IRS per redditi giá tassati all' estero

Un primo passo accessibile a tutti e' studiarsi la ratio degli Anexo che concorrono alla creazione di una dichiarazione Irs e che devono essere compilati in funzione delle proprie personali tipologie di reddito percepiti e creati.

Poi e' possibile scaricarsi un sw gratuito con cui simulare e controllare la correttezza dei dati inseriti negli Anexo. Non e' però possibile validare la dichiarazione ossia verificare che i dati inseriti siano non solo corretti ma anche congruenti.

A mio giudizio già questi due passi aumentano decisamente la consapevolezza e permettono di valutare, al momento dell'inoltro della dichiarazione Irs, se e' stato omesso qualche passaggio. Non e' un passaggio gratis ma neanche così impegnativo da comprendere e scalare.

La parte più complessa e complicata, a mio giudizio, non è tanto il calcolo degli importi e delle evntuali aliquote delle imposte calcolate quanto ben definire con gli appropriati “codigo” i singoli elementi che generano le varie tipologie di reddito, in particolare per  i redditi mobiliari. Qua si rischia e non si può improvvisare o andare per tentativi: si rischia realmente di passare da una tassazzione 0 al 28%. Fondamentale quindi avere una prima dichiarazione compilata, inoltrata, accettata e non contestata che faccia da traccia per le future dichiarazioni.

Chiaramente sono mie libere interpretazioni da prendere con le dovute molle.

Buona serata a tutti

peppone220 ha scritto :

Mormon avrei bisogno di conoscere il tuo commercialista perchè sto in mezzo ad un casino.
Io sono residente ad Olhao dal 2 agosto 2017 ed ho avuto redditi di lavoro dipendente fino a marzo 2017 più la vendita di azioni di una mia società con una plusvalenza, più da luglio ho preso la pensione che grazie alla direzione INPS della mia città prendo ancora al netto avendomi bocciato la pratica perchè non c'era il timbro ad inchiostro sul certificato di residenza fiscale, pazzesco, c'èra quello a rilievo.
OK il problema è che il primo contabilista mi ha detto che se avevo pagato le tasse in Italia e, io le ho pagate tutte in Italia essendo residente per più di 183 giorni in Italia, non dovevo fare la dichiarazione IRS.
Ai primi di giugno vengo a sapere invece che la dichiarazione IRS la dovevo fare ugualmente: prendo i CUD vado da un'altro contabilista che in effetti mi fa la dichiarazione IRS inserendo però solo il reddito di lavoro ed il reddito da pensionato, omettendo di indicare le trattenute già avute in Italia. Manco a dirlo i primi di agosto mi arriva la cartella esattoriale e per farla breve ho dovuto pagare circa 45.000€ di tasse.
Ho cambiato quattro contabilisti che non parlano una parola di inglese e figuriamoci l'italiano; sono andato diverse volte all'uficio della Finanza di Olhao adove ho consegnato le copie autenticate della mia dichiarazione dei reditti e del F24 che ho pagato, nulla da fare, forse adesso vogliono anche altri 120.000€ sulla plusvalenza azionaria.
Non so più come fare, sono disperato e non posso non pagare perchè sono proprietario di un terreno edificabile e di una casa che mi sequestrerebbero senza se e senza ma: rapinatori rapaci peggio che in Italia.
Se puoi inviami le coordinate del tuo commercialista così lo contatto.
Se altri hanno esperienze in queste cose e mi rispondono mi fanno un grosso favore.
Grazie in anticipo


Leggo solo ora...

Considerando le cifre in gioco io ti consiglierei, con permesso, di rivolgerti ad uno studio fiscale-legale di Lisbona con ottime “addentrature”  e referenze al fine di sanare velocemente la tua situazione. Qua con i contabilisti di Olhao perdi solo tempo.

sono d'accordo e servirebbe anche per altri tipi di professionisti
buona giornata

ho letto il post fin dall'inizio ed ho attinto informazioni utilissime.
ho solo un dubbio al quale non ho trovato risposta. Avendo un conto corrente in Italia NON RESIDENTE, dove i redditi non sono tassati alla fonte in quanto dichiarativo, dove dovrei pagare le tasse di cedole ed interessi  ? In Italia o in portogallo?
Molte cedole ed interessi derivano anche da obbligazioni USA e Turchia.
Vi ringrazio
Carlo

Buongiorno a Tutti e a Carlplan,
ho solo pagato in Italia.  Mi riferisco a posizione azionaria, obbligazionario estera e/o nazionale.
Questa é la mia personale esperienza.
Molto cordialmente,
alfredo luigi caruso

Carlopan ha scritto :

ho letto il post fin dall'inizio ed ho attinto informazioni utilissime.
ho solo un dubbio al quale non ho trovato risposta. Avendo un conto corrente in Italia NON RESIDENTE, dove i redditi non sono tassati alla fonte in quanto dichiarativo, dove dovrei pagare le tasse di cedole ed interessi  ? In Italia o in portogallo?
Molte cedole ed interessi derivano anche da obbligazioni USA e Turchia.
Vi ringrazio
Carlo


ciao Carlo
Nel Paese nel quale sono prodotti, in base al tipo di  titolo in portafoglio.

