" La vita di ogni giorno qui a Tahiti è come altrove ma tutto si affronta con un altro spirito..."

Interviste agli espatriati
  • Daria a Tahiti
Pubblicato 2013-11-07 alle 10:00 da Expat.com team
Daria a Tahiti si racconta: niente stress, poco traffico, persone gentili, niente inquinamento, mare, sole...di contro però c'è tanta povertà ed è un peccato, perché secondo me qui hanno tante risorse e potrebbe diventare un Paese davvero ricco. La mia impressione è che ci sia un po' di immobilismo.

Raccontaci un po' di te: da quanto tempo sei a Tahiti e qual'è il motivo che ti ha spinta al trasferimento?

Sono a Tahiti da metà giugno, il mio compagno invece si è trasferito a metà aprile, quindi io e nostra figlia lo abbiamo raggiunto in seguito. Il viaggio in aereo da sole è stato piuttosto faticoso, in totale abbiamo impiegato 27 ore da Roma a Tahiti, compresi gli scali ovviamente!!! Se ci dovessimo trasferire ancora, andremo tutti insieme! Sia io che il mio compagno lavoriamo nell'hotellerie, ci siamo traferiti qui perchè lui ha avuto un'offerta molto interessante. Abbiamo deciso in pochi secondi per il sì, senza esitazioni. Io al momento non sto lavorando e, devo dire, mi sto godendo mia figlia e il posto, poi chissà!

Avevi già vissuto all'estero prima? Se si, dove?

No, non mi ero mai trasferita all'estero. Ho sempre vissuto a Roma, dove ho tutta la mia famiglia. Ho viaggiato tanto, ma questo è il mio primo trasferimento. Abbiamo iniziato alla grande! Il mio compagno è francese e si era trasferito in Italia da circa 14 anni, quando abbiamo iniziato la nostra vita insieme.

Hai una bimba di quattro anni, il trasferimento ha avuto qualche impatto si di lei oppure si è già ben ambientata?

Premetto che io parlo bene francese e nostra figlia è bilingue, avendo il papà francese. A Roma ha frequentato per due anni la scuola materna francese, quindi dal punto di vista linguistico non abbiamo avuto problemi. La piccola è fortunatamente molto socievole, quindi gioca tranquillamente con gli altri bambini al parco o al mare. Tra pochi giorni inizierà la scuola, quindi spero andrà ancora meglio, perchè inizierà la sua vera vita sociale. Ci siamo ambientati tutti velocemente e molto bene, spostarsi da una metropoli a un posto come questo per noi è stata una passeggiata, certo ovviamente dipende dalle aspettative che si hanno e dalla vita che si faceva in precedenza. Noi avevamo una vita super stressante quindi mi reputo una "miracolata"! Per quanto riguarda la vita dei bambini: ci sono tante scuole, anche se un po' fatiscenti, noi l'abbiamo iscritta ad una scuola privata, che costa pochissimo però. Ci sono piscine per lo sport, scuole di danza e di tutti gli altri sport. C'è un bel lungomare con tanti parchi giochi vista mare, i bambini locali sono semplici e socievoli; i giocattoli, come tutto il resto, costano tanto.

Ci sono altri Italiani che vivono a Tahiti? La gente locale è accogliente?

Io non ho trovato ancora alcun italiano residente. Direi che l'80% della popolazione è locale, gli altri sono francesi, molte famiglie di militari in missione qui oppure personale sanitario o scolastico. Per chi si vuole trasferire consiglio vivamente di imparare bene il francese prima, sarà tutto più facile. La gente locale è davvero gentile ed accogliente. Andare in comune per i documenti e trovare le impiegate in costume tradizionale e fiore tra i capelli accoglierti sorridenti è stato un colpo per me... Per la mia esperienza personale, tutto è stato semplice, certo, molte trafile da affrontare, ma niente file di ore e persone scortesi, in un attimo ho sempre risolto tutto e con grandi sorrisi! Prima di venire avevo sentito parlare di un po' di razzismo verso i "popa", i bianchi francesi, ma noi non abbiamo mai sperimentato una situazione del genere, tutt'altro.

Tahiti, spiagge da sogno fuori dal tempo...almeno nell'immaginario comune ma com'è, in realtà, la vita di tutti i giorni li?

