Gestire la nostalgia in Portogallo
Ultima attività 04 Ottobre 2016 di metra.2
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Buongiorno a tutti,
Vivere da espatriato in Portogallo è unesperienza di vita importante.
Distanti da famiglia ed amici è normale che a volte faccia capolino la nostalgia di casa e per quello che ci si è lasciati alle spalle.
Come la gestite e cosa vi aiuta a stare meglio quando provate questo stato danimo?
Esistono dei posti in Portogallo dove vi piace andare per superare la malinconia?
Secondo il vostro vissuto, che consigli potete dare per aiutarci a combattere la nostalgia?
Grazie in anticipo,
Francesca
Ciao Francesca.
Io non ho né parenti e praticamente neanche amici in Italia, per cui non ho nessuna nostalgia.
Ho voluto andarmene dalla mia cittá, in cui non mi ero mai trovata bene, e sono contentissima di essere qui. Ció che mi manca dell'Italia sono i dolci, gelati e altre leccornie che qui non si trovano (anche se negli ultimi anni giá é possibile comprare molti ottimi prodotti italiani).
Ovviamente anche la moda italiana (soprattuto scarpe) mi manca perché qui in Algarve é difficile trovare qualcosa di decente (i capi di abbigliamento per donna qui fanno pena, mentre quelli da uomo sono belli).
Ho avuto fortuna perché sono venuta a vivere in una localitá e in una regione che non conoscevo e che mi sono subito piaciute.
Per il resto, mi sono trovata subito bene e non sono piú tornata in Italia.
Quando sono arrivata qui 18 anni fa, avevo giá studiato portoghese per due anni, quindi mi é stato molto piú facile integrarmi.
Qui vivo molto meglio, passo piú tempo fuori di casa e il clima é buono. Oltre a questo, vado in spiaggia quasi sei mesi all'anno, per cui non mi posso lamentare.
Quello che manca qui in Algarve é la possibilitá di fare una conversazione decente con persone intelligenti e, soprattuto colte. Per questo si devono cercare persone straniere e di un certo livello o qualche portoghese laureato (e non tutti).
Inoltre, dipende dal modo in cui si vive e cosa si vuol fare, ma credo che tutti possano vivere bene qui.
Ciao lecis, grazie per il contributo...Se non hai nostalgia tanto meglio.
Forse ti sarai ben ambientata anche grazie alle persone del luogo che ti hanno favorevolmente accolto e ciò esulta dal livello di cultura...ma questa è un'altra storia che c'entra poco niente in questa discussione.
Cordialmente,
Francesca
Il giorno che avrò nostalgia dell'Italia, ritornerò a vivere in Italia.
Ovvio che alcune cose del "quotidiano italiano" qui non le trovo, ma ne ho trovate altre nuove che quando ritorno per brevissimi rientri in Italia (mai più si 7/10 giorni) non le trovo là.
Quel che voglio dire è che non mi sento un esule, sono venuto in Portogallo come libera scelta per una nuova esperienza di vita, non so per quanto tempo resterò in Algarve, magari per sempre come invece magari tra un anno potrei essere nel nord del Portogallo o in qualche altra nazione o addirittura in Italia.
Certo, non posso nascondere che l'esenzione fiscale che il Portogallo attua nei confronti di noi pensionati stranieri ha avuto un ruolo importante, ma sulla scelta del paese nel quale andare, non sulla volontà di provare una nuova esperienza di vita.
Non posso nemmeno nascondere che il tenore di vita che posso permettermi qui non è lo stesso che potemo permettermi in Italia, ma anche in Italia mangiavo tutti i giorni, dove stare attento ad alcune spese, ma in fondo al mese ci arrivavo sempre. E comunque abitando nel Nord Italia dove la vita ha un costo più alto di altre zone italiane se il motivo di espatriare fosse dovuto all'esigenza di trovare una "soluzione economica" migliore, prima di cambiare nazione avrei provato a trasferirmi in qualche altra regione italiana dove la vita costa meno ma la lingua è sempre l'italiano.
Insomma, quale nostalgia ? Sono qui, non so per quanto ci resterò ma finchè son qui voglio godermi fino in fondo le opportunità che questo paese offre.