Dichiararle in Portogallo comunque e dirà il contabilista.

Un saluto

Normalmente i dividendi sono soggetti ad una trattenuta alla fonte, quindi dovrebbero esserti pagati al netto da imposte, in questi caso non devi dichiarare un ulteriore reddito

Umberto675 ha scritto :

Un primo passo accessibile a tutti e' studiarsi la ratio degli Anexo che concorrono alla creazione di una dichiarazione Irs e che devono essere compilati in funzione delle proprie personali tipologie di reddito percepiti e creati.

Poi e' possibile scaricarsi un sw gratuito con cui simulare e controllare la correttezza dei dati inseriti negli Anexo. Non e' però possibile validare la dichiarazione ossia verificare che i dati inseriti siano non solo corretti ma anche congruenti.

A mio giudizio già questi due passi aumentano decisamente la consapevolezza e permettono di valutare, al momento dell'inoltro della dichiarazione Irs, se e' stato omesso qualche passaggio. Non e' un passaggio gratis ma neanche così impegnativo da comprendere e scalare.

La parte più complessa e complicata, a mio giudizio, non è tanto il calcolo degli importi e delle evntuali aliquote delle imposte calcolate quanto ben definire con gli appropriati “codigo” i singoli elementi che generano le varie tipologie di reddito, in particolare per  i redditi mobiliari. Qua si rischia e non si può improvvisare o andare per tentativi: si rischia realmente di passare da una tassazzione 0 al 28%. Fondamentale quindi avere una prima dichiarazione compilata, inoltrata, accettata e non contestata che faccia da traccia per le future dichiarazioni.

Chiaramente sono mie libere interpretazioni da prendere con le dovute molle.

Buona serata a tutti


Gentile @Umberto675,
grazie mille per la condivisione di informazioni così utili.

Ti chiedo solo due precisazioni, se puoi:
- cosa intendi con Anexo? @Sbertan parlava di una guida che hai postato, dove si trova?
- quale software utilizzi per la simulazione del calcolo dell'IRS?

Grazie ancora a tutti per le preziose informazioni, anche il mio contabilista di Lagos non mi ha dato grandi informazioni in merito, se non "a maggio compiliamo i campi uno per uno e vediamo"!!!
Appena avrò un quadro più chiaro della situazione mi piacerebbe contribuire con le informazioni raccolte per esperienza.

Buona serata a tutti

DARIO ALFREDO VIALE ha scritto :

Normalmente i dividendi sono soggetti ad una trattenuta alla fonte, quindi dovrebbero esserti pagati al netto da imposte, in questi caso non devi dichiarare un ulteriore reddito


Errato
normalmente i dividendi NON sono soggetti ad una trattenuta alla fonte quindi si devono dichiarare in Portogallo
Il Portogallo poi verificherà caso per caso e per quelli esenti non tasserà (per esempio i dividendi di titoli portoghesi sono tassati, quelli di titoli  USA non sono tassati ) per 10 anni
Saluti

alfredo luigi caruso ha scritto :

Buongiorno a Tutti e a Carlplan,
ho solo pagato in Italia.  Mi riferisco a posizione azionaria, obbligazionario estera e/o nazionale.
Questa é la mia personale esperienza.
Molto cordialmente,
alfredo luigi caruso


Non mi convince
molto strano che tu non abbia fatto movimentazioni che abbiano creato minus o plusvalenza ( un semplice acquisto a 98 e rimborso a 100 ,a prescindere dalla cedola, crea plusvalenza )
In questo caso sicuramente il tutto non si ferma in Italia ma bisogna fare la dichiarazione in Portogallo

Saluti

Buongiorno a Tutti e a Tobjii...
condivido con Dario, tutto é  già  trattenuto in italia, figuriamoci se non fosse così.
Quindi in Portogallo non c'è  nulla da dichiarare riguardante  la posizione italiana.
Molto cordialmente,
alfredo luigi caruso

alfredo luigi caruso ha scritto :

Buongiorno a Tutti e a Tobjii...
condivido con Dario, tutto é  già  trattenuto in italia, figuriamoci se non fosse così.
Quindi in Portogallo non c'è  nulla da dichiarare riguardante  la posizione italiana.
Molto cordialmente,
alfredo luigi caruso


