Adattarsi alla cultura Portoghese

Buongiorno a tutti,

Vivere in Portogallo implica anche adattarsi alla sua cultura ed usi locali.

Quali sono i tratti salienti della cultura Portoghese?

Quali sono le tradizioni popolari che più vi colpiscono?

Esiste una formula convenzionale di saluto?

Avete dei suggerimenti per rispettare il galateo locale?  

Condividete quello che avete imparato sulla cultura Portoghese e diteci cosa apprezzate di più.

Grazie,

Francesca

Per salutare olà,   oppure oi.. Sempre bom dia.
Una parola usata moltissimo... Un bocadinho.
Lo infilano dappertutto, significa: un momento, un minutino, un po' ecc.
Poi al momento di richiesta di denaro, anche alla cassa di un supermercato, dicono sempre, fais favor.
Per saluto finale,  Ate ja, per dire ci vediamo subito o molto presto, Ate logo per vedersi più tardi.
Giro o fixe, per dire interessante, bello.
Fogu, o fogu-pa come espressione di disappunto.

Buon giorno ,
oltre all'educazione civile  che i portoghesi possiedono , mi ha colpito un particolare che ho potuto seguire  con  stupore , 08 novembre  ore 06.30 alla riconsegna della autovettura noleggiata presso aeroporto di Lisbona : di fronte ad un magazzino di un impresa edile , iniziano ad arrivare gli  operai  pronti per recarsi nei cantieri (circa 15 persone ), .Tutti con molta naturalezza .....si "danno la mano" !!! Ma tutti ...anche chi è arrivato  più tardi....ma con tutti, senza tralasciare nessuno !!!!!!!!
Molti modi dei portoghesi ci colpiscono ......perché noi italiani siamo il "peggio" di tutto mentre  abbiamo l'arroganza di essere i "PIU'" !!!!

Dimenticavo, per gli auguri, Parabens!

remroroma ha scritto :

....Tutti con molta naturalezza .....si "danno la mano" !!! Ma tutti ...anche chi è arrivato  più tardi....ma con tutti, senza tralasciare nessuno !!!!!!!!


E' un pò quello che fanno abitudinariamente (o per loro cultura) anche i francesi.
Spesso, lavorando da anni in una multinazionale francese, abbiamo a che fare con  tecnici e funzionari di nazionalità francese e sono anche loro dediti a tale pratica. Questo anche nel periodo dell'epidemia (presunta o reale) SARS (qualcuno la ricordera') e cio' dava alquanto fastidio, soprattutto a chi non era abituato, come noi italiani, a tale "pratica".
Mi e' capitato, oltretutto, di vedere alcuni tecnici che uscivano dal bagno (parlo di uomini) comune (anche nostro) senza peraltro lavarsi le "zampe" dopo aver fatto le loro "urgenze". Beh, da allora mi sono sempre rifiutato personalmente di stringere le loro mani,...loro non insistono al mio (e di altri miei colleghi) gentile diniego e pensando forse "Ah, les italiens....", andiamo d'amore e d'accordo ;)
Ma siamo poi cosi' sicuri che sia proprio un bene stringersi le mani e non un semplice e cordiale saluto? Alcuni popoli addirittura si baciano......!!!
Felicissimo di essere Italiano/Padano ;)

Saluti

E' vero, e non ci avevo mai fatto particolarmente caso.In questo momento ho dei lavori in casa, e ogni mattina i tre o quattro operai che arrivano mi stringono tutti la mano.( uguale rito alla fine del lavoro). E' curioso, perche' i portoghesi hanno molte abitudini prese dagli inglesi (che hanno piu' o meno amichevolmente ''occupato'' il paese per secoli. E gli inglesi non ti danno la mano neanche se li torturi. Ma io lo trovo un modo molto gradevole (qualche volta puo' essere imbarazzante, mani sudate o altro) per manifestare la propria amicizia, disponibilita'  e cordialita'. I portoghesi si scambiano anche baci sulle guance, con grande facilita' e senza un rapporto di confidenza particolare. Mi sembra bello, in un mondo in cui ci si parla e ci si tocca sempre meno. Anche per questo carattere affettuoso (con i miei condomini e' stata subito una sola famiglia) e disponibile, vale la pena di fare quest'esperienza. (non si vive di sole tasse non pagate) .

