Loris a Sofia, dove il concetto di precarietà sul lavoro non esiste...

Interviste agli espatriati
  • Loris a Sofia
Pubblicato 2013-09-05 alle 02:00 da Expat.com team
Loris si racconta: "Ho lasciato l'Italia perchè provavo un continuo senso di impoverimento. A Sofia ci sono buone possibilità per gli Italiani, non solo nel settore informatico ma anche in quello terziario"

Salve Loris, da qualche anno vivi e lavori a Sofia. Qual'è stata la molla che ti ha spinto a lasciare l'Italia?

L' Italia è diventata invivibile: sia chi lavora in proprio, sia chi vive di stipendio prova un continuo senso di impoverimento.

Ti sei trasferito assieme alla famiglia oppure da solo?

Inizialmente da solo, poi mi ha seguito la famiglia.

Se non sbaglio lavori nel settore dell'informatica, di che cosa ti occupi nello specifico?

Mi occupo di supporto tecnico remoto, configurazioni, risoluzioni di problemi software, ecc.

Ci sono buone possibilità lavorative a Sofia per gli Italiani nel campo dell'informatica? Quali sono le figure professionali più richieste?

Qui ci sono buone possibilità per gli italiani, non solo nel settore dell'informatica ma nei settori più disparati.
Prevalentemente nel settore terziario.

Basandoti sulla tua esperienza, hai notato delle differenze a livello di gestione del lavoro e rapporto tra colleghi tra Bulgaria e Italia?

La regolamentazione del rapporto di lavoro assomiglia molto a quella degli Stati Uniti: i rapporti di lavoro si creano e si sciolgono molto facilmente.
I posti di lavoro meno sicuri e stabili che in Italia, ma in compenso il lavoro si trova molto più facilmente. Il concetto di precarietà non esiste.

Ci sono molti stranieri che vivono e lavorano li? La gente locale come si pone negli confronti degli espatriati?

Ci sono molti stranieri in Bulgaria e ne arrivano sempre di più.
L'atteggiamento nei loro confronti è solitamente benevolo ed accogliente.
Il livello sociale degli immigrati è solitamente alto, e questo crea un ambiente multiculturale quasi del tutto privo di ghetti.

Ti trovi bene a Sofia, è una città a misura d'uomo?

Sofia ha tutto quello che può offrire una capitale con la vivibilità di un piccolo centro di provincia.
Va detto che Sofia non è una città da amore a prima vista, ma va capita. La vivibilità è ottima, non me ne andrei mai!

Qual'è stato l'aspetto più difficile da sormontare legato al trasferimento? Magari cercare casa, integrarsi nella comunità, la burocrazia...ti va di raccontarci un po' la tua esperienza?

Per me tutto si è svolto con molta naturalezza, mi sono sentito benvenuto fin dal primo giorno. Le autorità sono generalmente bendisposte con cittadini stranieri, quindi ho trovato molta disponibilità (spesso oltre le mansioni dei funzionari) per la regolarizzazione della mia posizione. Trovare casa è semplice e rapido, si trovano moltissimi annunci online, la maggior parte dei quali è in bulgaro ed inglese.
Le agenzie richiedono una provvigione pari a mezza mensilità, mentre il proprietario richiede 1 mensilità di deposito a garanzia.
Gli affitti costano orientativamente 2-300 euro per un appartamento carino arredato, ma a seconda del lusso e della location si può arrivare anche a 4-500. A livello di comunità c'è di tutto. Ma veramente di tutto! Solitamente i Bulgari sono molto ospitali, quindi è molto facile fare amicizia.
Ci sono locali Inglesi, Irlandesi, Italiani, Bulgari, Indiani, Messicani, ecc. Ognuno di questi è anche un punto di ritrovo per le rispettive comunità, che hanno il pregio di essere aperte ed estremamente permeabili. A Sofia è possibile trascorrere una serata in una perfetta atmosfera irlandese, lingua ed avventori inclusi.
È come varcare il confine di stato, senza muoversi dalla città. Una sensazione bellissima.

Qual'è la prima parola in bulgaro che hai imparato? Per poter vivere li è necessario parlare la lingua locale oppure ce la si può cavare con l'inglese?

Il bulgaro non è una lingua facile, ma con un po' di buona volontà si impara.
L' inglese è una lingua molto diffusa, specie tra i giovani, quindi si può sopravvivere solo con l'inglese anche se consiglio di imparare il bulgaro.
La prima parola da imparare è zdrawei, che è un saluto tipo ciao. Il ciao viene correntemente usato anche tra i bulgari, anche se il suo utilizzo tende verso l' arrivederci.

A fronte della tua esperienza, che consiglio ti senti di dare a quanti avessero intenzione di lasciare l'Italia per costruirsi un avvenire all'estero?

Fatelo il più presto possibile!

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