Rotolando Verso Sud

L'espatriato del mese
  • Rotolando Verso Sud
Pubblicato 2013-11-01 alle 00:00 da Expat.com team
Il blog Rotolando Verso Sud nasce dalla voglia di raccontare e condividere la mia emigrazione verso sud, verso il Brasile. Rappresenta un modo semplice e divertente di mantenere informate tutte le persone care che ho lasciato in Italia e di coinvolgerle il più possibile nei miei progetti e successi.

Ciao Laura, grazie per averci concesso quest'intervista. Dove vivi attualmente e quali sono i motivi che ti hanno spinta al trasferimento?

Dal 2011 vivo in Brasile, a Vilhena, una città che si trova nello stato di Rondonia, vicino al confine con la Bolivia. Siamo un puntino al centro del Sudamerica, già in zona amazzonica. Quanto ai motivi che mi hanno spinta al trasferimento, non mi sono trasferita perché ero disoccupata, in Italia lavoravo come farmacista e vivevo normalmente. Avevo voglia di mettermi alla prova, di conoscere una cultura che da sempre mi affascinava e parlare una lingua che amo molto. Il Sudamerica è magico! L'intenzione era quella di vivere una vita più semplice, meno consumistica e più serena, con meno stress. In parte ho trovato quello che cercavo, in parte ancora no, ma in effetti sono qui soltanto da 2 anni…

Si tratta della prima esperienza all'estero oppure hai vissuto anche in altri Paesi?

No, questa è la mia prima esperienza all'estero. Ho iniziato facendo le cose in grande…

Sei l'autrice del blog “ Rotolando verso Sud”, quand'è che hai cominciato a scriverlo e qual'è il motivo principale che ti ha spinta a farlo?

Ho iniziato a scrivere il blog nel 2011, circa 6 mesi prima dell'espatrio, subito dopo aver deciso insieme a mio marito (che è brasiliano) di trasferirmi in Brasile. Il mio blog è nato in primo luogo per condividere la mia emigrazione verso il sud del mondo con la mia famiglia e i miei amici che sono rimasti in Italia. E poi l'idea è anche quella di fornire informazioni utili agli aspiranti emigranti, quelle informazioni che io non ho mai trovato e che mi avrebbero di certo aiutata. Nel blog racconto tutto quello che sto realizzando in Brasile, dalla costruzione della casa al lavoro, passando per una vacanza nella fattoria di mio suocero e così via. Poi dedico ampio spazio ad informazioni più pratiche, come la questione del visto, dei documenti scolastici o della patente.

Il blog ti ha aiutato a fare delle nuove amicizie?

Sì, tante persone mi chiedono consigli e informazioni sul Brasile, soprattutto per quanto riguarda i documenti e i visti. Attraverso il mio blog ho anche conosciuto un italiano che poi si è trasferito nella mia stessa città e che attualmente vive a pochi chilometri da Vilhena con la famiglia. Il mondo sembra tanto piccolo…

Di cosa ti occupi al momento?

Insegno italiano e inglese, al momento sono un'insegnante privata, ma ho già lavorato per un anno in una scuola di lingue. Purtroppo non posso esercitare la mia professione (sono farmacista) perché la mia laurea non è stata ritenuta equivalente in Brasile.

Paese che vai, usanze che trovi: c'è un'abitudine locale che ti ha maggiormente colpita?

Qui in Brasile in tutti i negozi o negli uffici, anche pubblici, ci sono sempre acqua fresca, tè e caffè a disposizione dei clienti/utenti. E' un'usanza che mi piace molto!

Le tre cose che più ti piacciono della tua vita a Vilhena…

Avere la mia casa e la mia indipendenza.
Avere un lavoro che mi soddisfa: lavoro poche ore a settimana, guadagno tutto sommato bene, ho tanto tempo libero e soprattutto non devo viaggiare per ore per raggiungere il posto di lavoro, cosa questa che in Italia mi stava uccidendo.
Essere a contatto con la foresta amazzonica e la sua immensità.

La gente locale come si pone nei confronti degli stranieri? Sono accoglienti?

Assolutamente sì! Il Brasile è un paese estremamente accogliente con gli stranieri. Qui in città sono l'unica italiana e desto sempre molta curiosità nella gente locale, sono tutti curiosi di sapere com'è l'Italia, perché vivo qui e cose simili. Ormai io mi confondo con i locali, non percepiscono più che sono straniera, ma quando lo dico le persone si siedono e vogliono sapere tutto di me. In Brasile si possono trovare tutte le razze del mondo e le più svariate tipologie di persone che convivono senza particolari problemi, e questo è davvero bello.

Progetti per il futuro…

Sicuramente il mio futuro non è a Vilhena, sono qui di passaggio in realtà. Il prossimo passo sarà vendere le proprietà che ho costruito qui e trasferirmi sulla costa, ho bisogno del mare, nei fiumi amazzonici non posso nuotare! Vorrei aprire una pousada, una piccola struttura ricettiva e avere la possibilità di viaggiare di più, il Sudamerica è grande da esplorare.

Basandoti sulla tua esperienza, ti senti di dare qualche consiglio a quanti stanno per affrontare un trasferimento in un Paese straniero?

L'unico consiglio che mi sento di dare, dopo 2 anni trascorsi in Brasile, è senza dubbio pianificare con calma il trasferimento. Io credo di aver pianificato poco e me ne pento un po'. E' importante scegliere con cura il posto in cui andare a vivere, magari vivendoci per alcuni mesi prima del “salto” definitivo. Senza fretta si riesce a fare tutto nel migliore dei modi. Un'altra cosa che reputo importante è la conoscenza della lingua locale: senza parlare bene il portoghese mi sarei sentita un pesce fuor d'acqua e soprattutto avrei avuto difficoltà a trovare lavoro. Ed infine, partire con qualche soldino in tasca non guasta, io mentre ero in Italia e lavoravo ho cercato di mettere via il più possibile per venire qui. E poi, ovviamente, preparsi a sentire davvero tanto la nostalgia di casa, se si lasciano genitori e fratelli in patria. Qui in Brasile questa nostalgia forte che proviamo quando siamo lontani da chi amiamo si chiama saudade, una parola che descrive uno stato d'animo particolarissimo, difficile da spiegare a chi non lo ha mai provato. E' una parola che uso spesso, ahimé, e la prendo in prestito dal portoghese visto che non esiste un equivalente in italiano!

     

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