Come mia esperienza personale ho avuto sempre vicini vietnamiti di differenti classi sociali, alcuni molto benestanti altri di classe media.
Con tutti ho avuto rapporti formali e di buona educazione ma ogni tanto ho dovuto precisare i limiti di ognuno per il rispetto degli altri. Ad esempio con i vicini benestanti, che abbondavano di autovetture ho dovuto fare azioni anche incisive per far capire loro che possedere delle auto non significa essere i padroni della via. I loro parcheggi ogni giorno più assillanti e che mi impedivano l'accesso con la mia moto alla mia casa (di rimpetto alla loro) sono cessati quando ho parcheggiato la mia moto sulla loro porta di casa, con grande ed ovvio stupore degli autisti che mi guardavano come un marziano. Quando uno dei figli dei proprietari venne a chiedermi di spostarla io semplicemente dissi che se loro potevano bloccare il mio accesso io potevo fare lo stesso. Tutto questo senza agitarmi o alzare la voce, con il sorriso e la faccia di chi è stupito della loro richiesta. La cosa si è ripetuta 2 volte e la madre (il vero boss della casa e delle loro attività imprenditoriali) diede l'ordine agli autisti di parcheggiare altrove.
Con altri vicini il problema è stato più rognoso, il tema della rumorosità dei vicini è molto frequente. L'uso di karaoke a volume pazzesco è diffusissimo e la polizia in genere si astiene dall'intervenire per questo problema (salvo situazioni particolari).
Il problema si è risolto fortunatamente perché vivendo in una zona sviluppata da una grande società immobiliare le regole vengono fatte rispettare non tanto dalla polizia ma dalla società di gestione. Direi che sono stato fortunato perché dopo aver più volte in due mesi chiesto cortesemente di abbassare il volume mi sono rivolto alla gestione e loro sono intervenuti prontamente (dopo una settimana circa) e tutto è finito bene.
Alcuni conoscenti hanno addirittura cambiato casa per il problema della rumorosità dei vicini.
Questi vicini non lo fanno per scortesia ma è per loro naturale il volume sopra le righe della musica e di altre attività lavorative o ludiche e trovano le richieste di diminuire il rumore come richieste esotiche.
Segnalo tra le altre cose la situazione particolare che si crea durante i funerali, per circa 3 giorni nella casa defunto ci sono musiche 24 ore al giorno, musiche a volume altissimo e spesso anche suonate da bande musicali apposite.
Se si vive in un quartiere popolare e popolato è frequente sentire queste bande (o sistemi elettronici) suonare a volume altissimo. Ma in questi casi l'unico atteggiamento possibile mio avviso è sopportare coretsemente questa usanza.