Vorrei informazioni per vivere in tunisia

CIAO  a tutti  e tutte,vorrei con la pensione  trasferirmi a Biserta,   ma pare che noi Italiani si stia alle larga da questa località.Non capisco,vista da internet sembra piuttosto graziosa e gradevole.Qualcuno di voi sa per piacere darmi qualche informazione ? GRAZIE ! Ciao  Mauro  o  Nadir

Salve Mauro, tieni presente che gli italiani cercano località più turistiche per il ritiro dopo la pensione ma Biserta è comunque una bella cittadina industriale (conosco un italiano titolare di un impresa). Per te Biserta penso che dovrebbe andare molto bene anche per la vicinanza con l'Algeria dove presumo andrai ogni tanto :)

CIAO,COMPLIMENTI,SEI MOLTO PERSPICACE ED HAI INDOVINATO TUTTO.TI ABBRACCIO A VI AUGURO  BUONE VACANZE  ,CIAO

Buon pomeriggio Anto&Simo, Vi avevo inviato un messaggio alcuni giorni fà'; però credo non Vi sìa arrivato...
Domani sarò a Sousse, se avete tempo e voglia potremmo vederci nei giorni seguenti.
Sono in esplorazione in Tunisia, e Sousse mi è sembrato di capire che possa essere una buona città per vivere.
Un cordiale saluto, Dante.

P.S. grazie per tutte le inf. che avete scritto in questo sito; mi sembrate buone persone, e soprattutto equilibrate.

Ciao ciao.

Buongiorno  Silvana,
Nessun problema per i nostri piccoli amici gatti cani...veterinari bravi ce ne sono come bravissimo sono i medici per noi umani...visto passaporto  Non serve ...puoi stare fino a 3 mesi come turista poi esci e rientri  per altri 3 mesi e così via oppure fai permesso di soggiorno oppure trasferisci la residenza portando qui la pensione che verrà  quasi completamente detassata...per le case conviene dopo settembre fare un giro sul posto anche per vedere se ti piace il posto...il costo della casa come dici tu dipende dalla zona troverai sui 400 dinari in su...calcola  che ora il di Bari sta a 2,82...se vuoi altre info siamo qui..ah il mi riferisco ad Hammamet  dove vivo...Non a Tunisi città dove LE case costano di più...

psiche ha scritto :

Aldilà di chi ha ragione o torto, credo che sia nell'intento di questo forum, utile e serio, che nessuno aggredisca o offenda nessuno. Ho detto 4 parole, che i prezzi di un'agenzia mi sembravano alti senza fare nomi, e  sono stata travolta da una valanga di aggressività e parole tipo" ma che problemi hai". Mah!  A voi non sembra esagerato?


Ammiro profondamente, sempre,  la grande diplomazia e "funzione da pompiere" di "Anto&Simo" !  Io invece non ce la faccio davvero a starmene zitta, per esempio proprio come in questo caso, ovvero di fronte a tanta faccia tosta, o di bronzo. Simili voltafaccia e rigirate di focaccia come da ... "simile e siffatta psiche" mi lasciano stralunata e... peggio. E per giunta, psiche sarebbe ancora convinta di avere ragione!

Buongiorno Anto & Simo.
Vi dovevo una risposta in merito alla necessità di permanere fuori dall'Italia per 183/184 giorni l'anno.
Finalmente il fiscalista mi ha risposto. Cita:
DPR 22 12 86 n. 917. Art 2 comma 2.
Ora non posso controllare. Ci date voi un'occhiata? Saluti

Quale sarebbe il dubbio sul permanere fuori dall'Italia per 183/4 giorni?

Ad ogni modo poi sul TUIR prevalgono le disposizioni convenzionali.

A breve pubblicheremo sul sito una bella analisi di tutta la normativa. Sia per quanto riguarda l'Italia che per quanto riguarda la Tunisia.

claudio57 ha scritto :

DPR 22 12 86 n. 917. Art 2 comma 2.