Buongiorno a tutti
Con tutto rispetto potete condividere quello che volete ma la realtà è ben diversa!
In considerazione che non si sta parlando del ristorante migliore o delle migliori spiagge in Portogallo
dove ognuno dice la sua e anche se sbaglia chissenefrega!
Qui si sta parlando di fiscalità e quindi di mettere a rischio altre persone di evasione fiscale
Analizziamo "quindi in Portogallo non c'è nulla da dichiarare riguardante la posizione italiana"citato da Alfredo
Supponiamo un conto senza titoli (e già qui non so quanti l'hanno fatto)
OBBLIGO per legge  di comunicare l' IBAN  italiano al fisco Portoghese senza saldo(e anche IBAN  di rapporti bancari in tutto il mondo ) circolare in mio possesso
Quindi andiamo avanti per chi ha titoli vari italiani o internazionali nel suo conto titoli
Dichiarativo o amministrato ?
Partiamo (male ) dichiarativo : con il dichiarativo la banca non fa da sostituto di imposta per nulla (neanche i BTP italiani) quindi si DEVE FARE LA DICHIARAZIONE anche IN ITALIA (per soddisfare il fisco italiano ) se si hanno titoli denominati "domestici" altresì si deve fare anche in Portogallo per le eventuali plusvalenze che non vengono tassate in Italia perchè diversamente residenti e per cedole e dividendi non tassati (saranno tutti verificati e tassati o non  dal Portogallo )
Meglio con l'amministrato: la banca fa da sostituto di imposta per i titoli italiani quindi il fisco italiano è soddisfatto), ma non fa da sostituto di imposta per i titoli Internazionali  (nessuna ritenuta alla fonte se non in casi sporadici ) le cui cedole devono quindi essere verificate  dal fisco Portoghese e ,nel caso, tassate o non tassate . Quindi si andranno a conteggiare le plus -minus che la banca italiana NON FA
Per essere ancora più chiari per calcolare  le plusvalenze prodotte nel conto italiano il fisco portoghese vuole:
Data di carico e prezzo di carico fiscale del titolo (se è in dollari bisogna anche fare il calcolo valuta )
data e prezzo di vendita  quindi viene estrapolata la minus o la plusvalenza da conteggiare aritmeticamente con le altre operazioni - se c'è una minus totale va sul cassetto fiscale  Portoghese(come in Italia )
Anche chi non ha disposto ordini di vendita nell'anno potrebbe (come già detto) essere rimborsato su
titoli dove ha ottenuto plusvalenze (comperato a 95 e rimborsato a 100 )
se c'è una plusvalenza si paga il 28%- sia chiaro che se non abbiamo il prezzo di carico da comunicare
caricano a 0 (zero) quindi è tutta plusvalenza
Che il fisco portoghese voglia vedere cosa combiniamo in Italia ha anche una logica (oltre alle plusvalenze  ): se per esempio compro titoli portoghesi la banca italiana in ogni caso non mi tassa le cedole  ma le stesse cedole il fisco portoghese le tassa - e noi  siamo residenti fiscali Portoghesi o in questi casi ce ne vogliamo dimenticare?
In ogni caso sia chiaro che le tasse ci sono in Portogallo! Noi che siamo RNH abbiamo questa agevolazione per 10 anni ma , ogni anno , il fisco Portoghese verifica a che punto siamo e dopo 10 anni tassa tutto ! ( verifica il titolo "flegga" e non tassa diversamente tassa )
I vari contabili di paesini purtroppo si fermano alla realtà locale e difficilmente hanno competenza collegabile alle  fiscalità oltre frontiera  (Italia inclusa )
certo che la banca italiana dice che è tutto a posto (in Italia ) col conto amministrato ma dice anche " poi dovete vedere come si comporta il fiscalista dove avete la residenza "
Esiste  un "buco nero " piuttosto preoccupante  !
Quindi ,sempre citando Alfredo "tutto è già trattenuto in Italia figuriamoci se non è così"
figuriamoci NON È COSÌ .
Evitiamo di dare notizie fuorvianti
Poi ognuno fa quello che vuole e avanza anche  .
E il rischio è : evasione fiscale in Portogallo
Io questo rischio non me lo voglio prendere : Voi ?
Saluti

Buongiorno a Tutti e a Robjii,
In merito non ho argomentazioni.  Ognuno facesse quanto più  ritiene, se lo ritiene opportuno conformme alla Legge.
Io sono cobfirme alla Legge, sentiti commercialisti, banche, etc.. Ovvio la respondabilita' e sempre dell'interessato pur pagando parcelle, etc..

Molto cordialmente ,
alfredo luigi caruso

per tutti ...
--------------------------------
sono assolutamente d'accordo con Roby  la situazione NON E' COME PROSPETTATA ...
aggiungo anche semplicisticamente dalle banche ITA ,  non sono informati.

Non conosco il contabilista di Alfredo (che stimo per la precisione ... Alfredo ..  non il contabilista  :D )

.. ma  ho visto amici in PT  avere problemi  appunto sui Depositi Titoli rimasti all'estero (leggi ITA)

Adesso siamo in circolarità ....  vi dice nulla il fatto di dover solo comunicare l'IBAN del conto estero (cioè quello rimasto in ITA) e non il saldo ??

Aggiungo ...  l'unico vero PERICOLO ... molto elevato ....

