Stampa e media in Etiopia
Ultima attività 30 Agosto 2016 di Francesca
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Buongiorno a tutti,
Tenersi informati su quello che succede in Etiopia e nel mondo è fondamentale.
Cosa ne pensate della qualità delle informazioni fornite dalla stampa e dai media Etiopi?
Le notizie di carattere internazionale sono sufficientemente coperte ed approfondite?
Che canali utillzzate per restare aggiornati in Etiopia: televisione, stampa, siti web
Grazie per la partecipazione,
Francesca
Perché, in Etiopia è possibile tenersi informato su quello che avviene nel mondo? Io, almeno qui a Gimma, non ci riesco.
Ciao geobulga,
Ben arrivato su forum!
Spiegaci i motivi per cui non riesci a tenerti informato sulle notizie internazionali dall'Etiopia.
Cordialmente,
Francesca
Salve a tutti,
Copio ed incollo di seguito il messaggio che mi è stato inviato da Giorgio, alias geobulga, tramite email.
Dato che non riesce ad accedere al nostro sito (i motivi li spiega di seguito) mi chiede di inoltrare queste informazioni:
"Chiedo scusa per averci messo tanto tempo a rispondere, ma il pessimo funzionamento di Internet e, in genere dei collegamenti in Etiopia, è uno dei motivi per cui, almeno qui a Gimma, non riesco a tenermi informato sulle notizie internazionali
Non da Gimma ma da Ambo sono riuscito ad accedere al sito di expat.com per copiare e incollare il suo messaggio e, quindi, risponderle.
In Italia, ogni volta che mi collego a Internet ho la possibilità di accedere a un infinità di siti dove trovo tutte le notizie che voglio. Qui in Etiopia no.
Non soltanto l’Etiopia è uno dei molti paesi —come la Cina— che blocca tutti i siti sgraditi al regime ma, almeno, in Cina la velocità dei collegamenti è eccellente, almeno nelle città e, forse —ho visto un servizio della BBC dove un inviato, in cima a una montagna, poteva collegarsi tranquillamente— anche altrove.
Da quando sono iniziati gli scontri fra polizia e dimostranti, soprattutto dell’etnia Oromo, per la storia dell’ampliamento dei confini del Piano Regolatore di Addis Abeba , la velocità dei collegamenti, già lenta di per se, è stata rallentata ulteriormente impedendo, di fatto, l’accesso a social media come Facebook.
A ciò si aggiungono, sempre a Gimma, le frequenti interruzioni di corrente che impediscono di usare quei pochi hot spot privati degli alberghi e ristoranti.
Sono molto pochi i giovani etiopici che possono permettersi un computer e pagare i salati collegamenti a Internet forniti da Ethio Telecom, e per essi Facebook è l’unico modo di contattare amici e conoscenti.
Io stesso, dato il pessimo funzionamento delle rete dell’università dove lavoravo fino alla fine di luglio, per contattare i miei studenti non avevo altro modo che farlo sul Facebook. Questo fino a quando il Governo ha deciso —in pratica— di impedirne l’accesso, almeno qui a Gimma.
Facebook, inoltre, iscrivendosi ai vari gruppi che ci sono, consente di tenersi informato su tanti avvenimenti che nemmeno la TV italiana —focalizzata sui fattacci nostri— prende in esame, a differenza di BBC e, soprattutto Euronews.
Alcune reti delle università etiopiche consentono una velocità di accesso discreta ma, per impedire l’accesso ai siti indesiderati, i responsabili dei relativi servizi IT, si appoggiano a fornitori esterni che bloccano i siti “per analogia”, col risultato che basta una parola o frase proibita —presa da sola invece che inserita nel contesto— per bloccare tutto.
Ad Arba Minch pareva che ci provassero gusto a bloccarmi quando facevo innocenti ricerche su Internet, e mi impedivano di vedere RaiNews —per le altre reti ci pensa direttamente la Rai a bloccare l’accesso dall’estero “per motivi di copyright— o di ascoltare i giornali radio.
Per esempio, ho saputo del disastroso terremoto in Italia —ma anche di quello in Birmania – solo chiedendo in modo specifico al personale dell’albergo dove mi trovavo a Ambo di farmi vedere la CNN —ma ne hanno parlato anche CNN e Al Jazira— perché la televisione di stato EBC, almeno fino a ieri, non ne ha fatto cenno (anche se non sarei comunque riuscito a capire niente!).
Questi sono i motivi per cui “non riesco a tenermi informato sulle notizie internazionali dall’Etiopia”.
Cordiali saluti,
Giorgio