Fabio: " In Scozia sono riuscito a trasformare la mia passione in un lavoro "

Interviste agli espatriati
  • Fabio in Scozia
Pubblicato 2017-02-16 alle 00:00 da Expat.com team
Fabio è originario di Bologna ed ha lasciato l'Italia nel 2013 per trasferirsi in Scozia. Dopo un primo periodo trascorso a Glasgow, ora vive a Linlithgow, piccolo e delizioso borgo scozzese. Lavora nel settore dell'informatica.

Raccontaci di te, di dove sei e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?

Mi chiamo Fabio, ho 38 anni e sono nato a Bologna. Ho vissuto a Lecce per molto tempo, poi di nuovo a Bologna, e poi, nel 2013 decisi che era il momento di fare una nuova esperienza di vita.

Cosa ti ha portato a lasciare l'Italia per la Scozia?

Principalmente la mia situazione lavorativa.
Ho investito buona parte della mia vita nella divulgazione (intesa come giornalismo e animazione) scientifica. Mi ero reso conto di questa mia passione già dal 1997, aprendo un portale per la divulgazione dell'astronomia, e poi, nel 2005, cominciando a condurre un podcast scientifico che, ai tempi, raggiunse anche un discreto successo.
Ho lavorato presso molti planetari e osservatori astronomici, e partecipato a molti (tutti?) festival scientifici ma, nonostante tutto questo, la mia attività non è mai riuscita a concretizzarsi in un lavoro costante e ben retribuito. A ciò bisogna aggiungere che la mia professionalizzazione, attraverso corsi e "lavoro sul campo", non si è mai tradotta in un aumento salariale: e così col tempo la passione si è trasformata in stanchezza e delusione.
Dopo la morte di mio padre, ho preso la più estrema delle decisioni: voltare pagina definitivamente.

Come si è svolto il processo di adattamento a Glasgow?

Abbastanza traumaticamente.
Sono arrivato qui da solo, senza appoggi, cercando casa, con tutti i documenti da fare, con l'incoscienza sulle spalle e la speranza nello zaino.
Devo ringraziare il personale del Council che mi ha aiutato a fare i primi documenti, i ragazzi del Job Center che mi hanno aiutato ad entrare nel "mercato del lavoro", ed un ragazzo italiano che mi ha aiutato a trasformare il cv dal formato europeo al formato inglese.
Ho trovato il primo lavoro durante una passeggiata, lasciando uno dei primi cv in un ristorante italiano. È stato la mia salvezza.
A quel punto è diventato possibile cominciare a pianificare il futuro.

Di cosa ti occupi attualmente?

Attualmente lavoro in un'azienda IT, dove sono addetto al telecontrollo remoto di macchine Linux, Solaris e Aix.
Fin dalla più tenera età ho coltivato una passione sfrenata per l'informatica. Dal Commodore 64 in poi, ho ricordi di me seduto davanti ad un pc mentre picchietto su una tastiera, mentre monto e smonto computer, o mentre installo una distribuzione Linux (dalla RedHat alla Debian, penso di averle maneggiate tutte…).
Tutto avrei pensato, ma mai che avrei trasformato una mia passione in un lavoro. Eppure così è avvenuto. I casi della vita.

Ci parli della tua esperienza relativa alla ricerca di lavoro nel settore IT in Scozia?

Molto rapida in realtà.
Dopo i primi ristoranti italiani (decisamente non il mio ambiente), ho riscritto il cv per inviarlo ad aziende di call center.
Mi sono accorto fin da subito che era un tipo di lavoro che di certo non mi sarebbe piaciuto, e che forse potevo provare qualcos'altro. Così ho riscritto ancora il cv, focalizzandolo sulle mie conoscenze di sistemi operativi, networking e security: ho fatto alcuni colloqui in due grosse aziende IT e, dopo circa due settimane, sono stato assunto da una di esse.
Nello stesso periodo ho ricevuto l'ok per partecipare ad un festival scientifico in qualità di animatore (il mio vecchio lavoro), ma ho deciso che non potevo ripercorrere ancora strade che già conoscevo. Era il caso di cambiare.
E cosí è iniziata la mia vera vita in Scozia.

Dal punto di vista della carriera, credi che la Scozia ti possa dare di più rispetto all'Italia e perché?

Non ne ho idea. Ho passato qui soltanto 3 anni e prima di rendermi conto se davvero la Scozia offre uno scatto differente all'Italia, ho bisogno di vivere (lavorativamente parlando) e metter qui radici.
Di certo la Scozia, fino ad ora, mi ha offerto cose che l'Italia non mi aveva mai offerto in tanti anni.
Inoltre ora abbiamo davanti a noi l'incognita Brexit. Quindi vedremo…

Oltre al settore informatico, ci sono altri campi che secondo te offrono buone opportunità di impiego?

Di certo il settore della ristorazione, ma anche, da quel che so, il settore petrolifero.
Conoscere le lingue è fondamentale. Sfruttate quelle. Di norma l'inglese non basta. Conoscere il francese, o lo spagnolo vi può aiutare molto nella ricerca di un lavoro.
Non tralasciate nulla. Inserite anche i vostri hobby nel cv e non mollate al primo “unfortunately…”.
Almeno nel Regno Unito rispondono per dire “no grazie”.