è che ... commettendo (volutamente o no ... in questi casi assolutamente non volutamente)  quelle che noi potremmo chiamare "omissioni" o "irregolarità"  ... ATFinancas potrebbe considerarle ELUSIONI se non proprio EVASIONI  e  qualora si commetta un reato di questo tipo
si può essere certi che riconsiderino la POSIZIONE RNH
revocandola.

E questo non lo vuole nessuno degli expat ....

Buongiorno a Tutti e a Sbertan,
infatti avendo notato confusione in italia tra banche e banche(italiane) ho tagliato definitivamente la testa al toro e ho ceduto tutto a mio figlio, residente in italia.
Spero, non ci penso, di non avere sorprese. Comunque preferisco essere...... da mio figlio che da estranei o dal fisco di un paese miserabile etc...
Grazie per la stima, un affettuoso abbraccio,
alfredo luigi caruso

alfredo luigi caruso ha scritto :

... ho ceduto tutto a mio figlio, residente in italia. .....


... la soluzione che consiglio a tutti !!

francesca.genta ha scritto :
Umberto675 ha scritto :

Un primo passo accessibile a tutti e' studiarsi la ratio degli Anexo che concorrono alla creazione di una dichiarazione Irs e che devono essere compilati in funzione delle proprie personali tipologie di reddito percepiti e creati.

Poi e' possibile scaricarsi un sw gratuito con cui simulare e controllare la correttezza dei dati inseriti negli Anexo. Non e' però possibile validare la dichiarazione ossia verificare che i dati inseriti siano non solo corretti ma anche congruenti.

A mio giudizio già questi due passi aumentano decisamente la consapevolezza e permettono di valutare, al momento dell'inoltro della dichiarazione Irs, se e' stato omesso qualche passaggio. Non e' un passaggio gratis ma neanche così impegnativo da comprendere e scalare.

La parte più complessa e complicata, a mio giudizio, non è tanto il calcolo degli importi e delle evntuali aliquote delle imposte calcolate quanto ben definire con gli appropriati “codigo” i singoli elementi che generano le varie tipologie di reddito, in particolare per  i redditi mobiliari. Qua si rischia e non si può improvvisare o andare per tentativi: si rischia realmente di passare da una tassazzione 0 al 28%. Fondamentale quindi avere una prima dichiarazione compilata, inoltrata, accettata e non contestata che faccia da traccia per le future dichiarazioni.

Chiaramente sono mie libere interpretazioni da prendere con le dovute molle.

Buona serata a tutti


Gentile @Umberto675,
grazie mille per la condivisione di informazioni così utili.

Ti chiedo solo due precisazioni, se puoi:
- cosa intendi con Anexo? @Sbertan parlava di una guida che hai postato, dove si trova?
- quale software utilizzi per la simulazione del calcolo dell'IRS?

Grazie ancora a tutti per le preziose informazioni, anche il mio contabilista di Lagos non mi ha dato grandi informazioni in merito, se non "a maggio compiliamo i campi uno per uno e vediamo"!!!
Appena avrò un quadro più chiaro della situazione mi piacerebbe contribuire con le informazioni raccolte per esperienza.

Buona serata a tutti


Scusami, leggo solo ora.
Domani ti invio i link

alfredo luigi caruso ha scritto :

Buongiorno a Tutti e a Sbertan,
infatti avendo notato confusione in italia tra banche e banche(italiane) ho tagliato definitivamente la testa al toro e ho ceduto tutto a mio figlio, residente in italia.
Spero, non ci penso, di non avere sorprese. Comunque preferisco essere...... da mio figlio che da estranei o dal fisco di un paese miserabile etc...
Grazie per la stima, un affettuoso abbraccio,
alfredo luigi caruso


Alfredo
risposta esatta
saluti
Robj

ma perché dai un'informazione del genere?

fonte: F formazione fiscale

la tassazione da applicare a partire dal 2019 (redditi 2018) dipende dal soggetto destinatario dei dividendi medesimi ovvero:
    ritenuta alla fonte a titolo di imposta del 26% sull'intera base imponibile per le persone fisiche non in regime di impresa. Il contribuente persona fisica non dovrà riportare nulla in dichiarazione dei redditi poiché in questo caso è la società stessa che effettua e versa la ritenuta d'acconto. La società sarà tuttavia obbligata alla presentazione della Cupe e del relativo modello 770;
    base imponibile pari al 58,14% (esenzione del 41,86%) per le persone fisiche operanti in regime di impresa (ditte individuali) e l


La Legge n. 205/2017 (cd. Legge di Bilancio 2018) ha modificato la disciplina della tassazione dei dividendi percepiti da persone fisiche non in regime di impresa, rendendo omogeneo il trattamento delle partecipazioni ‘qualificate' e ‘non qualificate', ovvero assoggettando entrambe ad una ritenuta a titolo di imposta del 26%.

da "Il sole 24 ore"
Dividendi esteri: normativa fiscale di riferimento in Italia
L'articolo 44, ai commi 1, lett. e), e comma 2, lett. a) del DPR n. 917/86, include nei redditi di capitale gli utili derivanti dalla partecipazione al capitale o al patrimonio di società ed enti assoggettati all'Ires.