Salve Lecis, il livello culturale dei ns. connazionali all'estero e' uno dei "problemi" che mi sono posto e che sono da prendere in considerazione per poter stabilire delle normali/soddisfacenti relazioni sociali. Ove ciò' fosse difficile, si rischia l'isolamento. Personalmente,però', preferisco la solitudine alla compagnia/frequentazione di persone di basso profilo intellettuale. Attenzione,però', non vorrei essere frainteso, nella conversazione/frequentazione non cerco il "dotto" mi accontento della normalità', ma cerco di evitare il cretino di turno facendo mio il motto" meglio soli che male accompagnati". Antonio-Lecce
Salve Fabio, condivido l'approccio mentale alla nuova realtà' che uno "sceglie" liberamente di vivere. Quale città' ha scelto per la sua residenza portoghese? Ed il clima, com'e'? Conto di fare un salto in Portogallo, insieme a mia moglie, tra Novembre/Dicembre per cercare casa e successivo trasferimento. Ha suggerimenti da dare? Grazie,Antonio-Lecce
metra.2 ha scritto :Quale città' ha scelto per la sua residenza portoghese? Ed il clima, com'e'? Conto di fare un salto in Portogallo, insieme a mia moglie, tra Novembre/Dicembre per cercare casa e successivo trasferimento. Ha suggerimenti da dare? Grazie,Antonio-Lecce
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Cordialmente,
Francesca
ciao Antonio, vivo in Algarve, nel sud del Portogallo e precisamente a Monte Gordo.
Monte Gordo si trova a 4 Km da Vila Real do Santo Antonio che è una bella cittadina e a 8 Km dal confine con l'Andalusia (Spagna).
Per gli amanti della vita di spiaggia è l'ideale, spiaggia ampia, sabbia bella (dicono) e davanti hai il mare e non la laguna come invece trovi da Faro a Tavira (circa).
Se cerchi le scogliere devi invece andara da Lagos verso Ovest.
Io non sono un amante della spiaggia, per cui da questo punto di vista una località vale l'altra purchè ci sia il mare aperto, adoro camminare sul lungo mare sentendo il rumore delle onde.
Il clima è decisamente bello, da Luglio ad oggi non ha mai piovuto (tranne qualche passaggio nuvoloso, nulla di più), adesso al mattini ed alla sera devi sempre avere a portata di mano un pullover ma anche nelle giornate di caldo intenso come quello che c'è stato ad Agosto si riesce a vivere bene, caldo si ma mai afoso e quando il sole scende c'è sempre un venticello che si apprezza.
Prossimamente visiterò altre località in zone diverse, non escludo un mio trasferiemnto futuro.
Nella mia zona ci sono molti italiani, ognuno con la propria motivazione, si può fare "comunella quotidiana" tipo una sorta di "villaggio Italia" oppure vivere la propria vita e incontrarsi con altri connazionali di tanto in tanto magari per una buona mangiata di pesce o anche solo per scambiarsi 4 parole e le proprie questioni burocratiche che con l'Italia sono infinite e diverse da persona a persona. Mi spiace dirlo ma purtroppo è così, per INPS, ASL dipende molto dal funzionario che trovi.
Io sono contento di questa scelta, ripeto sarà forse perchè ho la consapevolezza che la porta di casa in Italia è sempre aperta, ma qui vivo veramente bene.
Prova, non è facile trasmettere le proprie impressioni, bisogna provare.
Fabio
I motivi che spingono a fare questa scelta sono fondamentalmente due:
- Un aspetto economico
- Un desiderio di cambio di vita, una nuova esperienza
Nel mio caso, sono coincisi entrambi con la morte di mia moglie nel settembre 2014. Il 2015 mi è servito per maturare ed elaborare il progetto, in accordo con mio figlio (ho anche una magnifica nipotina, ora di 10 anni e "sono in attesa" di una seconda). Dal Gennaio scorso vivo in Algarve. Assicuro che la distanza non mina gli affetti, anzi. Nessun ostacolo a reciproche "puntatine" veloci, anche di soli 3/4 gg. favorite dai costi contenuti dei voli A/R (ho la fortuna che la Brianza è facilmente raggiungibile sia da Malpensa che da Orio al Serio). Non provo nostalgia in quanto tutti, compresa la mia piccola cerchia di Amici "veterani" che, peraltro si cono precipitati a trovarmi poco dopo il mio accasamento in Olhao, non tralasciano giorno senza raggiungermi su WA o altra via. Se poi, alla Gente del luogo con la sua dignità e disponibilità a prescindere dal livello culturale, alla natura, al clima, alla sicurezza, alla pulizia...aggiungi il fatto che sono stato fortunato nell'intrattenere piacevolissimi rapporti di amicizia sia con Italiani residenti che con "Locali", ecco formulata la miscela necessaria per superare qualsiasi accenno di nostalgia. E' chiaro che lo spirito di adattamento e il rispetto per la nuova Realtà, giocano un ruolo, se non determinante, quanto meno molto importante. Uni caro saluto a tutti. Franco
Bravo Nonnomartina,mi trovo molto d'accordo con quello che dici,e mi sembra che questo sia lo spirito giusto per riuscire ad integrarsi ,senza ritrovarsi deluso,con il massimo rispetto per tutti,italiani e non,spero che ci potremo incontrare un giorno,anche perché la zona dove vivi è una tra quelle papabili per un nostro futuro "molto a breve" per ricominciare,speriamo,una nuova magnifica avventura,ciao.
