito può essere tassato in Italia. Se equitalia o il fisco ti cerca per un debito nei confronti dell'eraruo puoi essere anche residente in lapponia ed essere iscritto all'Aire, la notifica, se come previsto dalla normativa tributaria non hai indicato un diverso recapito, avviene secondo un preciso meccanismo che non sto qui ad esporre e qualora non si procede al pagamento o a far valere le ragioni che determinano l'indussistenza della pretesa dell'erario, possono essere aggrediti i beni da te posseduti in Italia ed eventualmente anche la pensione (nella misura p rivista dalla legge italiana e non tunisina - il tuo bonifico parte dall'Inps). E non ultimo, se non possiedi redditi o beni in Italia, ad un tuo eventuale rientro in patria, ti potrebbero essere sequestrati i beni che porti con te (se ben ricordo al caro Maradona, oltre al compenso che doveva percepire per una trasmissione che aveva fatto in Italia, gli furono sequestrati anche gli orecchini di diamanti che portava )


in questo caso dei 185 giorni sono daccordissimo con te ma il furbo della situazione se ne guarda bene dal comunicarlo e l'erario non ha modo di verificare che tu sia in Italia o in Lapponia, lo può fare solo se tu da bravo sborone ti affacci alla finestra appellando con nomignoli i passanti e facendo le corna dici che tu prendi la pensione defiscalizzata e invece stai in Italia, a quel punto qualcuno potrebbe fare una segnalazione e forse partirebbe il controllo alla stessa stregua del cieco che guidava la motocicletta. Ma parliamo di episodi al limite, comunque secondo la legge, come mi hai fatto giustamente notare se sei residente 185 giorni in Italia nell'arco dell'anno solare sei fuori dagli accordi bilaterali e quindi devi rimborsare tutte le somme percepite in più dal mese di gennaio. Se hai beni in Patria e benché tu risiedi in Lapponia hai un ammanco tributario relativo ai bene vieni tassato dallo stato Italiano e qui è corretto l'esempio, se non paghi ti pignorano la pensione ed è corretto anche questo, Purtroppo per il rientro ho potuto constatare che proprio in molti nostri aeroporti principali non avvengono i controlli previsti e il passaggio dai varchi a volte è abbastanza randomico, non parliamo poi di luoghi extraitaliani ma interni alla comunità europea. Cioè se volessi girare l'Europa senza lasciare traccia elettronica saprei come fare ma, non ne ho necessità e spero di non averne mai. Diciamo che se ci atteniamo ai casi normali cioè hai il reddito da pensione, stai in Tunisia 4 mesi e il resto dove ti pare allo stato attuale nessuno ha le capacità operative di verificarlo. Se poi questo è corretto oppure no cosa dire, per me non è corretto, per Live invece si, leggete la normativa nell'art. 4 e traetene le vostre considerazioni, se poi avete amici giuristi magari sottoponetegli il quesito giusto per curiosità vostra.

" la situazione cambia, hai delle tutele ma devi sottostare a delle norme che ti dà il paese che ti ospita"

Appunto. Che nella fattispecie non ti chiede di viverci per un periodo minimo di tempo. Neppure di passare un giorno l'anno per non far decadere il permesso. Dove l'hai sentita questa?

Devi solo presentarti a rinnovarlo alla scadenza.

"Vivo 2 mesi in Tunisia, 5 in Italia e il resto in giro per il mondo, ogni 5 mesi e mezzo rientro in Tunisia per non farmi decadere il permesso di soggiorno e per bonificarmi i soldi sul conto corrente italiano, mi chiama l'ente di controllo fiscale e mi chiede passaporto alla mano per quale motivo non osservo quanto previsto dalla convenzione"

Non ti chiede un bel niente. Nella convenzione non e' previsto alcunche' al riguardo.

Fai davvero una gran confusione.

L'ente di controllo fiscale non ha alcuna competenza in materia a quanti giorni stai in Tunisia.

Quanto al fisco italiano che "si attacca", pure qui ti sbagli. Ha ragione sergiomau. Puo' notificare provvedimenti per il tramite dell'Ambasciata. Si possono ignorare, ma tutto quello che si ha Italia resta aggredibile. Quinto della pensione compreso.

Live in tunisia ha scritto :

Non ti chiede un bel niente. Nella convenzione non e' previsto alcunche' al riguardo.


Mi spiace, dal mio ignorante punto di vista è previsto proprio dalla convenzione, dal tuo istruito punto di vista non è previsto dalla convenzione, se uno mi chiede una informazione la do secondo il mio punto di vista facendo però riferimento al fatto che tu dica il contrario quindi invito la persona a prendere visione della convenzione e magari a chiedere consiglio a un suo legale di fiducia,
Nessuna confusione anzi... tutto chiaro per il mio punto di vista peraltro condiviso da tantissime persone in loco.
Felice per te che vivi 2 mesi da na parte, 3 da n'altra e così via, io vivo in Tunisia dove ho eletto residenza, conosco avvocati ma non mi sono mai dovuto avvalere del loro operato e sono contento così unicamente perché ho sempre dato ascolto a ciò che mi premeva alle mie spalle evitando di aprire l'accesso a chiunque.
Da dove esce il fatto che dopo 6 mesi di assenza perdi la residenza in Tunisia? Dallo stesso fatto che puoi risiedere dove ti pare nel mondo senza tenere conto dall'articolo 4... dal nulla è una delle tante chiacchiere di paese che girano nell'ambiente dei pensionati e volevo proprio vedere se la imboccavi come il classico specchietto per le allodole.