Inoltre assimila alle azioni titoli e strumenti finanziari a certe condizioni.
Infine, nel caso di soggetti non residenti, la similitudine alle azioni è s
ubordinata alla totale indeducibilità della remunerazione nella determinazione del reddito nello Stato estero di residenza del soggetto erogante [/i]

se qualcosa é cambiato fatemelo sapere
grazie

ciao Dario:

per quel che leggo è tutto applicabile ai residenti fiscali ITA, quindi non gli expat

Nel caso di soggetti non residenti, la similitudine alle azioni è subordinata alla totale indeducibilità della remunerazione nella determinazione del reddito nello Stato estero di residenza del soggetto erogante

che sembra significare

io MrROSSI (soggetto non residente) ottengo per questo reddito (...qual che sia..) l'assimilazione alle azioni SE nello stato estero di residenza DELLA SOCIETà EROGANTE  tale dividendo è indeducibile.

ma ritengo che IL SOGGETTO NON RESIDENTE sia la società erogante stessa, visto che si parla di dividendi esteri quindi erogati  da società con residenza fiscale non ITA.

al che il significato diventa

i dividendi erogati dalla società estera  (soggetto non residente) ottengono per questo reddito (...qual che sia..) l'assimilazione alle azioni SE nello stato estero di residenza DELLA SOCIETà EROGANTE  tale dividendo è indeducibile.


Le regole che trovano applicazione in caso di expat sono
- verificare la Convenzione per evitare le doppie imposizioni
e  da  lì a scalare
- verificare la natura dei singoli titoli/cedole/dividendi, cioè  vedere se PRODOTTI IN ITALIA (da soggetti/aziende con residenza fiscale ITA)  ed assoggettabili a ritenuta  secca o dichiarazione redditi

esempio

un titolo obbligazionario emesso da ..  invento ... OREGON ltd con sede Londra ancorchè in portafoglio deposito titoli banca ITA di un expat in PT non dovrà  riferirsi ad AgEntrate ma ad ATFinancas per eventuale pagamento di imposte.

Ma  ripeto (detto altrove)  ....  serve assolutamente un commercialista ITA ed uno PT   e  che siano bravi !! 

Buoni  dividendi

Stefano

@francesca

Qui https://www.occ.pt/news/manuais/PreenchimentoIRS.pdf le linee guida dell'ordine dei contabilisti portoghesi per la compilazione del modelo3 e relativi Anexos. Si traduce bene con google translator.

Qui invece https://irs.portaldasfinancas.gov.pt/menuDownIRS.action trovi il software per le relative piattaforme con cui puoi compilare, stampare e correggere il modelo3. Esisterebbe anche uno step di convalida della compilazione, ma non attivo  se si compila anche l'Anexo L (status rnh).

Buona serata a tutti

Buona giornata a tutti, entro nella discussione per apportare il mio (seppur modesto) contributo. Ho lavorato per 43 anni in primario istituto bancario italiano. Effettivamente non nello specialistico ufficio titoli, ma  comunque ritengo di aver una certa "infarinatura" sulla materia titoli almeno per quanto riguarda le tipologie di investimento a cui il famoso "buon padre di famiglia" dovrebbe rivolgersi principalmente; esempio: obbligazioni in generale, azioni, etf, pct, call e put. Dopo essermi informato per tempo (mesi prima di andare i  pensione) e non avendo ricevuto informazioni sufficientemente complete dai colleghi che operavano in titoli anche in agenzie primarie (questo evidenzia la - ritengo - complessità della materia) mi sono rivolto ai colleghi che operano in titoli nella Direzione Generale. L'informativa a lovello verbale è stata ampia, esaustiva e seguita dalla completa documentazione cartacea a sostegno (circolari interne alla banca e stampe di disposizioni emanate da organi esterni a ciò preposti). Risultato... mi sono "perso"! Sicuramente non sono il più intelligente della terra, ma non mi ritengo neppure il più stupido, ma tirate le somme, da persona normale, vista la complessità della materia e l'ignoranza (in senso buono) che regna anche fra i cosiddetti addetti alla materia (banche e commercialisti in primis) ho azzerato il deposito titoli in IT già nei primi mesi dopo aver ottenuto la residenza in PT. Andato in pensione dal 1.1.18, iscrizione AIRE decorrenza 2.1.18, certificado citadão 5.2.18, registo contribuinte con indirizzo definitivo 7.2.18, estinzione deposito titoli italiano a fine marzo. Il ragionamento che ho fatto, sicuramente semplicistico, ma che ti solleva da tanti problemi (anche se ciò ha comportato una minusvalenza purtroppo irrecuperabile) è stato: sono finalmente andato in pensione dopo una vita di stress, ora voglio godermi gli anni che il buon Dio mi concederà senza crearmi problemi. Così ho venduto tutto, chiuso anche il conto corrente italiano ed aperta nuovo conto è posizione titoli in PT. In questi giorni ho incontrato un commercialista portoghese che (speriamo di aver fatto la scelta giusta) mi seguirà la prima dichiarazione redditi che dovrò fare il PT come RNH. Costo euro 50, si può trovare anche a 30 e 40, ma in materia fiscale la tranquillità ritengo non abbia prezzo (non certo una differenza di 10/20 euro), quello che conta è incontrare la persona giusta per risolvere il tuo problema. In pratica devo consegnare al commercialista portoghese il CU dell'INPS, la mia password della FINANÇAS e la DECLARATION ANUAL DE RENDIMENTO che la banca PT mi rilascerà il questi giorni circa tutte le movimentazioni in titoli fatte nel 2018... e questo a quanto pare è tutto per quanto riguarda lato PT (periodo della dichiarazione per questo 2019 è 1/4-30/6, mi ha detto il commercislista). in IT ho già pagato nel 2018 l'IMU su una quota del 50% di mia proprietà di un immobile e nei prossimi giorni rientro appunto in IT dove ho già preso appuntamento con un CAF per chiarire che obblighi ho con il fisco italiano. Sarà  mia cura fornire informazioni ulteriori sia lato PT che IT appena, per esperienza diretta, potrò farlo. Scusate per la lungaggine. Un cordiale saluto a tutti.