Salve Claudio e grazie per la dritta, purtroppo il commercialista ti farebbe passare bei guai con il fisco, il TUIR (compreso di tutte le successive modificazioni) riporta quanto segue:
2. Ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo di imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del codice civile. 
2-bis. Si considerano altresì residenti, salvo prova contraria, i cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente e trasferiti in Stati o territori diversi da quelli individuati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale (5) (6).
==============
Proprio perché sono disposizioni restano sul vago non entrando nello specifico, come invece fa la convenzione bilaterale che in questo caso è la cosa che fa fede e viene adottata per le diatribe.
Tieni presente che la nuovissima convenzione con il Cile nel capitolo 15 recita quanto segue:
Lavoro subordinato 
    1. Salve le disposizioni degli Articoli 16, 18 e 19 i salari, gli stipendi e le altre remunerazioni  che  un  residente  di  uno  Stato contraente riceve in corrispettivo di  un'attivita'  dipendente  sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno  che  tale  attivita'  non venga svolta nell'altro Stato contraente.  Se  l'attivita'  e'  quivi svolta, le remunerazioni percepite a tale titolo sono  imponibili  in detto altro Stato.     
2. Nonostante le disposizioni del paragrafo 1,  le  remunerazioni che un residente di uno Stato contraente riceve in  corrispettivo  di un'attivita'  dipendente  svolta  nell'altro  Stato  contraente  sono imponibili soltanto nel primo Stato se:       
a) il beneficiario soggiorna nell'altro Stato per un periodo  o periodi che non oltrepassano in totale 183 giorni in  un  periodo  di dodici mesi che inizi o  che  termini  nel  corso  dell'anno  fiscale considerato,
____________
Questo per dimostrare che anche nelle ultime convenzioni stipulate permane la dicitura relativa all'obbligo di soggiorno nell'altro stato per il periodo di 183 giorni (non continuativi). Con il commercialista penso sia una guerra persa cercare di farglielo capire solo che in un'eventuale accertamento e in Tunisia vale il timbro sul passaporto, decadrebbe la doppia imposizione, dovresti rimborsare allo Stato Italiano l'intero ammontare dell'IRPEF percepita per l'anno precedente, se ne hai diritto dovresti procedere ad effettuare nuova defiscalizzazione nell'anno in corso oltre che rimborsare l'IRPEF relativa all'anno corrente... insomma un casino (si può dire?)... personalmente noi ci viviamo bene in Tunisia e almeno per il momento non sentiamo la necessità di giocare sui 6 mesi dentro e 6 mesi fuori ma amici lo fanno e i 6 mesi passano presto. :)

Anto, mi spiace ma sei fuori strada.

Citi arcicoli che non riguardano i pensionati oltretutto. Si riferiscono infatti alle remunerazioni per lavoro dipendente.

I testi delle norme poi vanno letti ed interpretati nell'ordine in cui sono scritti e per l'ambito cui si riferiscono, senza indebite estensioni. Gli articoli e i paragrafi hanno poi tra loro una relazione di sussidiarieta' tra di loro, pertanto l'applicazione di un articolo/paragrafo esclude quella del/i successivo/i.

Anche sul discorso del rimborso la fai facile. Qualora lo stato italiano un bel giorno a seguito di controlli e accertamenti ti considerasse residente fiscale italiano, in vigenza del fatto che la Tunisia anche ti considera tale, poiche' comunque vale il principio della non doppia imposizione, non vi e' alcuna richiesta automatica e unilaterale di rimborso. Difatti la convenzione prevede che i due stati debbano risolvere la qustione di comune accordo.  E campa cavallo......

Ad ogni modo, come detto, stiamo ultimando un'analisi molto dettagliata della questione.

Stay tuned.

Grazie Signori.
Attendo con impazienza il compendio promesso da Live in Tunisia.
Ormai sono oltremodo curioso.
Non vi nascondo che mi piacerebbe avere la residenza in Tunisia ma dividerli soprattutto tra Portogallo e Svizzera.
Saluti