L'AdE e' titolare dell'attivita' di controllo e indagine, con l'ausilio della GdF; se vuole controlla, indaga e ti becca.

Indipendentemente dai controlli di frontiera, che hanno scopi differenti.

Le ragioni per le quali l'AdE avvia un'attivita' di indagine possono essere varie. La selezione dei nominativi da sottoporre ad indagine avviene normalmente con metodi informatici, anche se non solo.

Avviene un primo controllo formale, sempre fatto tramite software.

Poi il tutto passa agli ispettori che devono valutare l'esito del controllo formale e le ragione per le quali il contribuente e' stato selezionato dal software e decidere se e' opportuno procedere ad ulteriori verifiche e/o indagini.

L'ispettore potrebbe chiedere documenti (tipicamente la prova delle tasse pagate a titolo definitivo nel paese di residenza).

Oppure puo' promuovere l'attivita investigativa. O fare entrambe le cose.

E' ovvio che il livello di impegno e investimento fatto dall'AdE dipende dall'entita' del potenziale ammanco e dalla probabilita' di poterlo recuperare. Come fa ogni buona azienda privata prima di avviare azioni di recupero crediti.

Tempo fa citavi il caso di Valentino Rossi. Un buon esempio. L'AdE fece per mesi una scrupolosa attivita' di indagine, riuscendo a mettere assieme le prove (dato che l'Inghilterra non sta in black list, come la Tunisia, e quindi l'onere della prova e' a carico dell'Amministrazione Finanziaria) che il buon Vale viveva prevalentemente in Italia tra gli impegni agonistici e qui aveva il centro dei suoi interessi economici ed affettivi (andava pure in palestra!).

Se tu stai in Italia e dovessi essere tra i fortunati selezionati per un'attivita' di indagine, L'AdE ha i mezzi per provarlo, se vuole. Occorre vedere se ne vale la pena.

Peraltro e successo da poco, anche se la casistica era esattamente opposta. Qualche mese fa sono stati notificati circa 380 di provvedimenti per false residenze italiane ad altrettanti pensionati che incassavano da anni l'assegno sociale, pur non risiedendo in Italia. Il credito complessivo per l'erario era di una decina di milioni di Euro. L'indagine ha dimostrato la non residenza in Italia e le persone sono state denunciate alla autorita' giudiziaria. Resta poi da vedere cosa ne recupereranno....se va bene si risparmieranno i circa 2 milioni e mezzo annui ora che sono stati sospesi i pagamenti.

Live in tunisia ha scritto :

L'AdE e' titolare dell'attivita' di controllo e indagine, con l'ausilio della GdF; se vuole controlla, indaga e ti becca.


Esattamente quanto ho espresso in modo più "folkloristico" nel mio precedente post #74 riferito al tizio che prende a parolacce dal balcone di casa i passanti facendo le corna ecc ecc

:top:

almeno su questo stiamo d'accordo

:D

ora, già che siamo d'accordo e siamo su un forum pubblico cerchiamo di fare chiarezza per i lettori, l'articolo 4 della convenzione recita così:
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Articolo 4 - Domicilio fiscale

1. Ai fini della presente Convenzione, l'espressione «residente di uno Stato contraente» designa ogni persona che, in virtù della legislazione di detto Stato, è assoggettata ad imposta nello stesso Stato, a motivo del suo domicilio, della sua residenza, della sede della sua direzione o di ogni altro criterio di natura analoga. Tuttavia, tale espressione non comprende le persone che sono imponibili in questo Stato soltanto per il reddito che esse ricavano da fonti situate in detto Stato.
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cioè, ai fini della convenzione dire residente in uno stato contraente fa in modo che ogni persona in base alle leggi dello stato contraente è soggetto di imposta nello stato dove è domiciliato, residente, ecc ecc. Tuttavia questa espressione non comprende le persone che sono imponibili in questo stato (tunisia) solo per il reddito che ricavano da questo stato (quindi non c'entra la pensione perché è reddito proveniente dall'Italia)
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continua:
2. Quando, in base alle disposizioni del paragrafo 1, una persona fisica è considerata residente di entrambi gli Stati contraenti, la sua situazione è determinata nel seguente modo:
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Cioè, in base a quanto scritto nel para 1 cioè che se residente in tunisia deve osservare le leggi fiscali tunisine (per riassumere) una persona è considerata residente in entrambi gli stati in questi casi o secondo queste casistiche:
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c) se detta persona soggiorna abitualmente in entrambi gli Stati contraenti ovvero non soggiorna abitualmente in alcuno di essi, essa è considerata residente dello Stato contraente del quale ha la nazionalità;
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tralascio a, b e d che non ci interessano e analizzo la c
se questa persona soggiorna in entrambi gli stati oppure non ci soggiorna in nessuno dei due è considerata residente nello stato di nazionalità quindi Italia
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Ora, fate le considerazioni che vi pare, fatelo leggere anche al Consiglio Superiore della Magistratura, secondo il mio ignorante punto di vista devo stare in Tunisia più di  mesi e poi posso andare dove mi pare e piace, non devo convincere nessuno e la mia interpretazione della legge sta più che bene.