..da bancario a bancario ... i  miei complimenti  per aver deciso la vendita di tutto ..... per semplicità.

.... così si dovrebbe fare !!

Un caro saluto

Buongiorno a tutti
Peró è un vero peccato perdere la detassazione delle cedole e dei dividendi per 10 anni !! Puó anche fare una bella somma ! Purtroppo col conto titoli in Porogallo sarà tutto tassato automaticamente e ai 28 % contro  zero in Italia!
Da riflettere .... secondo i casi ....
Saluti

Buongiorno a Tutti e a Vanni &Cris,
perfettamente d'accordo con Sbertan ed é  quello che ho fatto.
Molto cordialmente,
alfredo luigi caruso

Robj999 ha scritto :

Buongiorno a tutti
Peró è un vero peccato perdere la detassazione delle cedole e dei dividendi per 10 anni !! Puó anche fare una bella somma ! Purtroppo col conto titoli in Porogallo sarà tutto tassato automaticamente e ai 28 % contro  zero in Italia!
Da riflettere .... secondo i casi ....
Saluti


Robyyyyy ... la salute e la semplicità ....  meglio un buon libro sulla spiaggia e la testa vuota da assilli .. se  no quello di cambiare rivendita di pexe o  taverna   :D

e  se  proprio voglio problemi ... traffico  con  call & put  sui  futures  S&P500 ... con conto PT.

SBERTAN ha scritto :
Robj999 ha scritto :

Buongiorno a tutti
Peró è un vero peccato perdere la detassazione delle cedole e dei dividendi per 10 anni !! Puó anche fare una bella somma ! Purtroppo col conto titoli in Porogallo sarà tutto tassato automaticamente e ai 28 % contro  zero in Italia!
Da riflettere .... secondo i casi ....
Saluti


Robyyyyy ... la salute e la semplicità ....  meglio un buon libro sulla spiaggia e la testa vuota da assilli .. se  no quello di cambiare rivendita di pexe o  taverna   :D

e  se  proprio voglio problemi ... traffico  con  call & put  sui  futures  S&P500 ... con conto PT.


Stefano è vero     :) ma per chi ha sguainato la spada tutta la vita  ( io ero davanti ai video del borsino della vecchia  Banca Commerciale quando Calvi è stato assassinato (non suicidato !)e 30 titoli sono stati rinviati al ribasso  :o  (per esempio ) è difficile rassegnarsi e rimetterla nel fodero!!
Lasciami almeno ancora la "libidine "di vedere la cedola LORDA s  :D senza balzelli di detrazioni
( con quelle mi vado a fare una cena con ostriche e champagne !! :thanks:  alla faccia.....
Ciao Robj

Francamente a me cascherebbero le lacrime all'idea di rinunciare a una tassazione 0 sulle cedole dei titoli per beccarmi un 28% di tassazione in Portogallo più una minus che non recupererò mai più.

Io mi sono semplificato un pochino la vita portando i titoli (dopo aver trasformato il conto a non residente) in un paese estero terzo rispetto all'Italia e il Portogallo con l'accortezza di liberarmi di qualche titolo (pochi) portoghese. Così facendo, sulle cedole, niente devo sia all'Italia sia al portogallo.
Il trasferimento del c/titoli all'estero, se opportunamente perfezionato, potrebbe rivelare un'ulteriore vantaggio: viene perfezionato a prezzo di mercato e non a prezzo di carico come avverrebbe nel caso di trasferimento titoli su banche italiane per identico nominativo. In sostanza titoli che avevo in carico sotto la parità ora me li trovo in carico (grazie al nuovo prezzo di mercato) sopra la parità.