Roberto vedi che la normativa andrebbe letta con i riferimenti del caso. Gli articoli 15, 16, 17, 18 e 19 sono interoperanti infatti a loro volta citano gli altri e ne richiamano i punti. La problematica di fondo non è tanto l'interpretazione che noi vogliamo o possiamo dargli ma proprio quanto riportato nei compendi d'uso dell'INPS e nei vari contenziosi che potrebbero scaturire.
Per quanto riguarda la Tunisia l'esempio che ho fatto è del cittadino che non risiede i periodi previsti, alla recette di finance al pari della dogana per il rilascio della targa RS il certificato di attestazione fiscale lo rilasciano effettuando il controllo dei giorni dal passaporto (almeno qui a SOUSSE). La perdita di imponibilità in Tunisia (anche con pensione regolarmente percepita sul conto) non determina l'obbligo fiscale che è determinato dalla stessa normativa italiana (essendo accordi bilaterali l'hanno anche loro pari pari). Questo è quanto stabilito dalle norme. Poi c'è la libertà di andare dove si vuole, il eludere i controlli o i controlli non effettuati come tanti italiani che percepiscono in Italia l'accompagno anche non avendone diritto ma non sono casi legali, l'ufficialità è la lettura integrale degli articoli dal 15 al 19 controllandone proprio i vari riporti da uno all'altro. Per chiarezza a voi che avete agenzie vi propongo di porre il quesito all'INPS Direzione Generale e all'Agenzia delle Entrate, vedrete che otterrete la mia stessa risposta. :)

la riprendo di nuovo Roberto
"1. Salve le disposizioni degli articoli 16, 18 e 19, i salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe che un residente di uno Stato contraente riceve in corrispettivo di un'attività dipendente sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che tale attività non venga svolta nell'altro Stato contraente. Se l'attività è quivi svolta, le remunerazioni percepite a tal titolo sono imponibili in questo altro Stato.

2. Nonostante le disposizioni del paragrafo 1, le remunerazioni che un residente di uno Stato contraente riceve in corrispettivo di una attività dipendente svolta nell'altro Stato contraente sono imponibili soltanto nel primo Stato se:

a) il beneficiario soggiorna nell'altro Stato per un periodo o periodi che non oltrepassano in totale 183 giorni nel corso dell'anno fiscale considerato;
================
Proprio quanto riportato nel punto 1 dell'art. 15 riporta al 18 (pensioni) e le incorpora nella dicitura "remunerazioni analoghe";
Nel successivo punto 2 specifica che "nonostante le disposizioni del para 1 ... ecc ecc"
================
Scusami ma più chiaro di così si muore considerando che l'art. 18 delle pensioni non dice nulla di eclatante o che va a contraddire il precedente 15 che viene anche ribadito dal successivo 19 (che è importante per noi statali)...
Non voglio fare terrorismo ma la normativa è chiara... poi come dico sempre ognuno faccia come crede :) io da buon militare sono ottuso (si sa) e finchè non vedo riportato per iscritto il contrario mi attengo a quello che leggo. :)

Riletta Roberto, scusami ma la normativa italiana (come stai dicendo tu) dice che non devo essere in Italia per 183 giorni non che devo permanerci in Tunisia, quindi ti chiedo scusa ma il problema in Tunisia rimane comunque, purtroppo vari uffici in località differenze passano dal procedere al controllo fiscale sulla dichiarazione bancaria o in altri casi richiedono cud italiano, dichiarazione commercialista e quant'altro. Quando poi è l'Agenzia delle Entrate che fa la richiesta (accaduta al solito italiano sprovveduto qualche mese fa) i certificati che la recette de finance deve rilasciare diventano qualcosa di assurdo, sembra che devono aprire il caveau del tesoro nazionale e la peggiore delle ipotesi è che ti rispondono che non possono rilasciarti quel documento perché "non ne hai diritto" a quel punto vallo a spiegare all'Agenzia delle Entrate che la recette de finance non lo rilascia! A quel punto credimi... dormo sereno stando qui in Tunisia. Comunque lo ripeto... hai ragione tu, la normativa non dice che devi stare in Tunisia 183 giorni ma che non devi stare in Italia... chiedo venia! :)

Sono ignorante. Ma cosa è la recette de finance?

in Italia è l'agenzia delle entrate in Tunisia invece si chiama Recette de finance o Hotel de finance

