Buono a sapersi prima di andare in Giamaica

Buongiorno a tutti,

Ci sono aspetti di un paese che si scoprono solo vivendoci quindi facciamo appello a voi che abitate in Giamaica per delle informazioni.
Quali sono le cose fondamentali da sapere sulla destinazione?

Condividete qualsiasi notizia che avreste preferito sapere prima di partire su clima, alloggi, trasporti, sanità, telecomunicazioni, aspetti culturali e sociali…
Inoltre, con quanto anticipo consigliate di organizzare il trasloco e come vi siete aiutati: lista di cose da fare, siti web dedicati, app sul cellulare?

Che consigli potete dare ai futuri espatriati per prepararsi al trasferimento in Giamaica?

Grazie per il vostro contributo,

Francesca

Ciao Francesca,
io sono una viaggiatrice abituale in Giamaica. Il primo consiglio che posso dare, soprattutto per esperienza personale, è di andare più volte e conoscere bene la cultura e i luoghi prima di pensare ad un trasferimento. La cultura giamaicana, e anche le norme sociali implicite, sono estremamente complesse da capire per un occidentale e spesso molto difficili da affrontare (anche per chi come me ha viaggiato tanto in Africa, figurarsi se si ha una visuale del mondo prettamente occidentale). Conoscerle molto bene prima di andare lì a vivere aiuta non solo a non incappare in situazioni spiacevoli di scontro culturale (in cui noi ci aspettiamo determinate cose, che culturalmente per loro, non sussistono), ma soprattutto per facilitare l'inserimento locale una volta che ci si trasferisce. Conoscere bene la cultura, le dinamiche, e avere anche dei contatti può salvare davvero da una disillusione in cui improvvisamente quello che credevamo fosse il paradiso terrestre, può facilmente diventare un inferno di problemi quotidiani e aiuta molto nella vita quotidiana nella risoluzione di piccoli e grandi problemi che ci sono sempre.
Chiunque voglia trasferirsi in Giamaica deve almeno avere un'idea dei vari parish e delle città giamaicane per farsi una reale idea del posto migliore per sé stessi in cui voler vivere. Ovviamente chi deciderà di andare a vivere a Port Antonio o Clarendon, piuttosto che Negril o Kingston saranno persone che avranno necessità lavorative diverse. A Kingston i prezzi della vita possono essere paragonati a quelli di qualsiasi città europea, quindi il consiglio che do è di avere un lavoro già garantito prima di partire (che magari sostenga anche le spese del permesso di soggiorno), e che garantisca uno stipendio buono con cui poter vivere dignitosamente in una città che comunque è cara.
Negril è il posto più turistico, e quello che offre più possibilità di impresa/attività anche senza avere tanti soldi di partenza, ma è da considerare l'aspetto della criminalità (che nonostante tutti parlino di Montego Bay o di Kingston, in realtà a Negril il tasso è alto e a maggior ragione è importante andare lì già conoscendo bene le dinamiche, amici e persone, e sapendo bene da chi guardarsi). Insomma le questioni in Giamaica sono molteplici e complesse, e variano molto da città a città.
Per la sanità consiglierei una assicurazione medica privata che copra qualsiasi incoveniente (medici e ospedali sono buoni, ma possono essere molto cari come spese).
Per gli spostamenti c'è l'imbarazzo della scelta. I taxi riconosciuti dal governo giamaicano sono quelli con la scritta Juta (che è la società), altrimenti riconoscibile dalla targa rossa. Tutti hanno le scritte sulle portiere facilmente riconoscibili con quadri neri e bianchi simili a quelli americani, e il nome delle città in cui il singolo taxi fa la tratta (occhio però che molti mettono scritte false e non sono riconosciuti legalmente, quindi l'unica cosa resta la targa rossa). I route taxi (taxi collettivi) o i coaster (minivan che fanno da città a città) sono la soluzione più economica e quasi tutti i giamaicani viaggiano con quelli. Non sono comodissimi, ma comunque piuttosto sicuri ed economici. Tra alcune città ci sono pullman della Knutsford, che sono più costosi ma estremamente comodi anche se non coprono molte tratte ma solo le principali.
Per chi vive in Giamaica credo che la soluzione migliore sia comprare una macchina (fattibile anche la moto, ma considerando le piogge nella stagione degli uragani, non è la soluzione migliore). Possibilmente da evitare comprare le macchine usate visto che i giamaicani fanno incidenti frequenti e non si sa cosa si può comprare, anche se esternamente la macchina sembra perfetta può di fatto essere un catorcio incidentato parecchie volte.
Il clima è perfetto tutto l'anno, e durante la nostra estate solo se si convive bene con alti tassi di umidità. Da fare attenzione ai sandflies (i nostri pappataci) contro cui non esiste nessun repellente ma pare che il tea tree oil unito a parecchi quintali di olio (di qualsiasi tipo) siano l'unica salvezza. sono gli unici animali senza olfatto quindi i vari repellenti sono inutili, ma con tanto olio sulla pelle, rimangono fondamentalmente appiccicati e non fanno in tempo a pungere (peraltro le punture sono estremamente fastidiose e possono portare a infezioni anche piuttosto brutte (oltre che ad alcuni tipi di virus). per le zanzare basta usare un normale repellente, e da non preoccuparsi dei mangoose, che sono animali particolari ma molto utili perché mangiano topi e serpenti.

Ciao malindishapiro, grazie per la preziosa testimonianza  :)

p.s. due note aggiuntive per chi decide di trasferirsi e spesso non si considerano.
Ci sono ditte di traslochi che si occupano a livello internazionale, la Bolliger è una di quelle. Comunque tramite google ce ne sono di valide in tutta Italia che effettuano traslochi tra Italia e Giamaica. Ovviamente i costi tra imballaggio, spedizione per nave e spese doganali, più trasporto dal porto all'indirizzo finale, sono piuttosto alti e dipendono comunque dal volume come in tutti i traslochi.
Per chi ha animali, è da sapere che la Giamaica ha norme estremamente restrittive per quanto riguarda l'importazione di animali domestici (gatti, cani e furetti). Gli unici che vengono importati senza problemi sono quelli nati e cresciuti nel Regno Unito, per tutti gli altri paesi c'è da mandare una serie di documenti (tra cui un documento scritto che dica che nel paese di origine non esistono casi di rabbia), e mandarlo al reparto agricoltura e animali del governo giamaicano. Esiste un periodo minimo di 14 giorni di quarantena per l'animale, e le spese di quarantena sono a carico del proprietario dell'animale. Tutto questo solo a Kingston, l'animale viene trasportato al reparto specifico dell'aeroporto (anche questa spesa è a carico del proprietario), e comunque non vi è alcuna certezza del fatto che l'animale possa entrare in Giamaica. Questo ovviamente si saprà prima con una risposta da parte del reparto di agricoltura del governo (che corrisponde alla nostra asl veterinaria), però se all'arrivo e durante la quarantena vi è il seppur minimo dubbio che l'animale non stia bene, la quarantena si prolunga o addirittura l'animale viene soppresso.