Comunque io ho immediatamente avuto che fare con il fisco portoghese. Mi è stata contestata nel 2018 un'operazione di vendita del 2017 di un titolo che ha generato una plus e che ho compensato (erroneamente) con un credito d'iva. Operazione lecita ma formalmente mal eseguita.
Mi e' semplicemente arrivata una raccomandata dall'AT con  contestuale avviso nella mia area riservata. Ho contattato il fiscalista, abbiamo inoltrato ricorso e contestualmente abbiamo pagato (tramite servizio on-line banca) l'importo della contestazione. Dopo tre mesi e' arrivato la risposta al nostro ricorso. Non sono neanche dovuto passare all'agenzia territoriale dell'At per ritirarlo: e' bastato mandare (senza delega) la nostra padrona di casa. Non mi sembra tutta sta tragedia: non sono neanche dovuto uscire di casa. La mia impressione e' che in portogallo hanno altro a cui pensare rispetto a rompere i marroni agli expat.

Apprezzo molto gli interventi sia di Robj999 che di Umberto675 (entrambi, a quanto pare, ottimi conoscitori della materia che a quanto pare hanno approfondito con cognizione), ma come dice Sbertan, eliminare ogni qualsiasi fonte di fastidio che può portare a stress, è impagabile, come impagabile è dedicarsi finalmente a tempo pieno a tutte quelle attività per troppo tempo (anche una vita) sono state trascurate. Capisco coloro che, da sempre appassionati di borse valori ed operatività in titoli con annessi e connessi, trovano gratificazione nel districarsi fra problemi finanziari e risolverli in prima persona. Ovviamente può essere importante nella scelta su come gestire le proprie proprietà mobiliari,  l'ammontare di queste proprietà... dalla serie "se il gioco vale la candela". Comunque grazie nuovamente per gli approfonditi contributi. Ma il bello di questa nostra nuova situazione di vita è che, finalmente, possiamo riappropriarci del nostro tempo e spenderlo come meglio riteniamo. Per quanto mi riguarda (quindi pensiero assolutamente personale) avevo già scelto il PT come "bom retiro" una volta pensionato e la scoperta del vantaggio fiscale è stata una scoperta (assolutamente positiva e benvenuta) che ho fatto quando mi sono imbattuto in expat (che ringrazio) durante le  mie ricerche in internet di esperienze di connazionali che avevano scelto il Paese lusitano come residenza. Quindi se anche i guadagni sulle attività finanziare scontano una tassazione la considero sempre nel contesto complessivo della mia nuova situazione di RNH in PT dove incasso la mia pensione al lordo (anche se limitatamente a 10 anni). Mi ricordo ancora quando lavoravo che a volte dei clienti si lamentavano del capital gain pagato ed io, un poco per smorzare il disappunto di fronte - a volte - anche a cifre importanti dicevo: <<io sarei contento di pagare il capital gain tutti i giorni perchè ciò vuol dire che tutti i giorni ho dei guadagni sulle mie operazioni in titoli>>. Anche questa della serie "non siate troppo avidi ed accontentatevi di quello che il buon Dio vi offre>>. Un cordiale saluto a tutti.
Giovanni

Ciao Dario, vorrei se posso fare una domanda.
Due anni fa, nel 2017 sono andato in Portogallo e poi sono tornato in Italia.
Sono un pensionato ex-Inpdap ed in quanto tale non avente diritto alla detassazione, ma questo non mi interessa.
Il punto è se devo effettuare l'IRS in Portogallo perché c'è molta confusione.
La legge 10 luglio 1982 n.562 per esempio all'art. 19 sub.2 dice che le pensioni sono imponibili soltanto nello Stato che le eroga.
Vorrei sapere da te che mi sembri bene afferrato se sai qualcosa.
Grazie in anticipo.
Antonio

caro Antonio,
mi dispiace ma la tua domanda é troppo specicifica, non so risponderti
Chiedi a Sbertan, lui é un'esploratore competente ed appassionato di questi problemi, forse saprà risponderti
buona fortuna
Dario

Grazie Dario

Ciao Sbertan, su consiglio del buon Dario, rigiro la domanda speranzoso di risposta:

Due anni fa, nel 2017 sono andato in Portogallo e poi sono tornato in Italia.
Mi hanno attribuito un NIF, e fatto il certificato con le stelline.
Sono un pensionato ex-Inpdap ed in quanto tale non avente diritto alla detassazione, ma questo non mi interessa.
Il punto è se devo effettuare l'IRS in Portogallo perché c'è molta confusione.
La legge 10 luglio 1982 n.562 per esempio all'art. 19 sub.2 dice che le pensioni sono imponibili soltanto nello Stato che le eroga.
Vorrei sapere da te che mi sembri bene afferrato se sai qualcosa.
Grazie in anticipo.
Antonio

