Daniele a Budapest: " L'Ungheria è un paese meritocratico "

Interviste agli espatriati
  • Daniele in Ungheria
Pubblicato 2017-04-06 alle 00:00 da Expat.com team
Daniele è un chitarrista classico e un compositore. Dopo otto anni di lavoro in Italia nel settore musicale, dal 2006 vive a Budapest, città natale della moglie che è una pianista. Attualmente Daniele è titolare di cattedra presso la scuola "Ernő Dohnányi", un Istituto Musicale del diciottesimo distretto che conta più di mille allievi.

Ci racconti un po' di te, di dove sei e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?

Mi chiamo Daniele Lazzari e sono un chitarrista classico e compositore. Sono nato a Potenza ma la mia famiglia è per metà salentina, di Castro Marina.
Ho svolto gli studi musicali in Italia, compreso il Master in Concertismo a Venezia. Ho lavorato circa 8 anni in Italia come insegnante di chitarra classica e concertista anche se, per questa seconda attività già all'epoca, si avvertiva una profonda crisi nel nostro Paese.
Gli ultimi tre anni, prima di espatriare, ho vissuto a Padova e Venezia, spostandomi frequentemente per lavoro anche verso Treviso.
Mi sono trasferito in Ungheria, a Budapest nell'estate del 2006.

Quali sono i motivi principali per cui hai deciso di andare a vivere all'estero?

Ho deciso di trasferirmi in Ungheria perché attratto dalla vivacità della vita culturale, in particolare di quella musicale a Budapest.
Mi volevo mettere in gioco ed ero desideroso di fare nuove esperienze professionali. Sinceramente ero stanco dei sacrifici eccessivi ed immotivati a cui dovevo sottopormi in Italia, per condurre una vita appena dignitosa.
La mia compagna, ora mia moglie, che è musicista anche lei, pianista, è ungherese. Vivevamo insieme a Padova poi, di comune accordo, abbiamo deciso di trasferirci a Budapest non appena avessi terminato il Master.

Hai avuto delle incertezze prima della partenza?

Ci pensai bene valutando le possibilità.
All'epoca la giudicai un'ottima opportunità. Naturalmente qualche difficoltà che non avevo valutato a fondo si è presentata una volta arrivati.
Prima fra tutte la lingua. Ho dovuto impararla per esercitare la professione presso le scuole pubbliche. Credo che l'ungherese sia la lingua più difficile del mondo.
Un'altra difficoltà è che, anche non volendo, un Italiano quando parte si trascina dietro la burocrazia italiana. È stato molto difficile far riconoscere i miei titoli di studio. A distanza di undici anni dalla mia laurea (6 Marzo 2006) ancora non posseggo il mio titolo di studio originale.
Al Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia non solo non sono in grado di rilasciare un Diploma Supplement ma, fino a due anni fa, non sapevano nemmeno cosa fosse!
L'ultima volta mi hanno scritto che gli addetti al rilascio dei diplomi avrebbero dovuto seguire un corso, poi imparare l'inglese e mi avrebbero ricontattato. Con cadenza di due anni scrivo al Conservatorio di Venezia ma la situazione non cambia. Nonostante tutto, sono riuscito lo stesso a farmi riconoscere i miei diplomi dallo Stato ungherese nel 2007.

Che lavoro fai?

Sono docente di Chitarra Classica e Musica da Camera all'Istituto Musicale Statale "Ernő Dohnányi" di Budapest. A questa affianco l'attività di concertista solista ed in formazioni da camera.
Da poco più di tre anni svolgo l'attività di compositore e sono iscritto alla società ungherese degli autori "Artisjus".

Che percorso hai dovuto intraprendere per trovare impiego presso Istituto Musicale Statale "Ernő Dohnányi" di Budapest?

Non appena i miei titoli di studio sono stati riconosciuti ed equiparati a quelli ungheresi ho iniziato a fare domande negli Istituti Musicali, secondo la disponibilità dei bandi presenti nei siti web ministeriali.
Prima dell'estate 2008 feci domanda in 7-8 istituti e sostenni il colloquio e le prove, naturalmente tutte in ungherese. Fui abbastanza fortunato dato che in 5 di queste scuole erano disposti ad assumermi. Ebbi così anche la possibilità di scegliere i posti che più mi piacevano.
Ho iniziato ad insegnare in due scuole differenti: la prima, in un piccolo centro immerso nel verde sulle colline appena fuori Buda, la seconda, nel centro di Buda, nel secondo distretto.
All'inizio ho passato un periodo di prova di tre mesi (previsto per legge) e poi sono stato assunto con contratto annuale.
Dopo tre anni ho ricevuto il contratto a tempo indeterminato.
Nel 2012 ho avuto la possibilità di cambiare posto di lavoro e da allora sono titolare di cattedra presso la scuola "Ernő Dohnányi" nel diciottesimo distretto di Budapest. E' un Istituto Musicale che conta più di mille allievi. Ho circa una novantina di fantastici colleghi.

