Notizie in merito pensione ex inpdap detassata

Leonardo64 ha scritto :

La cosa interessa anche a me e influirà sulla decisione, al momento la mia situazione è ancora (forse) più complicata, per la maggior parte della mia "vita lavorativa" sono Inps, negli ultimi 6 anni e per i prossimi 7 0 10 Inps ex Inpdap, sto vedendo per il  ricongiungimento ma non so ancora il costo e ne varrà la pena.....mi sa che resterò in Italia :sosad:


forse e meglio che ti informi all'INPS , perche alcune categorie di pensionati anche se erano inpdap erano in un fondo e loro anno diritto alla pensione detassata

Ciao a tutti, a me non risulta che il ricorso bocciato dalla corte di Strasburgo riguardi il nostro problema, ossia ottenere il lordo della pensione ex INPDAP in caso di trasferimento all'estero, come i pensionati  INPS.
Se la sentenza é questa:
repubblica.it/economia/diritti-e-consumi/pensioni/2018/07/19/news/pensioni_no_di_strasburgo_alla_class_action_di_diecimila_italiani_contro_il_decreto_poletti-202155340/amp/
non c'entra.
Ma della iniziativa che ci riguarda, si sa qualcosa?
Il ricorso alla Consulta, per incostituzionalita é andato avanti?
Penso sarebbe giusto insistere.
Giovanni

PIETRA  TOMBALE sulla questione  in quanto non è vietato "disciminare"

+++  news 30/04/2020  +++ 

ilsole24ore.com/art/pensionati-italiani-portogallo-doppia-tasse-gli-ex-dipendenti-pubblici-ADB0edN?fbclid=IwAR1wsiP62G2Ltj8zPZRBeTNff7-Mwq8yQ5y-0WgV9pf6n-szDEf7PGv4kAc
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Inps, Corte Ue:   lecito tassare le pensioni degli ex dipendenti pubblici in Portogallo
La scelta di vivere nel Paese iberico, alla luce della sentenza odierna, dal punto di vista fiscale risulta meno conveniente rispetto agli ex lavoratori del settore privato
di Enrico Bronzo


Il regime tributario italiano risultante dalla convenzione italo-portoghese contro le doppie imposizioni sui redditi non viola i princìpi di libera circolazione e di non discriminazione.

I pensionati del settore privato e del settore pubblico possono essere assoggettati a normative tributarie nazionali differenti

La vicenda
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I sigg. HB e IC, cittadini italiani, sono ex impiegati del settore pubblico italiano che godono di una pensione corrisposta dall'Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps). Dopo aver trasferito la loro residenza in Portogallo, nel 2015 essi hanno chiesto all'Inps di ricevere, in applicazione della convenzione italo-portoghese contro le doppie imposizioni , l'importo lordo della loro pensione senza il prelievo d'imposta alla fonte da parte dell'Italia, in modo da poter godere delle agevolazioni fiscali offerte dal Portogallo.

L'Inps ha respinto le loro domande, ritenendo che tale normativa si applichi unicamente ai pensionati italiani del settore privato che abbiano trasferito la loro residenza in Portogallo nonché ai pensionati italiani del settore pubblico i quali, oltre ad aver trasferito la loro residenza in Portogallo, abbiano anche acquisito la cittadinanza portoghese (una condizione non soddisfatta dai sigg. HB e IC).

I sigg. HB e IC hanno adito allora la Corte dei conti - Sezione Giurisdizionale per la Regione Puglia (Italia). Questo giudice chiede alla Corte di giustizia se il regime tributario italiano derivante dalla convenzione costituisca un ostacolo alla libera circolazione dei pensionati italiani del settore pubblico e una discriminazione in base alla cittadinanza .
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Con la sua odierna sentenza, la Corte risponde in senso negativo alle due questioni.

La Corte ricorda la propria giurisprudenza secondo la quale gli Stati membri sono liberi, nel quadro di convenzioni fiscali contro le doppie imposizioni, di stabilire i criteri di ripartizione tra loro della competenza fiscale, e secondo la quale tali convenzioni non hanno lo scopo di garantire che l'imposta applicata in uno Stato non sia superiore a quella di un altro Stato. In tale contesto, gli Stati membri, segnatamente, possono ripartire la competenza tributaria sulla base di criteri quali lo Stato pagatore o la cittadinanza.