Per non essere residente in Italia bisogna stare meno di 183gg sul suolo italiano,
con l'iscrizione Aire bisogna comunicare il nuovo indirizzo, quello tunisino.
Sul modello da consegnare alla recette de finance bisogna comunicare l'indirizzo della nuova residenza e la data dell'acquisizione della nuova residenza, (oltre alle fotocopie di tutto il passaporto dove compaiono i timbri di entrata e di uscita)
Per avere diritto alla residenza bisogna stare fisicamente in un luogo x 183/184gg all'anno.
Questo è quanto richiede la recette de finance, un mio amico ha avuto un problema di questo genere qualche anno fa e gli è stato spiegato dalla recette de finance che non poteva considerarlo residente in Tunisia in quanto non aveva i requisiti richiesti e pertanto essendo stato sul suolo tunisino solo tre mesi nell'arco dell'anno perdeva il diritto alle agevolazioni ed ha dovuto pagare le tasse senza l'abbattimento dell'80% del lordo
Poi si sa siamo italiani ed abbiamo una fervida immaginazione ed inoltre viviamo in un paese (la Tunisia) dove l'impossibile diventa possibile

Ecco Maria Pia grazie, questo non l'avevo considerato nelle varie casistiche, il malcapitato qui invece è attualmente incasinato con l'Agenzia delle Entrate per la domanda di rimborso delle tasse pagate il primo anno di residenza, ma non so come sta andando a finire. Le entrate italiane gli hanno chiesto una marea di documenti tra cui bollette, contratto di affitto, attestazione fiscale tunisina, dichiarazione di imponibilità e non ricordo che altro. Solo che sembra abbia fatto il furbetto il primo anno quindi... boh!!!

Un altro è stato beccato xché ha continuato il suo lavoro in Italia mantenendo la partita IVA. Purtroppo ce ne sono tanti che in Tunisia stanno fisicamente pochi mesi e che hanno lavori in Italia magari attività intestati alla moglie residente in Italia.
L'ho detto siamo creativi...

Non voglio interferire, ma vorrei capire meglio:

L'amico di MariaPia sarebbe stato per soli 3 mesi in Tunisia e non avrebbe diritto all'abbattimento dell'80% - Ok, mi pare chiaro.  Ma quello che dedurrei da questo minimo tempo trascorso in Tunisia, è che sarebbe allora tassabile per l'Italia, semmai...   Infatti: come si può dire a qualcuno che non è residente (vero, se con soli 3 mesi di permanenza), MA fargli pagare le tasse?  (con o senza 80% di sconto).    Mah, a me pare chiaro che le tasse vadano pagate, da qualche parte. In questo caso, in Italia -avendo perduto il diritto in Tunisia, visto che non vi ha trascorso il tempo richiesto dei 183gg.  Ma è un controsenso sentirsi dire  "non sei residente..../ergo:/ paghi però le tasse (qui) e le paghi pure con sovrapprezzo".   Certo che essere colti in fallo indebolisce la propria posizione e si sarà probabilmente trattato di una sanzione -presumo, non lo so, ma mi piacerebbe poter capire-.  Forse MariaPia intendeva proprio questo: che il tizio le ha poi dovute pagare per intero, ma al suo paese. l'Italia.
Scusate, ma vado per logica e forse non ho invece capito un tubo... (non ho la fantasia del Bel Paese, immagino...  :D )   Il fatto è che il pericolo di simile creatività è quello di sottovalutare il prossimo. E fa sentire furbi. Ma la furbizia è un surrogato soltanto, dell'intelligenza.  Ed è come la menzogna che fa confondere tutto.
Di certo e chiaro sta perlomeno tutto quello segnato in entrate e uscite sul passaporto. È già qualcosa...

Lavinia x l'Italia questo signore era in regola xché lui effettivamente se ne stava fuori dal territorio più di 183/184gg. e quindi non avrebbe dovuto pagare le tasse in Italia.
Per la Tunisia invece non era in regola: lui aveva eletto sua residenza Nabeul però tre mesi li trascorreva a Cuba e tre mesi in Tunisia, quindi dove risiedeva questo signore secondo voi? Poi si è trasferito definitivamente a Cuba e non so come sia finita ma ha avuto guai seri con i due paesi e se non sbaglio in casi come questi potrebbe scattare il penale.
Un'altra cosa che facciamo noi italiani (e ce ne vantiamo xché ci sentiamo furbi) è non far pervenire tutta la pensione sul conto corrente tunisino, poi quando vengono scoperti come agnellini corrono ai ripari cercando il commercialista di turno trafficone che gli mette "a posto" le cose, affossandolo sempre di più.