A me fa sorridere il  "con licença"  che iper-educatamente dicono spesso (= "con permesso")  eppoi, per esempio,  pure entrando a vedere qualcosa in un negozio e ler poi uscirne senza avere trovato cosa si cerca, sempre scocca il "obrigado/a" e persino se entri per soltanto chiedere qualcosa che non c'entra con la loro attività, ti precedono nel ringraziare con questo sempiterno  "obrigado". E' un termine che a me sa di purgatorio infinito:  noi comunissimi mortali, con un grazie siamo a posto. Loro, con quel grazie che però suona tutto di debito perenne (per quanto lo ripeteranno in un giorno), pensate con che debito si colmano e gravano costantemente  :lol::idontagree:    Persino la cameriera in albergo, per il fatto di permetterle di fare la camera, mi dice con un grande sorriso "obrigaada" (ho messo due "a" perché dicendolo a quel modo si appesantiscono ancora maggiormente in presunti debiti).  Hmmm, perdonate il sollazzo e fatto in tutta ammirazione (non come presa in giro) !  Obrigadisima 😂

Grazie
Eccellente ciao

Per onestà intellettuale, anche i siciliani si danno la mano, e quando si conoscono da tempo, si baciano
su una o tutte e due le guance.

Cose che succedono solo con i Portoghesi!!!!
Avevo perso il mio portafoglio con tutte le schede bancomat, C.I., patente, soldi e altro...dopo 15' mi telefonano, io non capivo il Portoghese, allora vengono da casa dove abitavo in Portimao e mi restituiscono tutto...
G.Franco

gfranco ha scritto :

Cose che succedono solo con i Portoghesi!!!!
Avevo perso il mio portafoglio con tutte le schede bancomat, C.I., patente, soldi e altro...dopo 15' mi telefonano, io non capivo il Portoghese, allora vengono da casa dove abitavo in Portimao e mi restituiscono tutto...
G.Franco


FORTUNATO  che  l'ha trovato un Portoghese... 

sai  con tutti gli Italiani che ci sono in giro in  PT    :gloria

scusate ... m'è  scappata  ...

I vostri interventi, sull'onestà e i comportamenti dei portoghesi, sono davvero molto confortanti. Alessandro ed io siamo sempre più impazienti di trasferirci in PT. Purtroppo una serie di incombenze ci trattengono ancora qui!!!!!
Non appena sbrigato tali "noie" partiremo (e senza alcun rammarico o nostalgia)

x gfranco e sbertan

non sono d'accordo,
succede spesso anche in Italia che qualcuno trova un portafoglio e lo porta ai carabinieri ...
non siate così "disfattisti" verso il ns Paese, non tutte le persone sono disoneste e corrotte come i "politici" ... accidenti !

Una piccola provocatoria domanda, visto che  tutti i commenti sia su expat che in facebook sono positivi ed entusiasti. io arrivo a gennaio per stabilirmi in Algarve, per iniziare, poi vedrò, c'è qualcosa di negativo che posso trovare? come si dice " se lo conosci prima...lo eviti" o non ne rimani troppo deluso. :lol:

@ mike2354  (e a chi voglia....):