Ebbene, la disparità di trattamento che i sigg. HB e IC lamentano di aver subito discende dalla ripartizione del potere impositivo tra l'Italia e il Portogallo nonché dalle disparità esistenti tra i regimi tributari di questi Stati membri.

Alla luce di ciò, non si può parlare di una discriminazione vietata.


Estremi sentenza
Cause riunite C-168/19, HB/Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) e C-169/19, IC/Inps

Le fonti
- Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica portoghese per evitare le doppie imposizioni e prevenire l'evasione fiscale in materia di imposte sul reddito, firmata a Roma il 14 maggio 1980, ratificata dalla Repubblica italiana con legge 10 luglio 1982, n. 562.
- Articolo 21 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea (Tfue).
Articolo 18 Tfue.
- Sentenze della Corte del 19 novembre 2015 nella causa C-241/14, Bukovansky; del 12 maggio 1998 nella causa C-336/96, Gilly.

Il fatto Che i dipendenti pubblici non possono avere la detassazione nei paesi con accordo bilaterale e' anche dovuto al fatto Che mentre I pensionati da impiego privato hanno versato I contributi all ' inps Durante la loro vita lavorativa, il governo non ha Mai versato I contributi dei suoi dipendenti pubblici.

dipende SOLO da quello.Lo stato non paga tesse e contributi a se stesso . Contabilizza dei contributi figurati e poi mette a bilancio anno per anno quanto gli serve per pagare pensioni pubbliche e quant'altro. Usando di fatto sempre e solo la liquidità delle imprese e titoli pubblici di debito. La contabilità dello stato è sostanzialmente per cassa e non per competenza. Se consentisse di trasferire la tassazione dei dipendenti pubblici al lordo, dovrebbe di fatto pagare con i soldi delle imprese e dei titoli di debito, dei privati cittadini. Mentre nella realtà non ha pagato prima ma non paga  ora. Mentre i NON pubblici hanno fisicamente versato i contributi e adesso hanno indietro i loro soldi (anche se non tutti invero).  :|

+++  NEWS +++

Pietra tombale ??   "Ni" cioè non ancora.

aise.it/anno2020/pensioni-allesteroapice-allarmismo-tra-i-pensionati-ex-inpdap/145171/1?fbclid=IwAR1mqdEOCy9wtxYQeem_Chy-UP3AkRzHrYSb2HNfQ7Yj2JibouU4sa0vEz8#.XrzaO_N_lwo.messenger

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Gli azzeccagarbugli di manzoniana memoria, riferito alla complessità della norma e non già alle singole persone e professionisti,  in questa vicenda credo ci sguazzino. A mio modesto avviso (non sono un legale quindi parlo senza titolo) se la Corte di Giustizia ha emesso un parere (perché se ho ben capito di quello si tratta avendolo chiesto una Corte nazionale), quello ha certo un peso anche sul resto. Più avanti nell'articolo si fa riferimento ".... l'esito che, la Corte Costituzionale vorrà fornirci sul quesito" portando la questione sul piano nazionale dell'INPS. Questo mette fuori dal gioco i trattati che restano incontestabili. Sarò quindi INPS, in caso di soccombenza, che dovrà chiedere alla ragioneria di pagare in modo reale i contributi figurativi sui soggetti a cui sarà, semmai obbligata, a sua volta costretta a pagare il lordo nei paesi di destinazione. Preciso costretta perché purtroppo, almeno qui in IT, non basta una sentenza della suprema Corte per rendere esecutiva una azione che preveda l'assolvimento di obblighi. Sopratutto se monetari. Il Portogallo in questa diatriba non c'entra nulla. Comunque se Ti trasferisci ti assoggetta alla tassazione. Che sia zero. 10 o altro. E' il fronte nazionale di origine che deve rinunciare alla doppia tassazione, E infatti lo fà. Con i privati trasferendo il lordo. Con gli INPS trasferendo il netto visto che il loro è un dato figurato e non puà essere trasferito se non ... come tale.  :D

ls4giovanni ha scritto :

Gli azzeccagarbugli d..... :D


NO ... NI ... cioè ... è una sentenza  riferita ad un quesito MALE impostato da parte dell'avvocato  che lo ha redatto.

Se  fai un quesito per quello ti rispondono !
e  qui era stilato quale " differenza di applicazione tra Stati del Trattato Doppie Imposiz.  eccetera ".

Nonsi ...il Trattato è giustamente applicato tra i due Paesi.

