Alessio ad Addis Abeba: " Buone prospettive di crescita ed aspettative per il futuro"

Interviste agli espatriati
  • Alessio in Etiopia
Pubblicato 2016-01-14 alle 00:00 da Expat.com team
Veneto, padre di famiglia, abituato a viaggiare fin da piccolo...Nato professionalmente in piena crisi, grazie ad alcuni buoni contatti Alessio trova impiego in Etiopia e si trasferisce ad Addis Abeba assieme alla moglie ed ai figli.

Salve Alessio, grazie per dedicarci un po' del tuo tempo... Ci parli un po' di te e delle ragioni che ti hanno portato in Etiopia?

Certamente! Per cominciare direi che sono veneto, ho moglie e due bambini, e fin da piccolo ho viaggiato parecchio, complice il lavoro di mio padre, conoscendo culture e luoghi molto distanti dal mio piccolo paesino d'origine.
Nato professionalmente in piena crisi, lavorando per aziende sofferenti e quindi non vedendo particolari opportunita' di crescita per me e la mia famiglia, bensì precariato e instabilità, grazie ad alcuni buoni contatti che avevo ho trovato il mio attuale impiego ad Addis Abeba.

Cosa facevi in Italia e di cosa ti occupi attualmente?

In Italia lavoravo come impiegato amministrativo presso alcune aziende, generalmente occupandomi di contabilità e, grazie alle lingue imparate, corrispondenza con clienti e fornitori stranieri, finchè sono stato contattato da una ditta etiopica a cui serviva una figura manageriale che si occupasse dell'importazione dall'Italia di macchinari per la produzione di formaggi e latticini, che organizzasse l'avvio della produzione selezionando il personale tecnico italiano, e che più in generale si occupasse dell'amministrazione.

Quale fu, se c'è stato, l'aspetto più difficile da sormontare legato al trasferimento dall'Italia all'Etiopia?

Direi senza dubbio le difficoltà relative al Permesso di soggiorno.
Le leggi locali in materia si sono molto, molto irrigidite, a detta di alcuni organi a causa della necessità di regolarizzare l'immigrazione in massa di Cinesi. L'assenza di leggi precise e/o l'ignoranza in materia degli impiegati addetti, la discrezionalità del trattamento, il caos nello stabile dell'Ufficio Immigrazione ed altri problemi collegati, rendono la questione particolarmente scottante. Perfino la Comunità Italiana risalente alla Colonizzazione, a distanza di generazioni dal primo arrivo, si e' trovata ad avere non poche difficoltà.
C'e' da dire però che, da fonti etiopiche, gli Italiani rappresentano il primo flusso migratorio in entrata nel Paese dopo gli Asiatici e i diaspora Americani, con più di un centinaio di permessi lavorativi rilasciati nel 2014; questo a dimostrazione che se non presa sottogamba, anche questa questione si risolve positivamente.

Cosa ne pensi del livello di sicurezza in Etiopia?

La sicurezza in Etiopia e' abbastanza buona, difficilmente confrontabile con la maggior parte degli altri Paesi africani.
A parte gli scippi, Addis e' molto sicura, i locali non sono assolutamente violenti ne' con gli stranieri ne' tra di loro (salvo casi particolari, ovviamente).
Si aveva timore di possibili tafferugli durante le elezioni, ma e' andato tutto molto liscio, e la città continua la sua vita pacifica (per quanto frenetica). Ovviamente questo puo' cambiare viaggiando in zone più rischiose, come la Dancalia ad esempio, ma nelle città si può stare generalmente tranquilli.

In base alla tua esperienza, ci potresti parlare dei pro e contro legati alla vita in questo Paese?

Tra i pro, potrei tranquillamente menzionare il costo della vita, che per quanto aumentato notevolmente negli ultimi anni, nella media è ancora abbastanza più basso che in Italia. La possibilità di assumere personale locale come ragazze di servizio, giardinieri, autisti e guardiani a stipendi molto bassi, è una comodità non da poco. Un grandissimo pro è l'aspetto naturale/turistico: flora, fauna e paesaggi sono fantastici, una volta usciti dalle città, per non dire unici se si considerano posti come la Dancalia, le Valli dell'Omo e le zone montuose.
L'assenza di malattie tropicali è un altro grande vantaggio, cosi come il clima mite e la stabilità politica.
Per un Italiano appassionato di storia, le numerose vestigia della nostra seppur breve presenza in Abissinia sono sicuramente interessanti.
Tra i contro, sicuramente lo smog e il traffico di Addis Abeba, città sviluppata un po' a caso, tra baracche e sporcizia e mega ville e alberghi. In certe zone si soffre ancora di problemi di fornitura di acqua/elettricità, talvolta anche gravi. Anche l'altitudine (2500-2600 m) non aiuta.
Per chi lavora, la scarsa attenzione al lavoro dei locali e le complicazioni in dogana (cosi come in altri uffici pubblici) possono essere fattori di stress. In genere gli Italiani (ma un po' tutti gli stranieri) trovano abbastanza complicate le lingue locali, amarico e tigrino.