Chissa se dopo le Tue Preziose. .Precise Delucidazioni sulle Regole Residenzain Tunisia
Gli Italiani Capiranno. .. (credo di no...)Che X Avere Agevolazioni Fiscali. ..Bisogna Anche Rispettare Le Regole del Paese che Ti permette Certi Vantaggi ! !!!
Poveri Italiani. ..sempre à cercare Sottorfugi. ..Trucchi. ...X Fregare. ...Incontentabili. ...mahhhj

E non Faresti Assolutamente male à Sceglierla
Bizerta e Considerata la Ville Chique..dai Benestanti Tunisini. ..e non Solo. ...Spiagge Dorate. ...bel mare. ...Bella Vita. .Bei Locali. ..Un Po..Cara. ...
Gli Italiani non la Frequentono xke non si scomodono X conoscerla e amano il Passaparola. ..preferendo Hammamet. .cosi stanno Tutti Insieme e Parlano Italiano

Brava Live. ..Pubblica. ..cosi Almeno Nessuno Rompera piu le Scatole in Materia e Si Atterra allé Leggi. ...
Che Pâlle! !!!!

tunisiadaamare ha scritto :

Per la Tunisia invece non era in regola


La Tunisia sappia, però, che così facendo *il giorno dopo* che entra in vigore un'altra convenzione favorevole agli ex dipendenti pubblici (magari con un Paese un po' più comodo del Cile, che è oggettivamente troppo lontano) qualcuno degli stranieri residenti in Tunisia potrebbe pensare di fare le valige.
E così perde gettito fiscale l'Erario,  l'affitto i padroni di casa, giro di affari le botteghe e viaggi in meno la compagnia di bandiera.
Nei prossimi anni verranno certamente approvate nuove convenzioni, perché ne mancano ancora tante, e qualcuna potrebbe essere favorevole agli ex dipendenti pubblici.

I furbetti e gli irregolari non ci interessano qui. E casi singoli lasciano il tempo che trovano, perche' non se ne cosnoscono i dettagli e la persona in questione o era in difetto oppure non ha probabilmente avuto nulla da ridire, se non lamentarsi, alla strampalate richieste.

Appurato cosa occorre fare e non fare per la legge italiana, veniamo alla Tunisia.

Chiunque abbia la bonta' o lo scrupolo professionale di leggersi la legge sulle imposte delle persone fisice che concede il beneficio della deduzione dell'80% (che credo di aver qui riportato almeno un paio di volte) si accorgerebbe che il requisito e' quello di far transitare le somme introitate a titolo di pensione su un conto tunisino. In alcun modo e' richiesta la presenza sul territorio per un determinato periodo di tempo.

Quando si conoscono le leggi, in qualunque stato di diritto, al di la' di cio' che possa essere richiesto dall'impiegato di turno, si e' in grado di ragionare autonomamente e di opporre le norme alle piu' varie interpretazioni.

In Tunisia (ma non solo, ad essere onesti) uno degli sport nazionali e' interpretare le norme (il piu' delle volte per ignoranza, purtroppo spesso per altri fini); per questo occorre essere ben informati sulle leggi che ci interessano.

Ho seguito diversi casi di persone che hanno dovuto rivogersi alla nostra AdE per il rimborso delle tasse per anni precedenti, o che hanno dovuto immatricolare un'auto e ho avuto da disutere con funzionari vari tra Recette des Finances, Bureau de Control, dogana, polizia, ecc. di vari distretti. Con le norme in mano ogni dubbio e' stato risolto. Non ci sono certificati assurdi da produrre, ma solo due: l'attestazione delle tasse pagate a titolo definitivo e l'attestazione di residenza fiscale. Per ottenere la quale vanno presentati gli stessi documenti che si devono presentare in fase di rilascio della stessa attestazione da allegare alla richiesta di esenzione dall'imposizione italiana.

Aggiungo una ulteriore considerazione: non e' previsto dalla Convenzione che ci interessa il pagamento frazionato (pro rata) delle tasse. Queste o si pagano in un paese o nell'altro.

Nel caso non si rispetasse il requisito richiesto (transito delle somme su conto tunisino) non si perde la deduzione. La si perde solo sulla parte non transitata. Sulla differenza (anche questo e' spiegato in un altri post) si ha diritto alla deduzione del 25% solamente, come per tutti i pensionati tunisini.