Come si svolge la tua giornata?

La mia giornata tipo è questa. La mattina fra le 7 e le 9 controllo e rispondo alle mail e mi occupo dei lavori che eseguo al computer.
Dalle 9 alle 12 mi esercito alla chitarra, studiando i miei programmi da concerto.
Alle 12 preparo un pranzo veloce. Dalle 14 alle 20 insegno a scuola, senza pause. Torno a casa dopo le 21.
A scuola sono impegnato, in media, 4 giorni a settimana. Gli altri 3 giorni, quando non devo insegnare, posso occuparmi di più della famiglia e dell'attività di composizione.

Come si è svolto il processo di adattamento dei tuoi figli alla nuova realtà?

Mio figlio è nato a Budapest per cui non ha dovuto subire nessun adattamento. Parla perfettamente anche l'Italiano, per cui si sente a casa anche in Italia.

Come giudichi il costo della vita a Budapest rispetto a Venezia?

Non saprei, forse lo stesso rapporto che c'è tra Palermo e Venezia?
Sinceramente è difficile rispondere visto che vivo in Ungheria da 11 anni: il mio stipendio ed il mio conto bancario sono in fiorini. Sono un impiegato statale.
Ricordo che a Venezia, per arrivare giusto a fine mese, dovevo avere tre lavori da insegnante e uno part-time il sabato e domenica come venditore di televisori al plasma nei centri commerciali.
Qui a Budapest lavoro 4 giorni la settimana e ho dei risparmi. Tirate voi le somme.

Ci sono degli usi e modi di fare locali che sono entrati a far parte della tua quotidianità dopo il trasferimento?

Sicuramente mi sono abituato alla meritocrazia. Ognuno sta al posto che gli compete.
Mi piacerebbe che questo "modo di fare locale" entri anche nella quotidianità italiana.

Quali sono le caratteristiche climatiche di Budapest?

Gli inverni possono essere relativamente rigidi ma è molto variabile. A marzo il tempo cambia rapidamente.
L'estate è calda e dura fino ad ottobre. Il periodo più bello è senza dubbio la primavera: la vegetazione si riempie di fiori e l'aria è profumata. Mentre passeggio lungo i viali, amo cogliere e mangiare la frutta dagli alberi, specialmente le ciliege e le prugne.

Cosa ne pensi della qualità dei servizi al cittadino a Budapest?

Penso che i servizi per i cittadini siano più che adeguati con punte di eccellenza in alcuni settori.
Alcuni esempi:
Da quando vivo a Budapest non ho più avuto bisogno di un 'automobile.
Ogni volta che ho usufruito della sanità pubblica ho ricevuto servizi e professionalità eccellenti.
Tutti possono usufruire gratuitamente di asili nido.
La maternità (o paternità) prevede l'aspettativa fino a quando il bambino non compie tre anni. Il primo anno la madre (o il padre) riceve lo stipendio intero più un contributo, il secondo e terzo anno metà stipendio ed il sussidio famigliare.
I bambini di scuola elementare ricevono i libri di studio gratuitamente.
L'università pubblica è gratuita. Gli studenti e gli insegnanti godono del 50% di sconto nei musei e nei trasporti pubblici.
Gli anziani sopra i 65 anni (tutti, non solo gli Ungheresi) viaggiano gratuitamente su tutti i trasporti pubblici, compreso i treni.
Ci sono forti agevolazioni fiscali nel sociale.

Che opportunità di svago offre la città alle famiglie?

Budapest offre tutti i tipi di svago a prezzi competitivi.
Le attività di svago sono pensate per soddisfare la richiesta di tutte le categorie sociali. Questo fatto ha anche un grande impatto positivo sull'economia.

Qual è la tua opinione sul livello di sicurezza personale a Budapest?

La città è molto sicura. Si può passeggiare tranquilli anche a tarda notte.
Mi piace il fatto che il presidio delle strade da parte della polizia si noti poco.

Hai qualche consiglio da dare a chi sta per trasferirsi in Ungheria per prepararsi all'espatrio ed evitare passi falsi?

Gli Italiani sono amati ed ammirati in Ungheria.
Quando si rispettano le leggi, si gode degli stessi diritti degli altri cittadini.
Se qualcuno cerca lavoro in Ungheria consiglio di portare con se, oltre i soliti documenti, anche un certificato penale recente perché è richiesto per legge.

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