Pasta Pizza & Scones

L'espatriato del mese
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    Paola
Pubblicato 2017-09-29 alle 00:00 da Francesca
Pasta Pizza & Scones è un blog semiserio sulla mia vita da expat in Inghilterra. Gli argomenti sono l'incontro/scontro con le abitudini inglesi e i miei viaggi, con le destinazioni europee da non perdere e i consigli per sopravvivere lontano da casa.

Parlaci di te: chi sei e da dove vieni?
Sono Paola, ho 36 anni e sono di Torino. Dopo più di dieci anni di lavoro nel settore bancario ho deciso di chiedere un anno di aspettativa e mi sono trasferita nel Regno Unito dal mio compagno.

Qual è il tuo Paese d'espatrio? 
Ora vivo nel Suffolk, più precisamente a Lowestoft, una cittadina inglese affacciata sul mare.

Quali sono i motivi principali per cui hai deciso di trasferirti in Inghilterra?
Il mio compagno è inglese e dopo un anno di relazione a distanza abbiamo deciso di provare a convivere. Avevo la possibilità di chiedere aspettativa al mio datore di lavoro, quindi mi sono tuffata in questa nuova avventura senza pensarci troppo.

Appena sbarcata in terra anglosassone, qual è stata la prima sensazione che hai provato? 
La mia prima sensazione è stata di libertà totale dal lavoro e dalla quotidianità, mi sentivo come la pagina bianca di un libro ancora da scrivere. È una sensazione emozionante, ma fa anche un po' paura.

Quanto tempo ti ci è voluto per ambientarti?
Non mi sono ancora ambientata del tutto! All'apparenza inglesi e italiani sembrano simili, ma ci sono molte differenze di comportamento che si percepiscono solo vivendo qui. Per esempio quando ci riuniamo tra amici, noi italiani riusciamo ad essere invadenti e rumorosi in un modo che gli inglesi neanche immaginano. D'altra parte gli inglesi, se escludiamo quando sono al pub e si sfogano, mantengono in ogni occasione lo stesso tono di voce e non si scompongono mai!

Di cosa ti occupavi in Italia?
In Italia mi occupavo di recupero crediti per una società finanziaria ed ero la classica impiegata d'ufficio con un orario regolare, ma sotto sotto sognavo di partire all'avventura.

Kessingland - Foto di Paola

Cosa fai adesso?
Al momento lavoro come copywriter e scrivo di viaggi, finanza e altri argomenti per vari siti internet. Mi piace moltissimo perché posso lavorare da casa in pigiama o addirittura scegliere di vivere in qualche posto esotico per un periodo, continuando a scrivere nel tempo libero, come ho fatto a luglio e agosto in Thailandia.

Scrivi un blog, come si chiama e quando hai cominciato a scriverlo?
Ho iniziato a scrivere Pasta Pizza & Scones per tenere traccia del mio anno di aspettativa, ma in questi mesi si è evoluto raccontando anche dei miei viaggi fuori dall'Inghilterra.

Che tematiche tratti?
Sul blog racconto principalmente del mio trasferimento in Regno Unito, compreso come chiedere aspettativa al proprio datore di lavoro e le stranezze del vivere in Inghilterra, quali l'utilizzo di due rubinetti separati e la loro passione per campeggio nonostante il maltempo.
L'altro tema del blog riguarda i miei viaggi, sia per le destinazioni che per i consigli su cosa mettere in valigia e sulle sistemazioni migliori.

Il blog ti è stato utile per allacciare rapporti di amicizia (virtuali o reali) con altri espatriati?
Ho diverse amicizie con altri espatriati sia reali che virtuali, ma non sono nate direttamente da questo blog. È anche vero che Pasta Pizza & Scones ha compiuto un anno da poco quindi è ancora troppo presto per dare un giudizio.

Sei un'amante dei viaggi, qual è la destinazione che ti è rimasta più nel cuore fino ad oggi?
Il mio posto preferito nel mondo è Singapore, dove si incontrano il meglio dell'Asia e dell'Europa. Cibo squisito, clima caldo, hotel da sogno, tutto in una città multietnica dall'organizzazione europea. Se avessi la possibilità mi trasferirei là domani!