Claudio 2014
Buongiorno a Tutti,
ad essere sincero non avevo messo in conto la nostalgia ma bensì preoccupazioni, paure, incertezze nell'affrontare dall'oggi al domani una nuova situazione di vita, vedi il trasferimento in Portogallo.
La nostalgia è, a mio modesto avviso e per esperienza, provocata seriamente quando esistono forti sentimenti ed affetti ai quali si è costretti, anche per validissimi motivi, ad allontanarci per periodi siano essi brevi che lunghi.
Venendo a mancare tale presupposto la nostalgia, ripeto per esperienza, non è difficile da bloccare.
I ricordi dovunque tu vada provocano nostalgia; le parole, frasi dette e/o sentite provocano nostalgia a maggior ragione se non ascoltate e ascoltate male.
Avere nostalgia per la giovinezza trascorsa o per la vita passata, sempre per mia esperienza, è dovuta al "solo rammarico" di non avere saputo vivere bene il proprio passato.
La prova del nove?
Porsi la domanda : rifaresti per filo e segno" ciò che hai fatto? In caso affermativo, vi assicuro, sempre per esperienza, non c'è nostalgia, non c'è rammarico.
Nel caso specifico, di vivere all'estero, la nostalgia non è altro che paura, giustamente motivata, nel dovere affrontare con meno forze del passato, anche questo è un dato di fatto, i giorni futuri in uno scenario nuovo, sconosciuto e di sorprese.
La nostalgia è innata in ciascuno di noi e quindi, penso, che bisogna essere pratici e di volta in volta capire che cosa si nasconde dentro di noi che disturba così tanto da confondere la causa principale con la nostalgia.
In altre parole è qualcos'altro che deve essere capito, approfondito e risolto.
Spero di essere stato in tema, buona settimana a Tutti,
molto cordialmente, alfredo luigi caruso
Ciao a tutti ,noi saremmo in Portogallo a novembre per cercare un posto dove fermarci sinceramente non è la paura della nostalgia a rallentare il nostro cammino ma forse più la paura della burocrazia ,i figli sono sistemati la nipotina se sentirò la mancanza una puntatina con l aereo è fattibile .sinceramente non ho voglia di passare gli ultimi anni a fare la tata a tempo pieno,vogliamo vivere!
alfredo luigi caruso ha scritto :Buongiorno a Tutti,
Avere nostalgia per la giovinezza trascorsa o per la vita passata, sempre per mia esperienza, è dovuta al "solo rammarico" di non avere saputo vivere bene il proprio passato.
La prova del nove?
Porsi la domanda : rifaresti per filo e segno" ciò che hai fatto? In caso affermativo, vi assicuro, sempre per esperienza, non c'è nostalgia, non c'è rammarico.
Nel caso specifico, di vivere all'estero, la nostalgia non è altro che paura, giustamente motivata, nel dovere affrontare con meno forze del passato, anche questo è un dato di fatto, i giorni futuri in uno scenario nuovo, sconosciuto e di sorprese.
La nostalgia è innata in ciascuno di noi e quindi, penso, che bisogna essere pratici e di volta in volta capire che cosa si nasconde dentro di noi che disturba così tanto da confondere la causa principale con la nostalgia.
In altre parole è qualcos'altro che deve essere capito, approfondito e risolto.
Spero di essere stato in tema, buona settimana a Tutti,
molto cordialmente, alfredo luigi caruso
Non posso che quotare Alfredo,
io che ho passato la maggior parte della mia vita fuori dal bel paese la penso esattamente come te e non sarei stato capace e scegliere parole migliori per descrivere questo sentimento che qui in brasile é molto forte w famoso ecome "saudade"
Diego
Buonasera Francesca,
mi ha molto toccato la tua introduzione.