Secondo me è bene informarsi molto bene prima, facendo ricerche sul web oppure parlare appunto con persone che già vivono qui. Tahiti è certamente un'isola splendida, specialmente verso la presqu'ile, dove ci sono paesaggi davvero suggestivi. Il mare è incontaminato e c'è una natura selvaggia, con moltissimo verde, ma le spiagge da sogno NON ci sono, per come le immaginiamo noi. Io lo sapevo già, quindi non sono rimasta delusa, ma abituata alle spiagge del litorale romano certo non mi lamento!! Mi spiego meglio. Tahiti è un'isola vulcanica, quindi ci sono delle spiagge nere. Le altre spiagge non sono ampie e bianchissime come ad esempio alla Maldive, sono spiagge piuttosto strette, anche se con un mare naturalmente splendido. La barriera corallina non è immediatamente disponibile, è abbastanza distante, quindi non ci sono pesciolini colorati appena si mette piede in acqua, tipo appunto Maldive o Mar Rosso. Per quanto riguarda la vita di tutti i giorni, come dicevo, dipende da dove si viene. Io ero abituata, come sicuramente molti lettori, ad una vita stressante, faticosa e con le tipiche difficoltà burocratiche italiane. Qui è tutto in misura ridotta, sentivo leggendo sui forum di persone che si lamentavano del traffico, delle file.... Io non so se avevano già dimenticato l'Europa così velocemente! Quando sono arrivata mi sono messa a ridere pensando a chi si lamentava del traffico!!! Comunque, qui c'è tutto, ma con poca scelta. Bisogna rendersi conto velocemente che l'Europa è a 17.000 km di distanza e che si è nel bel mezzo del Pacifico con niente intorno, quindi non si può pensare di trovare tutte le nostre comodità (saranno davvero comodità?) Devo ammettere che ero abbastanza consumista, fare shopping mi piaceva di tanto in tanto a Roma! Qui non serve molto, qualche paio di infradito, magliette e pantaloncini. E' tutto. Ci sono supermercati in cui si trova di tutto, ma a prezzi molto elevati, tutto costa di più, perché tutto viene importato. Pensavo che almeno frutta e verdura costassero meno, invece moltissimi prodotti sono comunque importati. Devo dire che tutto quello che si spende in più sulla spesa si risparmia in vestiti ?, quindi alla fine il bilancio va bene comunque. E comunque troverete gli spaghetti, i sughi pronti, le fettuccine.... La vita di tutti i giorni alla fine è come altrove, si fa la spesa, si fanno le varie commissioni etc. ma con un altro spirito. Niente stress, poco traffico, persone gentili, niente inquinamento, mare, sole....In ogni caso, se è vero che Tahiti non è una cartolina come si potrebbe pensare, è l'unica isola della Polinesia in cui secondo me si può vivere con dei bambini, perché c'è tutto. Nelle isole più belle non c'è praticamente nulla. E se si vuole il paradiso, con la nave in mezz'ora vai a Moorea, l'isola di fronte...lì l'effetto cartolina è assicurato!

Roma-Tahiti: come ti sei organizzata per il trasloco?

Innanzi tutto ho venduto o regalato tutto il superfluo che avevamo. Ho lasciato a mia sorella tutti i vestiti invernali, tranne un cambio nel caso in cui volessimo rientrare in Italia in inverno. Ho lasciato i miei mobili a Roma e ho dato in affitto la nostra casa. Poi ho organizzato il trasloco per tutte le cose rimaste. Scegliete bene il traslocatore, non tutti hanno esperienza intercontinentale e le mie scatole sono partite dall'Italia dopo tre mesi, in pratica sono partite ieri!!! Quindi ora sono in viaggio e devo aspettare altri 2 mesi minimo. Qui molte case sono ammobiliate, anche se noi ne abbiamo trovata una non arredata e abbiamo comprato dei mobili qui, che poi si rivendono piuttosto facilmente. Consiglio di scegliere la propria casa per bene, in un trasferimento del genere bisogna trovarsi a proprio agio a casa propria. Per questo abbiamo preferito ricomprare alcuni mobili secondo il nostro gusto piuttosto che di trovarci in una casa che non ci somigliasse. Il mio compagno è andato due mesi prima di noi, quindi quando siamo arrivate abbiamo trovato già tutto pronto, siamo state molto fortunate!

Paese che vai, usanze che trovi: c'è un'abitudine locale che ti ha maggiormente colpita?

