Consigli per fare impresa in Tunisia

Buongiorno a tutti,

Fare impresa in Tunisia rappresenta una sfida interessante per gli imprenditori stranieri. Alcuni business potrebbero essere vincenti  altri invece, sebbene promettenti a prima vista, magari non sarebbero redditizi…

Secondo voi, quali attività commerciali possono avere successo in Tunisia? Quali sarebbero soggette a poca fortuna?

Che commercio manca, a livello locale, che varrebbe la pena di sviluppare?

Grazie per i vostri consigli,

Francesca

:-D

Essenzialmente solo imprese destinate all'esportazione, che sono le benvenute.

Il resto e' sotto tutela e uno straniero non ha il diritto di avviare attivita' rivolte al mercato interno, salvo che in societa' con un tunisino oppure prendendo la sola gerenza (ovvero pagando un affitto e spesso un cospiquo fee di avviamento), cosa che, con ragione, scoraggia i piu'.

That's all folks! :-)

Ciao Live in tunisia,

Grazie per il contributo  ;)

Qualche esempio su che tipo di prodotto destinato all'esportazione?

Francesca

Bello questo quesito. .
Piu difficile da rispondere Che non Chi vincera nel référendum o presidenziali Américane. ...
CREDO senza l' aiuto di Stimoli Concreti Efficaci da parte del governo sia veramente arduo investire in Tunisia. ...specie con la crisi perdurante in Europa e soprattutto Sud Europa
Il Settore Trainante da sempre in Tunisia è stato il Turismo. ...X motivi noti a tutti ormai è movimentato Solo da Paesi dell'est. .specie Russia. ..Che Ovviamente non sono in condizione di sostituire il tenore di Vita e Di Spese Che avevamo noi Italiani. ..Francesi. ..Spagnoli. ...ecc.ra. ...
L altro Settore ché per anni e stato il Fiore all' occhiello dElla Tunisia era la mano d'opéra. ...nel Abbigliamento. ..Calzature. ...ora Di Appannaggio dei Cinési. ...Marocco. ..Asia. ....

Buon giorno, i prodotti da esportazione che rappresentano un grande indotto in Tunisia sono senz'altro tutto ciò che è legato alla maglieria, abbiamo anche cantieri navali e costruzioni di imbarcazioni anche di alto livello e di prestigio sia verso Biserta che verso Monastir e le costruzioni in legname (porte, finestre, ecc.) s'intende eseguite con standard italiani.

La Tunisia cambiera' molto nei prossimi anni.

Da cortile d'Europa, in cui le aziende essenzialmente sono venute per utilizzare la mano d'opera a basso costo e poco qualificata per trasformare semilavorati in prodotto finito da riesportare (quindi ad esempio parliamo di aziende conserviere, confezionamento tessile e calzaturiero, agroalimentare, ecc.) il recente incremento di personale qualificato e specializzato in vari settori del terziario, come ben detto da Gianfranco, predispone il terreno ad un salto di qualita', soprattutto in vista dell'enorme sviluppo che nei prossimi 10/20 anni avra' il continente africano.

Per una azienda Europea, una volta ridefiniti i principali codici legislativi, primo fra tutti il nuovo codice degli investimenti, che il governo sta facendo slittare di sei mesi in sei mesi da ormai due anni, la Tunisia e' l'unico paese stabile, democratico e aperto nell'area in cui pensare di impiantare impianti di produzione, portando processi e knowhow europei per la produzione di beni e servizi di qualita' che sia il paese stesso (che pero' e' un mercato troppo piccolo al momento), ma soprattutto il continente, via via negli anni richiedera'.

Gli accordi di scambio commerciale pan-africani, il fatto che vi sia una sempre piu' marcata consapevolezza pan-africana, uniti al riguardo e alla stima che gran parte dei paesi sub-sahariani e del resto del magreb ha verso la Tunisia e verso i suoi tecnici (ingegneri tunisini sono spesso in missione in questi paese per guidare, formare e coordinare team locali), rende l'accoppiata brand europeo (e particolarmente italiano)/produzione(societa') tunisina particolarmente interesante per questo nuovo mercato.

Veramente difficile rispondere a questa domanda. Mi limito a dire in generale. Per la mia esperienza, io posso dire che anche nell'eventualità di azzeccare (non è un caso che ho usato questo termine) il settore di investimento giusto, bisogna dire che si fa una fatica pazzesca, a causa della mentalità dei locali. Il faut avoir una pazienza infinita. Bisogna essere consapevoli di questo. Diversamente è meglio restare a casa propria. Solo le grandi società sono in grado di gestire questa "mentalità locale", grazie al loro potere economico e contrattuale con gli apparati Statali. Gli altri, i piccoli e i medi, se non hanno la fortuna di incontrare un locale (che ha vissuto in occidente, non da povero emigrato), con un buon livello etico, non avranno vita facile. Per essere concreti: pizzeria e gelateria italiane, e con un investimento non eccessivo, ci sono ottime probabilità di fare parecchi soldi. E senza rompersi le scatole, come dicevo prima per altri settori. Per il resto è un ottimo Paese per le vacanze, anche prolungate o per la pensione.

800 aziende italiane e 3.500 straniere, non sono tutte grandi.

Si puo' fare, ma come letto anche in altri post, consapevoli delle peculiarita' del Paese e magari ben assistiti.

Giusto Diego....
BEN detto. ....spériamo meglio X il futuro. ...

Rettifico: il nuovo codice degli investimenti e' stato varato in settembre:

tustex.com/economie-actualites-economiques/tunisie-telecharger-le-projet-du-nouveau-code-d-investissement

Un paio di altri linlk interessanti:

agenzianova.com/focus/tunisia

ansamed.info/ansamed/it/notizie/stati/tunisia/tunisia.shtml

tunisia2020.com/

Infatti, preciso meglio il mio pensiero. Tutto qui è possibile, come è possibile il contrario di tutto. E' fondamentale però come dice lei (e ho detto io) trovare quelle persone (Italiane o Tunisine) che assistano in modo serio e etico i nostri imprenditori. Quindi io consiglio sempre agli imprenditori, prima di investire i loro soldi, di prendere il loro tempo, conoscere, vedere, capire e trovare con ponderatezza le persone giuste che ti possono assistere in modo serio. Allora tutto diventa più facile, molto più facile. Ma le possibilità di incappare nei millantatori è alta, soprattutto sono pericolosissimi quelli in buona fede. Perché loro stessi sono convinti di sapere chissà cosa, di conoscere chi sa chi e quindi sono in grado di convincerti. E dopo un anno ti accorgi che hai perso tempo, denaro ed energia per nulla. Se fossimo più oculati e più attenti di imprese Italiane ce ne sarebbero 1600 e non 800 (io sapevo 600). Perché alle imprese italiane (più che altri Paesi) converrebbe enormemente investire qui, sia per la vicinanza geografica, sia mentale-culturale. Siamo tutti mediterranei. Una storia antica che ci accomuna. Noi abbiamo delle organizzazioni serie, a partire dalla CCTI, Delta Consulting, Avvocati (conosco uno giovane e molto bravo, Sardo-Italiano), Commercialisti, etc. Ma non bastano (o almeno, bisognerebbe aumentare il loro organico di ulteriori persone serie e competenti) se si vuole portare qui 1600 imprese! E bisogna assisterli, come si fa con i bambini, sino allo start-up della loro azienda.
Saludos
DPA