Nel blog ho letto dei tuoi viaggi in solitaria: cosa ti dà e cosa di toglie il viaggiare senza una compagnia?
Viaggiare da sola è un fantastico perché puoi decidere in autonomia cosa fare senza dover mediare con altre persone. È anche un viaggio introspettivo, dove puoi scoprire i tuoi ritmi e cosa è davvero importante per te. Non vedo nessuno svantaggio, per me è un'esperienza da provare e che consiglio a tutti. I viaggi in coppia o in gruppo invece si fanno più che altro per la compagnia perché si perde tutta la magia dell'esplorazione, a meno di non trovarsi con altre persone perfettamente simili a noi.

Quali sono i tuoi “must see” in Inghilterra?
Chi viene in Inghilterra la prima volta dovrebbe assolutamente uscire da Londra e viaggiare in auto fino alla costa per vedere la verdissima campagna inglese e provare un vero fish & chips cucinato fresco. Londra è una città bellissima e piena di vita, ma è molto diversa dal resto dell'Inghilterra, molto più calma e immersa nella natura e la maggior parte dei turisti neanche lo immagina!

Lowestoft - Foto di Paola

Che umori si respirano in Inghilterra dopo la Brexit?
Al momento non è cambiato assolutamente nulla, sono più preoccupati gli amici e i parenti in Italia che me, gli inglesi sono molto aperti e accoglienti verso gli stranieri. Per come ho vissuto questo passaggio credo che il voto per la Brexit sia stato più legato ad uno scontento per i tagli alla sanità pubblica e ad altri servizi piuttosto che per un vero malcontento contro gli stranieri e l'Europa. Poi è anche vero che tutti gli inglesi che frequento sono laburisti e non conosco conservatori, quindi ho una visione parziale dell'insieme.

Quali sono le differenze principali che hai riscontrato tra lo stile di vita inglese e quello italiano?
Gli inglesi adorano la vita all'aria aperta ed appena c'è un raggio di sole ne approfittano per organizzare barbecue, campeggi o picnic. Inoltre vivendo qui mi sono accorta che la burocrazia è inesistente rispetto all'Italia e che tutti gli uffici pubblici sono veloci ed efficienti, con impiegati super gentili e disponibili a fornirti informazioni.

E per quel che concerne somiglianze/differenze a livello umano?
Gli inglesi sono molto più informali e meno attenti alle apparenze rispetto a noi italiani, per esempio qui nessuno si preoccupa di come si veste o di riordinare la casa quando ti invitano a cena. Da un lato è rilassante, dall'altro rischi di trovare gente in pigiama al supermercato o di dover spostare montagne di oggetti per sederti sul divano!

Ci sono degli usi locali che sono entrati a far parte della tua quotidianità dopo il trasferimento?
A parte aver iniziato a bere tè a tutte le ore e ad offrirlo ad ogni persona che viene a trovarmi, in realtà a casa nostra si sono mischiate le abitudini inglesi e italiane al punto che mi viene difficile distinguerle. Spesso mangiamo sul divano davanti alla televisione, il mio compagno beve solo più il caffè espresso fatto con la moka, ma cuciniamo molto di più rispetto agli inglesi che amano tantissimo i cibi pronti.

Qual è il piatto della cucina inglese che più di piace?
Non è proprio un piatto inglese, ma mi sono innamorata del take away indiano, molto più buono di quello che si trova in Italia. Di recente ho scoperto che esiste una vera e propria cucina inglese oltre a fish & chips e sunday roast, ma quando sono ai fornelli tendo a mescolare le cucine di tutti i posti in cui ho viaggiato e vissuto.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Al termine del mio periodo di aspettativa tornerò in Italia, ma non so ancora per quanto tempo. Io sono così nomade che mi si illuminano gli occhi al pensiero di trasferirmi ancora, mentre il mio compagno vorrebbe fermarsi e scegliere un posto in cui vivere. Di sicuro continuerò con la mia attività di copywriter freelance in modo da avere sempre pronto un piano B casomai decidessi di espatriare ancora.