Salve a tutti mi chiedevo se qualcuno di voi ha delle novità, sul trasferimento delle pensioni all'estero lorde ex inpdap grazie.
Salve a tutti mi chiedevo se qualcuno di voi ha delle novità, sul trasferimento delle pensioni all'estero lorde ex inpdap grazie.
Bisogna cambiare la convenzione fiscale Italia -Portogallo (così come tutte le altre convenzioni) e con l'aria che tira penso sia piuttosto difficile.
Dovete provare con il sindacato a fare una azione per difendere i vostri diritti. Mi sembra che ci siano le condizioni legali per ottenere un successo ma le vie della politica non sempre seguono la via della giustizia!
Comunque auguri!
Penso che l'unica possibilità sia di rivolgersi alla Corte Costituzionale.
in italia la sola cosa chee non e mai esistita e la giustizia e questa cose le viviamo tutti i giorni, fanno parte della nostra quotidianita, e come disse quel tale l'unica cosa di legale in italia e l'ora legale!! mi chiedo perche se inpdap e stata assorbita da inps deva ancora chiamarsi ex inpdap, ormai siamo diventati tutti figli di una sola madre , ma nonostante tutto ci sono discriminazioni , costringono le persone che per campare meglio e non farsi derubare quotidianamente ad andare in luoghi come tunisia, cile, bulgaria, io conosco questi luoghi e non ci andrei a vivere nemmeno se costretto, non ce legge, non ce sicurezza , li come italiani si e meno di nulla
Ciao CLAUDIO
Vedo che hai trovato una delle discussioni .....
Ci sono motivi per il quale sono state mantenute differenze e sono di tipo CONTRIBUTIVO.
Perchè è così ??? Lo sai perchè è stato fatto l'accorpamento ??
Perchè per fare quadrare i conti dell' INPDAP che ha erogato pensioni:
- con regole del "piffero" tipo 18 anni 6 mesi 1 giorno o similare
- non differite al raggiungimento di età anagrafica da "pensione"
- tutte conteggiate sul retributivo
- con aumenti effettuati proprio l'ultima annualità (che caso !)
... dicevo .. per evitare (era il governo MONTI) di continuare a RIPIANARE anno per anno le somme (la UE spingeva per i conti) ha confluito l' INPDAP cioè una SOCIETà in deficit strutturale in INPS cioè una società in attivo e risanata.
In questo modo i miei contributi privati, hanno "aiutato" non la mia pensione, ma la parte "statale" cioè coloro per i quali lo stato non ha versato .
Vi ricordo che ha contribuito fortemente al deficit INPDAP il mancato versamento del datore di lavoro >>> LO STATO <<< della quota di contribuzione a proprio carico per svariati anni.
VOILA' paga il resto degli italiani !! come al solito.
Provate voi a NON VERSARE I CONTRIBUTI ai vostri dipendenti (se aveste una ditta) ... SI VA IN GALERA !!
Ma lo stato NO ( è minuscolo volutamente) ...
E' tutto documentato, cercare notizie in materia anni 2011-2014
Penso che in tal senso non ci sarà alcuna variazione, sarà già tanto che mantengano l'attuale situazione.
Stefano
Ciao, appena due giorni fa ho aderito al ricorso per la detassazione delle pensioni ex inpdap. Cerca su fb il gruppo di pensionati italiani all'estero e chiedi/ trovi le informazioni, se ti interessano,
👋🏻
ciao Stefano
mi piace il tuo intervento su pensioni Inpdap, a cui voglio aggiungere una amara considerazione
se non avessero mollato il peso morto Inpdap all'Inps, il ns ente previdenziale navigherebbe in acque molto tranquille e NON ci sarebbe stato il blocco della rivalutazione ...
Sarebbe ora che gli ex-Inpdap almeno capissero il perché di certe situazioni e considerazioni ...
caro Claudio,
io in Portogallo vivo molto meglio che nella mia Torino o nella orrenda Milano dove ho vissuto quasi dieci anni, ma pure che a Parigi, dove ho vissuto 5 anni, o nella giungla di cemento che é diventata Montecarlo, dove o vissuto il periodo più' lungo della mia vita
la scelta di "andare via" secondo me deve essere fatta in maniera ragionata ed essere soprattutto culturale, le ragioni fiscali sono un "plus" che aggiungono qualità alla vita
una persona abituata a vivere sempre in un posto, quindi non cosmopolita, deve usare estrema cautela nel trasferirsi definitivamente all'estero, ovunque, in qualsiasi paese, vivere "altrove" non é la stessa esperienza che fare un viaggetto, anche lungo, comporta uno sradicamento totale che può' causare traumi, depressione ed una profonda nostalgia che puo' portare alla depressione
quindi "PENSATECI BENE"
questo é un mio caldo consiglio a tutti, vivere a Porto non é come vivere a Genova o a Pescara ed ancora meno come vivere a Saluzzo (Cn) o a Taormina.
Io vivevo e vivo all'estero indipendente dal bonus fiscale,
altro consiglio, provate a pensare come se le tasse continuereste a pagarle anche perché probabilmente prima o poi si inventeranno qualche tributo o balzello contributivo,
noi italiani all'estero, soprattutto pensionati, non abbiamo nessuna lobby che ci difenda anzi siamo un perfetto "capro espiatorio" da additare al pubblico disprezzo quando i problemi sono altri e ben ben più' gravi
Un caro saluto a tutti
Dario Alfredo
DARIO ALFREDO VIALE ha scritto :caro Claudio,
io in Portogallo vivo molto meglio che nella mia Torino o nella orrenda Milano dove ho vissuto quasi dieci anni, ma pure che a Parigi, dove ho vissuto 5 anni, o nella giungla di cemento che é diventata Montecarlo, dove o vissuto il periodo più' lungo della mia vita
la scelta di "andare via" secondo me deve essere fatta in maniera ragionata ed essere soprattutto culturale, le ragioni fiscali sono un "plus" che aggiungono qualità alla vita
una persona abituata a vivere sempre in un posto, quindi non cosmopolita, deve usare estrema cautela nel trasferirsi definitivamente all'estero, ovunque, in qualsiasi paese, vivere "altrove" non é la stessa esperienza che fare un viaggetto, anche lungo, comporta uno sradicamento totale che può' causare traumi, depressione ed una profonda nostalgia che puo' portare alla depressione
quindi "PENSATECI BENE"
questo é un mio caldo consiglio a tutti, vivere a Porto non é come vivere a Genova o a Pescara ed ancora meno come vivere a Saluzzo (Cn) o a Taormina.
Io vivevo e vivo all'estero indipendente dal bonus fiscale,
altro consiglio, provate a pensare come se le tasse continuereste a pagarle anche perché probabilmente prima o poi si inventeranno qualche tributo o balzello contributivo,
noi italiani all'estero, soprattutto pensionati, non abbiamo nessuna lobby che ci difenda anzi siamo un perfetto "capro espiatorio" da additare al pubblico disprezzo quando i problemi sono altri e ben ben più' gravi
Un caro saluto a tutti
Dario Alfredo
Ciao Claudia,
c'é un motivo se hai copiato e rimesso in blog il mio messaggio?
un caro saluto
Dario
Sarà inesperienza....
la capisco :-)