....   :|    tutti positivi ed entusiasti ? Non direi, non proprio tutti.  Per es., per quanto mi riguarda, non ho mai voluto espormi troppo per non appesantire l'atmosfera con sensazioni personali che non necessariamente hanno poi a dover coincidere con quelle altrui.  Inoltre, come più volte e in vari modi e momenti o argomenti ho ribadito, si tratta appunto di esperienze personali, quindi per ognuno diverse e con ottiche e percerzioni e necessità altrettanto diverse, quanto diverso e unico è ognuno di noi...
Adesso, in questo caso andandoci in gennaio, l'esperienza sarà più o meno l'esatto opposto di come e cosa sarebbe andarvi o restarvi d'estate...
Forse vale la pena di assaggiare entrambe le situazioni. Oppure di rappresentarsele e tanto per non farsi un'idea "sbagliata" per il fatto che poi, con o senza turisti, la cosa cambia per parecchi "dettagli".
Un'idea è bene farsela già in teoria, nel senso del sapere cosa si voglia e cosa no.   
Quando mi sono trovata in diversi posti, ho anche parlato con le persone per sapere come poi è la vita in altri momenti dell'anno.   Altre volte non ho avuto bisogno alcuno di sondare, in quanto da subito sentivo che "qui non ci starei neppure in pittura".
No; non ci si può tanto basare su cosa dicono gli altri (ovvero noi) del foro.   A me sono piaciuti posti che sembravano non interessare neppure ai portoghesi stessi...  Ma soprattutto, non mi sarei sentita di "piantare le tende" in quelli che a sentir dire, erano o sarebbero una maraviglia.   Ma si tratta anche, o forse soprattutto, delle esperienze di vita precedenti, in altri posti e del passato ...   Non avrei nulla  in contrario a dire cosa non mi piace in Portogallo, ma non ho voglia di sentirmi poi dare conto con dei "non è vero"...  Infatti, ripeto, non vi è nulla di vero o di falso, vi sono le proprie sensazioni, sensibilità, necessità, esperienze e percezioni.   Inoltre, in un posto si possono fare belle esperienze e, da queste, dedurre che quello è proprio il posto che fa per sé.  Poi invece, parlando con qualcuno (mi è capitato:) questi riferisce di esperienze pesantine e a tal punto da poi aver preso la decisione di ritrasferirsi in tutt'altra zona.  Mi farei o lascerei influenzare da queste esperienze?  Dipende...  Parlando per me, non credo proprio!
Ora però, in linea del tutto generale e senza riferirmi a una località piuttosto che ad altre, qualcosa potrei dire in altro senso:   Per questioni di risparmio, il modo di "costruirsi" addosso che si riscontra in molte località (non includo, ovviamente, le case o ville isolate, oppure le tenute di campagna...) a me fa orrore.   Se  voi siete abituati a vivere in città e potete farne a meno di vedere almeno un albero dalla finestra, allora siete fortunati.  Io non ce la faccio proprio...   Oh, certo, vi sono edifici nuovi cosiddetti di lusso, ma se da ogni finestra o quasi io vedo cemento e poco più, mi ritengo in pericolo di depressione cronica e di pronta estinzione  :blink:      E le casette a schiera?  Le fanno in diverse fila e fra le fila di case di solito c'è un terrazzo che confina con un altro terrazzo. Parlo di cemento, non di terrazzi con qualche albero in mezzo.  Ma che senso ha avere una casa, se ti trovi ancora più esposto al vicinato, o insomma circondato (anche dai fumi dei barbecues), ben più che non in un appartamento?   Spesso tutto è circondato da muri e muretti (con aggiunte di "lamiere verdi" in altezza.... Evviva la natura).... Siepi? ben poche e raramente.  Anzi, camminando sui marciapiedi si direbbe che i portoghesi amino strepitosamente essere in vetrina, sia stando in soggiorno oppure fuori.   Utile per chi passa: mi è capitato in più di un'occasione di almeno aver modo di chiedere qualche informazione circa il percorso...  Sono sempre molto disponibili, cordiali, sono portoghesi... Io questo tratto loro di incuranza verso un'estrema vicinanza fisica con il vicinato, (forse:) purtroppo non lo condivido; per questione di DNA, probabilmente....
Sono vissuta per oltre due decenni in Spagna. Sono due paesi che si uniscono per il dorso.... Non si guardano, ognuno affacciandosi su acque molto diverse...  Non vi è nulla di simile e in Portogallo mi sembra di stare in un lontano paese a chissà quale latitudine.   I modi di intendere e sentire, il carattere, i gusti, la cultura e il vivere e convivere sono talmente diversi che questo, ovviamente, ha naturalmente inizio dal carattere per poi rispecchiarsi appunto anche (fra altro) nel modo di costruire e abitare...
Quello che mi deprime e sicuramene in accordo persino con il loro fado..., è che spesso e persino in località meglio situate in senso economico, fatta eccezione per le zone tipicamente del centro (ma neppure quelle si salvano sempre...) respiri aria di decadenza, per le facciate di case che a volte stanno in piedi per puro miracolo e/o che ad ogni modo ti mostrano uno sconsolato e scolorito scrostarsi, con una trascuratezza da sbadiglio senza speranza di rimettersi in piedi.... Ok, a Lisbona e pure in altri posti, dove arriva lo straniero e investe e rifà a nuovo, evviva (almeno in tal senso, perché poi i prezzi prendono il TGV degli ascensori), ma spesso sono interi quartieri a essere in forse da oltre mezzo secolo, e quindi, chi ha voglia di crearsi un bell'angolo di mondo con casa rifatta e perfetta, se uscendo poi dalla stessa ti ritrovi in un quartiere cosí?    Per me, la qualità di vita è data molto dall'estetica. Sarà un difetto, non lo so, andate a incolpare i geni o chi volete, è cosí. Poi voi vedetela con i vostri .... :D
Insomma, da un lato (la Spagna:) l'allegria nonostante tutti i guai e per natura (solare), dall'altro (il Portogallo) con il fado e tutto quanto va' in sintonia...    Il fatto è però che la politica spagnola è anche peggiore di quella italiana (sissignori, so appunto di cosa parlo. E bisogna starci per saperlo, mentre dell'Italia si sa sempre tutto anche all'estero), mentre quella portoghese almeno qualche astuzia e lungimiranza l'ha dimostrata... Tanto che siamo qui a parlare di Portogallo e di RNH, non di Spagna o di ciliegie con la panna.   Che poi siano meravigliosi, su questo non ci piove.  E non si finisce tanto presto di stupirsene, per esempio del fatto che se mi trovo ferma per un momento su di un marciapiedi, vedo un'auto che si ferma.... Ah, ecco, si pensava che magari volessi attraversare la strada!  No, stavo forse cercando il telefonino o il fazzoletto o chissà che.... :cheers:   Persino a un semaforo rosso, aspettiamo che passi al verde ma ... ecco che la macchina avvicinandosi decide di fermarsi per abbreviare i tempi dei pedoni  :top: .   No, non ne rinvengo, non credo mi ci abituerò mai, a questa "cosa".    Arrivata in Spagna, avevo decretato che al massimo, il pericolo maggiore sarebbe stato quello di trovarmi spiccicata come un sorcio sull'asfalto. Valevano pure poco le striscie pedonali, fungevano da opzione e stando come a indicare un senso di civiltà cui aspirare, chissà ....   Nel frattempo però qualche miglioramento c'è stato....        Invece in Tunisia, dove vivo attualmente, decisamente fanno l'impossibile per non lasciarti passare, arrivando persino a invadere l'altra corsia pur di non aspettare 2 secondi.  Ma questo sembra far parte di un senso di libertà assai male interpretato, come parte degli effetti caotici della trascorsa "primavera araba" e la cui rivoluzione ha lasciato segni poco promettenti che non lasciano cinguettare molto se non che i soliti passeri.  Eh... paese che vai, usanze che trovi....   Quello che preferisco fare è... tenere i piedi in due paia di scarpe almeno. Così non mi fossilizzo e non mi arrendo, né quindi lasciando morire le speranze.....   Ma cosa sia bello, meglio, preferibile, interessante, accettabile, nefasto, oppure eccellente, questo è qualcosa che ognuno ha da scoprire da sé ...  :cool:

x laviniavirginia
grazie per le tue esaurienti spiegazioni. La mia era una domanda un po provocatoria, come ho scritto, in quanto non credo che esista il paese perfetto. comunque vivrò un anno in algarve girando tutto il portogallo e poi tirerò le somme, non tanto dal punto di vista economico ma se mi piace o no viverci. La scelta di non esserci durante il periodo estivo è stata obbligata per problemi di affitto, ma non mi dispiace in quanto ho gia altri programmi per quei mesi e poi non è detto che l'algarve sia la sistemazione definitiva.

Io o trovato gentilezza e cortesia ogni volta che chiedevo informazioni

Adattarsi o non adattarsi?  Difficile dopo i 20 anni adattarsi ad un'altra cultura.  Diciamo che ci si abitua, si tenta di abituarsi ad alcuni aspetti poco tollerabili.

Molte cose che prima davo per scontate ora non lo sono più.

Io trovo molto difficile adattarmi a:

una campagna che non è campagna.
Mi spiego: solitamente la campagna è coltivata, i terreni sono ben delimitati, le colture organizzate, è un piacere fare una passeggiata o una pedalata in campagna.  Quando vado in campagna qui vedo masserizie abbandonate accanto ai cassonetti, scarti di materiali edili lungo i sentieri (che non sono indicati ovviamente) abitazioni in rovina cadenti e spettrali. E tutto ciò tra l'indifferenza completa di abitanti e amministratori. Non è un grande spettacolo e certamente non fa onore al paese.

il senso del risparmio che in realtà e taccagneria e grettezza (vedi i locali mal riscaldati, sempre che siano riscaldati..., le case mal riscaldate, sempre che siano dotate di riscaldamento)

Il principio del servizio legato al prodotto è ancora sporadico

un concetto di tempo labile, una puntualità saltuaria, forse perché cadenzata su un orologio tutto personale

professionalità rara

burocrazia allucinante (come tutte... il burocrate esiste per porre un timbro su un documento che non ha letto)
insomma, potrei continuare.  Ovvio, questione di esperienze personali e anche di aspettative legate alla vita in altri paesi.
D'altra parte, quando ne avrò abbastanza andrò altrove.
Uomo avvisato...