Il mercato del lavoro etiope è aperto agli stranieri? Quali sono i settori trainanti?

Il mercato locale è aperto agli stranieri che vogliano investire in determinati settori, mentre altri sono riservati ai locali. Il limite di investimento minimo è attualmente 200.000 dollari, o 150.000 dollari in società con un locale. I settori aperti sono molteplici (edilizia, finiture, produzione di varie cose irreperibili sul loco, ecc...) e godono tutti di buona salute e alti profitti, una volta superata la parte burocratica e di avviamento.
Anche le opportunità di lavoro come dipendenti non sono male, se si ha una conoscenza specifica di qualche settore particolare.

Cosa mi puoi dire circa il costo della vita ad Addis Abeba?

Un alloggio può costare dai 6000 birr ai 4000 dollari, in base alle necessità di ognuno.
Ovviamente più ci si allontana dal centro, meno si paga, ad esempio a 10/15 km da Bole si può affittare una casa di due piani con 10.000 birr (400 Euro), la stessa casa a Bole si paga anche 3.000 dollari.
Le utenze sono nell'ordine di 300 birr al mese (12 euro) per una famiglia di 4 persone. Il cellulare mensilmente può costare da 200 birr in su, a seconda di quanto uno telefona o usa dati.
Il trasporto pubblico andrebbe evitato, ma se costretti con il minibus si attraversa tutta la città con 15-20 birr. I taxi a contratto sono molto più costosi. La metropolitana dovrebbe entrare in funzione a breve, ed essere molto economica (e comoda).
Per il cibo, a seconda delle abitudini alimentari di ognuno, con 300 Euro si mangia un mese in 2 adulti e 2 bambini. Ovviamente se si vuole mangiare come in Italia, con prodotti importati ecc..., si spende molto di più.
Per quanto riguarda le scuole, la Scuola Italiana Statale costa intorno agli 8000 birr all'anno (300 euro). Altrimenti le varie scuole internazionali chiedono 100-150 euro al mese per ogni anno di elementari: se si vuole andare alle scuole inglesi, americani o francesi, il prezzo arriva anche a 30.000 dollari all'anno (americana). Per quanto riguarda i ristoranti, i "top di gamma" italiani costano intorno ai 500/700 birr a persona senza vino.
La palestra costa intorno ai 700/800 birr al mese, a salire. La sanità (abbastanza affidabile finchè si tratta di questioni minori) è molto economica.

Mettersi alla guida in Etiopia: quali sono le caratteristiche del modo di guidare locale?

Le condizioni di guida sono terribili.
Il codice stradale non esiste, o se esiste, non ne sono a conoscenza.
Trovarsi camion sparati contromano è la regola, se per sbaglio oltrepassano un'uscita della tangenziale, non hanno problemi a fermarsi a fare retromarcia anche per 200 metri senza preavviso.
La freccia è considerata una decorazione da accendere a Natale, il semplice concetto di stare dietro ad un'altra macchina è una cosa insopportabile per la loro mentalità, infatti raddoppiano e triplicano le corsie a qualunque semplice stop, spesso chiudendo di conseguenza la strada alle macchine che arrivano dal senso opposto.
I pedoni attraversano quando vogliono e saltano i divisori della tangenziale anche di notte, perfino carichi di roba. In tanti muoiono regolarmente, i rimanenti continuano a saltare. Il bello è che se uno ti salta sul cofano e muore, se i passanti non ti linciano vai direttamente in galera ed uscire è durissima.
Le scuole guida fanno fare pratica agli aspiranti autisti di autobus e camion facendoli guidare in retromarcia in salita in corsia a senso unico (proprio davanti a casa mia).

Cosa si può fare ad Addis Abeba nel tempo libero?

La città non offre molti svaghi, a parte pub, disco e ristoranti. In genere è sempre meglio uscire e visitare le aree di maggior interesse, anche per abbassare un po' l'altitudine ed ossigenarsi un po'. Il Circolo Italiano organizza diversi corsi di discipline sportive.

Per concludere ti vorrei chiedere sotto quali aspetti la tua nuova vita è migliore rispetto a quella che facevi in Italia?

Dal punto di vista economico è sicuramente migliore, cosi come per le prospettive di crescita professionale e aspettative per il futuro.

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