Se la Tunisia non vi considerasse piu' residenti fiscali non avrebbe diritto a tassarvi. Punto e stop. A quel punto, non pagando le tasse in Tunisia, dovreste pagarle in Italia, se si verifica una delle condizioni per ritenervi residente fiscale. O in un altro paese. Infatti semmai il problema puo' essere del paese terzo in cui si soggiorna per, che so, 8 mesi, il quale a quel punto potrebbe considerarvi residenti fiscali (e poi sarebe da vedere se tra i due paesi esiste una convenzione.....).

La Tunisia non ha alcun interesse a perdere un residente fiscale. E forse, proviamo a chiedercelo, non e' casuale che non abbia previsto l'obbligo di soggiorno per un periodo minimo.

PS: anche il Portogallo che richede in principio la permanenza per 183 giorni, in realta' poi deroga accetando la "volonta di permanervi" dimostrata, guarda caso, dalla semplice esibizione di un contratto di locazione annuale.

Cio' detto e' pacifico che se stai sei mesi e un giorno in Tunisia ti metti al riparo da ogni fastidio.

Live in tunisia ha scritto :

Cio' detto e' pacifico che se stai sei mesi e un giorno in Tunisia ti metti al riparo da ogni fastidio.


Questo è evidente e mi trovi perfettamente d'accordo, ma un giorno potrebbero verificarsi condizioni per le quali sarebbe meglio soggiornare in Tunisia il minor tempo possibile: problemi di salute o problemi di sicurezza. È per questo che stiamo vagliando e studiando la questione dei giorni in Tunisia.

a MariaPia:   grazie per la delucidazione!  Il caso è quindi chiarissimo eccome!  :top:

:/
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:cool:

Brava Live...ben detto. ..ben Scritto.  Ben Considerato. ..Speriamo ora. ..Tutti. ...Capiscano
e Rispettino

MarkVerdi ha scritto :

La Tunisia sappia, però, che così facendo *il giorno dopo* che entra in vigore un'altra convenzione favorevole agli ex dipendenti pubblici (magari con un Paese un po' più comodo del Cile, che è oggettivamente troppo lontano) qualcuno degli stranieri residenti in Tunisia potrebbe pensare di fare le valige.
E così perde gettito fiscale l'Erario,  l'affitto i padroni di casa, giro di affari le botteghe e viaggi in meno la compagnia di bandiera.
Nei prossimi anni verranno certamente approvate nuove convenzioni, perché ne mancano ancora tante, e qualcuna potrebbe essere favorevole agli ex dipendenti pubblici.


Il problema la Tunisia lo ha già affrontato con la fuga verso il Portogallo, il gettito erariale e di servizi dei pensionati non è tale da giustificare una preoccupazione politica, qui ci sono industrie, molte tessili, qualcuna nautica di alto livello ed un indotto enorme di cooperazione allo sviluppo (riscontrabile sul sito dell'ambasciata italiana a Tunisi) con investimenti davvero enormi e questo solo dalla nostra Italia, poi vediamo che è tutta l'Europa ad investire in Tunisia che d'altro canto garantisce alti standard di sicurezza, tranquillità e una vita "simile" a quella europea (unico paese maghrebino) ormai da oltre 60 anni. Il rispetto che hanno verso gli europei è qualcosa di speciale e una volta che si assimilano usi e costumi del luogo si raggiunge anche una serenità di vita e di movimento differente dal turista che viene per 7 o 15 giorni l'anno. Detto questo, il pensionato fornisce un introito nell'immediato ed è la polizia stessa a chiedere quanto ammonta il mensile e se è inferiore ad una certa somma blocca direttamente la pratica di permesso di soggiorno, ma questo introito immediato a meno che non parliamo di pensioni superiori ai 100.000 euro annui (e ce ne sono molte specie ad Hammamet) non giustificano l'impegno a dover attuare particolari leggi a tutela del pensionato di turno, non veniamo nel Burundi dai mao mao, questa nazione ci ospita e ci da servizi ma con una pensione di 45000 euro annui non siamo i salvatori della Patria, figuriamoci importi inferiori.