Ci dai delle informazioni sul costo della vita a Glasgow?

Ho vissuto a Glasgow per circa un anno per poi muovermi verso Linlithgow, piccolo e delizioso borgo scozzese. E il costo della vita non è molto diverso.
Con un po' di attenzione si può arrivare a spendere davvero poco per una spesa al supermercato. Anche Salisbury's, noto come uno dei più cari supermarket, ha le sue cose a basso prezzo che meritano l'acquisto. In più, la tradizione del reduced è qualcosa da sfruttare a tutti i costi. Se si riesce a passare durante l'orario di chiusura, troverete tante cosette a basso prezzo che vi salveranno la cena, ed il portafoglio.
Di Glasgow rimpiango il mercato arabo vicino al tempio Sikh. Per un vegetariano come me era decisamente la manna dal cielo.
Nota dolente invece sono i trasporti: costano uno sproposito.

Il mercato immobiliare è dinamico, c'è disponibilità di alloggi?

Dipende dalle zone. Nel centro di Glasgow è molto difficile trovare un alloggio disponibile.
Discorso diverso invece per le zone periferiche, dove i prezzi sono più bassi, e la disponibilità è più ampia.
La mia prima scelta è caduta sul West End, ma poi, a causa del prezzo, mi sono stabilito in un piccolo appartamento vicino al Victoria Park.
Discorso diverso per Edimburgo: molto più cara, molto più difficile trovare un alloggio disponibile.

Che documenti hai dovuto presentare per aprire un conto corrente in una banca locale?

Sono bastati il mio passaporto, una cifra iniziale ed un indirizzo temporaneo. E mezz'ora di chiacchiere con l'impiegato a cui spiegavo cosa visitare in Italia...

Per affittare casa, i proprietari richiedono qualche requisito particolare?

Richiedono tre documenti fondamentali.
Il contratto di lavoro (a cui si accede soltanto attraverso il NIN, National Insurance Number), il conto corrente e un documento di identità.

Come si pongono gli Scozzesi nei confronti degli espatriati?

Ci sono molti luoghi comuni su noi Italiani. Pizza caffè mafia mandolino…Berlusconi...Si può scambiare per razzismo, ma è semplicemente ignoranza.
Come noi immaginiamo gli Scozzesi che indossano il kilt, bevono whisky e suonano cornamuse. O i Francesi romantici, i Tedeschi precisi, gli Spagnoli allegri…
A volte, specialmente il venerdì e il sabato sera, fuori dai pub li puoi sentire argomentare frasi che suonano razziste, ma la maggior parte delle volte è proprio curiosità Tipo: “te ne sei andato dall'Italia per venire in Scozia? Ma hai qualche rotella fuori posto?”
E' una nazione strana. Sono nazionalisti, socialisti, e, al tempo stesso, conservano una forte tendenza al multiculturalismo.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Adoro visitare musei e castelli scozzesi.
Adoro passeggiare. E adoro andare in bici.
La Scozia offre dei percorsi straordinari per i cicloamatori.
Per farvi un'idea basta visitare il sito ufficiale di “cycling scotland” o la sezione “cycling” nel sito di “visit scotland”. C'è solo l'imbarazzo della scelta.
Inoltre, a 5 minuti da casa mia, ho lo Union Canal che porta da Stirling fino a Edimburgo. Inutile elencare quante volte l'abbia percorso.

Sei un blogger, come si chiama il tuo blog e quando hai cominciato a scriverlo?

Il “Jolek Blog” non è propriamente un blog sull'espatrio. E' il mio blog. Personale.
Alla partenza avevo anche pensato di aprirne un altro ma che senso aveva? Ero sempre io…con la mia vita che cambiava e le mie esperienze da descrivere. Pertanto ho deciso di restare col mio, e man mano, tempo permettendo, vi avrei riportato quello che mi capitava, le mie considerazioni estemporanee su scienza, politica, società...E chissà cos'altro.

L'idea che ti eri fatto della Scozia si è modificata dopo che hai iniziato a vivere nel paese?

No, in realtà è rimasta la stessa. Quello che è cambiato invece è la visione che ho dell'Italia.
La vedo ferma, statica, costante nei suoi errori e forse senza una vera volontà di risolverli. E, incredibile a dirsi, da espatriato mi son scoperto nazionalista. E questo non me lo sarei aspettato proprio.

I tuoi progetti per il futuro…

Vi rispondo con quello che scrissi sul mio blog circa 3 anni fa :
"Quanti personaggi inutili ho indossato. Io e la mia persona quanti ne ha subiti" diceva Battiato in Ode all'Inviolato. Per conto mio, sto cercando soltanto di togliere le vecchie maschere. Per plasmarne una nuova. Non so con quali colori, con quali forme e con quali materiali, ma so di certo che non sarò io a sceglierla. Ho smesso di lottare contro me stesso. Lascio che le cose accadano. Tutto qua.

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