Sono un 36enne, e ho sbrigato le pratiche per il trasferimento fiscale dei miei genitori, che al momento vivono a Tavira da pensionati.
Vorrei riportare la "nostra esperienza":
la scelta è stata di natura economica inizialmente, addirittura vissuta con incredulità mista al gioco tipico di una faccenda che non si sarebbe mai realizzata.
La nostra è una famiglia tipica italiana in quanto a numeri dei componenti: mamma, papà, 3 figli, 3 nipotini molto affezionati ai nonni e viceversa. Dal mese di Maggio i miei genitori si sono alternati tra Italia e Portogallo, così come noi figli e nipoti al seguito, e siamo riusciti a creare una comfort-zone per essere uniti come prima, o forse anche più. Le telefonate ed i gruppi whatsapp sono più frequenti e dinamici ( a proposito, alcuni operatori telefonici italiani offrono chiamate a 6 cent. minuto e ricezione a poco più di 1 cent. minuto), e finalmente ho rivisto quella gioia di vivere dei miei genitori, che ora ridono per ogni piccola avventura immortalando quei momenti e condividendoli con noi tutti sugli strumenti social.
A dire il vero ora son quasi 2 mesi ininterrotti che si trovano a Tavira, e non hanno minimamente intenzione di tornare a breve, proprio no .
Hanno acquistato un biglietto aereo di sola andata al prezzo di 29 euro a persona Siviglia-Roma ( noi siamo di Roma), e a breve decideranno se utilizzarlo o meno.
Quindi Francesca pur non conoscendo la sua situazione familiare le chiedo a cosa si riferisce quando parla di nostalgia, potendo vivere sia in Italia sia in Portogallo, visto che le ore di volo che ci separano sono poco più di 2 ed i prezzi sono così irrisori.
@ Maurizioguiku > Salve, quando parlo di nostalgia mi riferisco principalmente alla mancanza delle persone care lontane...voi avete trovato il rimedio, mi sembrate una bella famiglia unita!
Auguri ai suoi genitori per la nuova vita in Portogallo.
Cordialmente,
Francesca
Grazie per l'augurio Francesca,
forse in modo leggermente superficiale credo che chiunque abbia diritto di godersela, e con le giuste precauzioni, non deve essere una relativa lontananza geografica ad allontanare le persone.
Ognuno di noi conosce situazioni di famiglie che non si vedono quasi mai, non si telefonano e altro, pur abitando nella stessa città a pochi km di distanza.
Auguro a Lei e a chiunque in questo forum di ricreare la propria Isola felice, perché a volte basta veramente poco.
Maurizio
Sarò banale ma sicuramente la convinzione aiuta molto. Inoltre partire lasciando a casa abitudini, modi di fare e pregiudizi. Ricordati che sei ospite in un paese di tradizioni che vengono da lontano e che, anche se mediterraneo, diverso dal nostro (per fortuna). Se poi il problema è riferito all'espatrio da pensione bè, sicuramente gli stimoli non dovrebbero mancare. Buona continuazione a tutti.