Mi ha colpito molto l'attaccamento della gente alle proprie tradizioni. Pensavo che la danza e i canti fossero intrattenimenti per turisti, invece i polinesiani prendono molto seriamente questi aspetti, ci tengono tantissimo. A luglio c'è stata la Heiva, una serie di esibizioni di canti e danze locali, con tanto di vincitori e premiazioni ed è stato davvero suggestivo. E' piacevole vedere tante donne con vestito locale e fiore tra i capelli, senza il fiore insomma non si esce di casa!

Gli aspetti di Tahiti ai quali fai ancora fatica ad abituarti...

C'è tanta povertà, è un peccato, perché secondo me qui hanno tante risorse e potrebbe diventare un paese davvero ricco, ma la mia impressione è che ci sia un po' di immobilismo. Non mi permetto di giudicare comunque, perché ancora non conosco bene le motivazioni reali di tutto ciò. Ci sono tante baracche, tanta gente per strada. Tanti bambini camminano scalzi e seminudi, vivono di poco o niente. Papeete è una città brutta e sporca, poco curata, anche se ultimamente ho visto che stanno un po' lavorando, almeno nella parte vicina al porto. Ciò che poi mi ha colpito è che la maggior parte delle persone sono obese (con tutte le malattie che purtroppo ne conseguono), mangiano malissimo e bevono tanto, specie il venerdì e sabato sera. Noi evitiamo di uscire di sera in quei giorni, perché ci sono tante persone ubriache al volante e ho assistito a delle scene piuttosto surreali.

A livello sanitario, come sono le infrastrutture? C'è qualche vaccinazione obbligatoria da fare?

Non ci sono vaccinazioni obbligatorie. La sanità funziona molto bene, c'è un bell'ospedale tutto nuovo, che ancora fortunatamente non ho avuto occasione di visitare. Per i cittadini francesi c'è la copertura del servizio sanitario nazionale, tutto molto semplice, vai dal medico, ti fa la fattura e ti fai rimborsare. Ci sono tantissime farmacie, medici sparsi un po' ovunque, insomma nessun problema. Gira la dengue, malattia trasmessa dalle zanzare. Noi per il momento non abbiamo visto zanzare (altro che Roma), ma siamo nella stagione secca, forse arriveranno con le piogge. E comunque per la dengue qui sono ovviamente attrezzati, quindi in caso di sintomi si va subito dal medico e in genere si risolve senza complicazioni.

Lavorare a Tahiti: immagino che il settore trainante sia quello dell'hotellerie. Ci sono molti stranieri impiegati negli hotels? Ci sono buone possibilità d'impiego al momento per gli stranieri e quali sono le figure professionali più richieste?

L'Hotellerie ERA il settore trainante. La Polinesia risente della crisi economica globale, non molte persone hanno più i mezzi per un viaggio così costoso. Diversi hotel hanno chiuso, ne sono rimasti pochi a Tahiti. In generale il personale è locale, ed è giusto così, visto che qui il tasso di disoccupazione è altissimo. Insomma, non cercano un europeo per fare il cameriere, ecco. Le figure manageriali però sono tutte francesi in generale, perché qui non ci sono scuole professionali importanti, e devono quindi necessariamente rivolgersi all'Europa. Nonostante la disoccupazione, è difficile trovare ad esempio maitres e figure di middle management. In molti casi le persone locali non hanno la formazione necessaria e allo stesso tempo è difficile trovare europei che siano pronti al grande passo. Si tenga presente comunque che chi vuole vivere qui deve chiedere uno stipendio adeguato, ricordate che per fare la spesa si spende il doppio o il triplo! Elettricità costosissima, telefono, TV e altro tutto più caro! Gli affitti sono in linea con le città europee costose, quindi tipo Roma ad esempio, se non di più. I francesi possono lavorare tranquillamente, io sono italiana e credo ci vogliano dei permessi speciali, ancora non mi sono informata bene. Penso che se fossimo sposati, però, le cose dovrebbero essere più semplici. Ultima cosa: se si può scegliere, meglio arrivare nella bella stagione, l'inverno polinesiano, insomma verso maggio / giugno. Qui fa sempre caldo, ma d'estate (che inizia verso novembre) può piovere anche per settimane di fila, quindi non deve essere molto divertente l'impatto, specialmente per i bambini!

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