Flytap ha scritto :

Ciao Sbertan, su consiglio del buon Dario, rigiro la domanda speranzoso di risposta:

Due anni fa, nel 2017 sono andato in Portogallo e poi sono tornato in Italia.
Mi hanno attribuito un NIF, e fatto il certificato con le stelline.
Sono un pensionato ex-Inpdap ed in quanto tale non avente diritto alla detassazione, ma questo non mi interessa.
Il punto è se devo effettuare l'IRS in Portogallo perché c'è molta confusione.
La legge 10 luglio 1982 n.562 per esempio all'art. 19 sub.2 dice che le pensioni sono imponibili soltanto nello Stato che le eroga.
Vorrei sapere da te che mi sembri bene afferrato se sai qualcosa.
Grazie in anticipo.
Antonio


ehhehe   "beccato" ...  vabbè ...

dunque in base alle mie conoscenze  direi che:

- serve sapere la data di cancellazione AnPR in ITA e  quella di successiva re-iscrizione sempre in AnPR del tuo comune
- in base a questa sarai considerato (o meno) residente fiscale in PT per il 2017 e/o 2018
- non hai chiesto beneficios RNH  (non puoi...)
- dovrai COMUNQUE presentare dichiarazione IRS per l'anno di competenza e  tramite contabilista indicare i proventi esteri ed il fatto che siano stati già tassati nello stato di erogazione  ed invocare il Trattato per evitare doppie imposizioni ... cioè la legge da te citata ...  per non pagare nulla o per scontare eventuali differenze in base alla tipologia di reddito  (penso ad un portafoglio titoli variegato...)

Parrebbe più che altro una dichiarazione "formale"  anche  se  priva di contenuti impositivi.

Però queste cose dovresti chiederle (io lo farei)  dal tuo cassetto fiscale portoghese, cioè dal tuo logon in ATFinancas facendo la domanda ed elencando le tipologie di averi da dichiarare.

Ad abundantiam ti mando anche un msg privato  con indirizzo di un consulente affidabile.

Un saluto

Stef

Ciao, non ho mai cancellato la residenza in Italia, perché di fatto facevo da spola, andavo e tornavo; non ero neanche iscritto all'Aire.

In aggiunta, ti dico che nelle At, sono andato sia dove vivevo che a Setúbal, non sanno nulla. Neanche conoscono il trattato tra Italia e Portogallo. E comunque, spulciando in net ho trovato che essendo stato sempre residente in Italia, anche se qui ero iscritto nell'At, non posso  essere considerato fiscalmente in Portogallo.
Domani comunque chiamo Roberto che mi ha lasciato il contatto.
Grazie mille.

serve sapere la data di cancellazione AnPR in ITA e  quella di successiva re-iscrizione sempre in AnPR del tuo comune
- in base a questa sarai considerato (o meno) residente fiscale in PT per il 2017 e/o 2018


Flytap ha scritto :

Ciao, non ho mai cancellato la residenza in Italia, perché di fatto facevo da spola, andavo e tornavo; non ero neanche iscritto all'Aire.


Beh...  lo dici ora ...  non essendo iscritto AIRE sei sempre rimasto residente in ITA anche fiscalmente.

Hai obblighi IRS  unicamente per (se esistono) redditi prodotti in PT.

E comunque userei sempre il cassetto fiscale in modo preventivo proprio per dimostrare la buona fede ad ATFinancas.

Effettivamente avevo omesso quel dettaglio. Comunque ti ringrazio, sei molto gentile, ma puoi spiegarmi cos'è il cassetto fiscale e come si accede ? Perdona la mia ignoranza....

Flytap ha scritto :

Effettivamente avevo omesso quel dettaglio. Comunque ti ringrazio, sei molto gentile, ma puoi spiegarmi cos'è il cassetto fiscale e come si accede ? Perdona la mia ignoranza....


come per ag.entrate in ITA, l'amministr. fisc. in PT dà la possibilità di accedere  in un'area personale utilizzando il proprio NIF   (residenti o meno non cambia)  per svolgere molte operazioni direttamente quali ad esempio:

pagare le tasse sugli immobili posseduti
pagare bollo auto
e  tanti altri pagamenti

fare RICHIESTA ESENZIONE RNH (quella che facevano avvocati cartaceamente sino al 2016, ora solo on.line)

fare dichiarazione dei redditi IRS

inviare quesiti all' amm. AT Financas


Per fare ciò si deve richiedere la password di accesso che verrà inviata cartacea all'indirizzo legato al NIF , anche in ITA,  circa in 7-10 gg.

Ci si registra , si inserisce un cell. +351 (portoghese) ed una qualsiasi mail, validando il tutto.

Una volta fatto ciò  si possono inviare mail di domanda  di  max 500 crt  (senza allegati)   ricevendo risposta in mail , i tempi di risposta sono variabili.

AT Financas QUI

Portal das Financas