metra.2 ha scritto :Salve Lecis, il livello culturale dei ns. connazionali all'estero e' uno dei "problemi" che mi sono posto e che sono da prendere in considerazione per poter stabilire delle normali/soddisfacenti relazioni sociali. Ove ciò' fosse difficile, si rischia l'isolamento. Personalmente,però', preferisco la solitudine alla compagnia/frequentazione di persone di basso profilo intellettuale. Attenzione,però', non vorrei essere frainteso, nella conversazione/frequentazione non cerco il "dotto" mi accontento della normalità', ma cerco di evitare il cretino di turno facendo mio il motto" meglio soli che male accompagnati". Antonio-Lecce
Buonasera Antonio,
quello che Lei ha scritto potrei averlo scritto io tale e quale... Ma ha quindi trovato persone con cui potersi trovare a proprio agio? Io intendo stabilirmi nella zona di Cascais. Vi sono persone che mi hanno detto "sarai assolutamente sola, lí i contatti sono pressocché inesistenti; la gente del luogo non è aperta e gli stranieri vanno lí proprio per quello e per potersene stare in pace". Può darsi che sia cosí, ma alla solitudine sono abituata, invece non potrei mai abituarmi a un posto "brutto" o semplicemente che mi deprima per atmosfere e grigiori vari (di ogni o altro tipo...). Il motivo principale per cui ho scelto quella zona è per starci soprattutto d'estate (ma non in riva al mare, con la gazzarra estiva) in quanto fa meno caldo che altrove (durante il resto dell'anno abiterò in un paese temperato e ... bollente d'estate), ci sono belle vie ciclabili e passeggiate, il treno lungo la costa che collega con Lisbona, il bosco di Sintra e... l'aeroporto internazionale vicino. A sud mi sarebbe piaciuta Tavira, ma non è comodo per determinate linee di volo. Credo che quando si va' a vivere all'estero sia importante aver chiari gli obiettivi e motivi per cui si è deciso in tal senso eppoi... godersi tutto quanto offre un posto e tener presente questi fattori positivi, senza immalinconirsi. Nel senso che in un giorno "no" o di qualche malinconia, la miglior cosa da fare è ripresentarsi davanti i punti positivi, mettersi magari "in ghingheri" (come modo di volersi bene) e coccolarsi un po', facendo qualcosa di diverso. Inoltre, adoro leggere, scrivere e ascoltare musica per mio conto, raggomitolata in casa e possibilmente con una bella vista. Eppoi mi piace tanto la natura e camminare. E -almeno per mia esperienza personale- stare fuori all'aria aperta, camminare, trovarsi in mezzo alla natura rende impossibile sentirsi tristi, anzi, non si può fare a meno di sentirsi grati . Insomma, "laddove si posa il proprio sguardo interiore" è quanto maggiormente influisce sullo stato d'animo...
Salve Laviniavirginia, mi fa piacere sapere che le mie convinzioni/affermazioni siano da Lei condivise. Ovvio che quanto affermato vale per il mondo intero e non già' solo per l'estero. Premetto che allo stato sono,anzi siamo, ancora in Italia, ma tra Novembre/Dicembre, salvo imprevisti, contiamo, mia moglie Anna ed io, di tornare a Lisbona ( siamo stati nel mese di Maggio) per cercare casa, quale iniziale punto di appoggio,prima di cercare e trovare quella definitiva. I criteri di scelta ritengo siano più' o meno sempre gli stessi per tutti noi, vale a dire: località' non troppo distante dalle infrastrutture e dai servizi (Porto,aeroporto,ospedale ecc. ecc.) Il mio personale raggio di azione e' fissato a 30/50 km max da Lisbona sia a sud quanto al nord. A maggio siamo stati a Sintra, bella cittadina la cui vocazione turistica si percepisce scendendo dal treno che da Lisbona ti porta in città'. È' una delle località' che prenderemo in esame. Tale opzione scaturisce anche dal fatto che Sintra dista pochi km dalla costa e Cascais e' facilmente raggiungibile. Anche io,come Lei, non amo la confusione ed il mare lo preferisco vivere con lunghe passeggiate sul lungomare, verso il calar della sera, magari chiacchierando allegramente in compagnia. Non ho capito bene dove abitera' "durante il resto dell'anno" . Le vie ciclabili di cui parla a quale località' sono riferite? Non certo a Sintra, percorribile solo a piedi o in auto. Glielo chiedo perché' direttamente interessato,quale ciclista incallito. In città' (Lecce) mi muovo esclusivamente in bicicletta, mezzo che consente di raggiungere il bellissimo centro storico, dove mi immergo in una " realtà virtuale'" difficile da spiegare. Passeggiando a piedi o in bicicletta si scoprono sempre angoli diversi della " Firenze del sud" e patria del barocco. La sensazione che provo all'interno del centro storico e' di totale "agio/benessere" difficile da spiegare. Sento un forte richiamo quasi fosse un luogo già da me abitato in una " precedente vita". Lei conosce Lecce? Varrebbe la pena di visitarla, glielo assicuro. Tornando all'argomento Portogallo le chiedo se si è' già trasferita o meno. In attesa, la saluto cordialmente. Antonio-Lecce. Ps. Se condivide, potremmo scambiarci le rispettive mail. Mi faccia sapere. Buona giornata.
@ metra.2 > Buongiorno, la prego di continuare la conversazione con
laviniavirginia in forma privata (utilizzando la messaggista di Expat.com) per non portare questa discussione totalmente fuori tema.
Cordialmente,
Francesca
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