Il quesito ,  dopo aver espletato tutti i gradi di giudizio ITA (sembra che abbiano saltato ....)  era da porre sulla disparità di applicazione del Trattato Doppie Imposiz. da parte DELLO STATO ITALIANO nel  trattamento tra pensionati .... che  comunque hanno sulla propria busta paga avuto tutti (privati e Statali) le trattenute.

Un saluto

sbertan ([color=#5265f2]poi mi fermo che diventa un dialogo tra 2 che possiamo fare agevolmente davanti a una birra .... a un metro e 20 di distanza, dipende dalla Regione dove la beviamo[/color])

Hai ragione. E ce l'ha anche il pensionato che le trattenute le ha avute. Ma questa della tassazione figurata e dei contributi INPS figurati è una grossa quantità di polvere (ce ne sono anche altre) sotto ai tappeti del debito pubblico. va avanti da decenni e nessuno la vuole tirare fuori. Noi men che meno, che dovremmo starcene buoni a goderci il "meritato" riposo. La questione non è solo dei pensionati INPS, ma di tutti. Perchè se i versamenti dei contributi pubblici sono figurati, la pensione che viene pagata è reale. E ci sono anche pensioni che sono MOLTO reali. Più nel pubblico che nel privato. I soldi per pagarle non derivano dall'accumularsi nel tempo dei contributi versati, ma vanno caricati sulla fiscalità generale. E se fossero, come lo sono, figurate anche le tasse sugli stipendi pubblici a pagare resta solo la fiscalità privata.

Forse che anche questo induca molti a prendere la ... ali . (Luhthansa o Rayanair ad esempio)  :D

è un argomento che andava posto alcuni anni fa.... farlo oggi e soprattutto con gli orientamenti che le varie corti di giustizia stanno portando avanti in ogni paese, credo e penso che le sentenze andranno sempre più verso una direzione più stringente a favore dello stato di appartenenza.... giusto per dare un esempio freschissimo.... la decisione del corte di cassazione tedesca che ha provato a mettersi di traverso addirittura su problematiche economiche di chiarissima valenza sovranazionale...

ls4giovanni ha scritto :

sbertan ([color=#5265f2]poi mi fermo che diventa un dialogo tra 2 che possiamo fare agevolmente davanti a una birra .... a un metro e 20 di distanza, dipende dalla Regione dove la beviamo[/color])

Hai ragione. E ce l'ha anche il pensionato che le trattenute le ha avute. Ma questa della tassazione figurata e dei contributi INPS figurati è una grossa quantità di polvere (ce ne sono anche altre) sotto ai tappeti del debito pubblico. va avanti da decenni e nessuno la vuole tirare fuori. Noi men che meno, che dovremmo starcene buoni a goderci il "meritato" riposo. La questione non è solo dei pensionati INPS, ma di tutti. Perchè se i versamenti dei contributi pubblici sono figurati, la pensione che viene pagata è reale. E ci sono anche pensioni che sono MOLTO reali. Più nel pubblico che nel privato. I soldi per pagarle non derivano dall'accumularsi nel tempo dei contributi versati, ma vanno caricati sulla fiscalità generale. E se fossero, come lo sono, figurate anche le tasse sugli stipendi pubblici a pagare resta solo la fiscalità privata.

Forse che anche questo induca molti a prendere la ... ali . (Luhthansa o Rayanair ad esempio)  :D


La realtà è una sola:
i dipendenti pubblici, hanno avuto le trattenute, è lo stato ad essere inadempiente nei confronti delle Casse, prima Inpdap e poi Inps, e la fregatura la prendono i dipendenti pubblici che hanno versato le stesse trattenute dei privati.
Detto questo, c'è una unica strada percorribile, prima residenza e poi dopo 5 anni cittadinanza e a quel punto la pensione sarà tassata solo dal Portogallo con le sue aliquote.
Sperare di ottenere oggi una sentenza favorevole è come credere nell'araba fenice. :lol:

concordo. Precisando che lo stato è inadempiente verso tutti i cittadini. Non deve sembrare un confronto o una guerra tra pubblici e privati. Tra privilegi e penalizzati. Se i privati si comportassero con lo stesso sistema "contabile" dello stato, sarebbero chiusi a S,Vittore e le chiavi buttate nel Lambro.  :D

mariella15 ha scritto :

.....La realtà è una sola........
Sperare di ottenere oggi una sentenza favorevole è come credere nell'araba fenice. :lol:


.... eeeegsactamente ...  :D

ciaooo