Antonello se continui cosi. ..haï un Futuro Côme Ministro Allo Sviluppo e allé Cooperazioni Internazionali della Tunisia

Colgo questo spazio anche se parzialmente in tema.
In queste ore in Italia si parla con apprezzamento di una legge tunisina appena approvata e che punisce severamente le violenze contro le donne

claudio57 ha scritto :

Colgo questo spazio anche se parzialmente in tema.
In queste ore in Italia si parla con apprezzamento di una legge tunisina appena approvata e che punisce severamente le violenze contro le donne


Non ne so niente ma in Tunisia esiste un ministero per la donna, una forte emancipazione e tanti diritti... non mi stupisce che abbiano fatto nuove leggi a favore delle donne.

Live in tunisia ha scritto :

In alcun modo e' richiesta la presenza sul territorio per un determinato periodo di tempo.


Live in tunisia ha scritto :

La Tunisia non ha alcun interesse a perdere un residente fiscale. E forse, proviamo a chiedercelo, non e' casuale che non abbia previsto l'obbligo di soggiorno per un periodo minimo.


Potresti, cortesemente, chiarire questo punto?
Intendi dire che non si viene "espulsi", che non si viene dichiarati "non residenti", come sosteneva qualcun altro?

Mi spiego meglio: ipotizziamo che si vadano a pagare le tasse e dalle fotocopie del passaporto risulti (ammesso che qualcuno di quelli abbia voglia di mettersi a fare i conti) che non ci sono i 183 gg in Tunisia. Tutta teoria perché non accadrà mai, ma cosa accadrebbe, secondo te, volendo stare alle norme?

Live in tunisia ha scritto :

Chiunque abbia la bonta' o lo scrupolo professionale di leggersi la legge sulle imposte delle persone fisice che concede il beneficio della deduzione dell'80% (che credo di aver qui riportato almeno un paio di volte) si accorgerebbe che il requisito e' quello di far transitare le somme introitate a titolo di pensione su un conto tunisino. In alcun modo e' richiesta la presenza sul territorio per un determinato periodo di tempo.


Non credo che qualcuno abbia detto che si viene "espulsi" se dichiarati non residenti ma obbligati a procedere nuovamente alla richiesta di residenza con tutti gli oneri che ne consegue.
Per il caso detto da Maria Pia il buon senso mi può far pensare che la persona che ha avuto problemi magari era perché le somme non erano transitate tutte sul conto bancario (infatti la recette de finance quest'anno ha chiesto il dettaglio delle somme ricevute mese per mese - Recette di Hammam Sousse presso Menchia)
Quindi penso anche che la persona che voglia vivere fuori dalla Tunisia per un periodo superiore ai 6 mesi abbia tanti soldi da parte perché le pensioni verranno comunque versate sul conto tunisino e o ha l'amico di turno che provvede al bonifico mensile o avrebbe i soldi in Tunisia ma non potrebbe fare operazioni a meno che con carta di credito internazionale (che molte banche non rilasciano) procederebbe al prelievo dei soldi da altri paesi come anticipo contante sulla carta di credito con le spese del caso (eccessive), anche attivando il bonifico per il pagamento dell'affitto (e a quel punto perché pagare un affitto annuale quando ci si vive solo per 3 mesi o meno?) ci sarebbero anche le bollette, d'accordo ha un grande amico di cuore che si sacrifica per lui pagandogli anche le bollette e lui vivrebbe in giro per il mondo con i soldi che sempre l'amico gli bonifica ogni mese su altri conti correnti... o si fa arrivare i soldi su altri conti correnti quindi rischia di incorrere nelle ire della legislazione tunisina? A me sembra tutto così assurdo... qui si cerca una semplicità di vita non l'evasione fiscale o l'esperienza masochista di vedere da che parte arrivano prima le legnate.
Dice bene Roberto: "Cio' detto e' pacifico che se stai sei mesi e un giorno in Tunisia ti metti al riparo da ogni fastidio." ed io lo approvo e ribadisco!!!

Non ne posso Piu. ..Sinceramente Live..Antonello non capisco come potete Continuare à Dare Spiegazioni /Dettagli /Chiarimenti. ..a Chi Non Capisce ô Non Vuol
Capire. ...Non c'e peggior Sordo Di  Chi Non Vuol Sentire

:up:   Adesso, con quanto così ben specificato da LIVE... non è più chiaro come sembrava, ma... addirittura chiarissimo !   :top:

Anto&Simo ha scritto :

ci sarebbero anche le bollette, d'accordo ha un grande amico di cuore che si sacrifica per lui pagandogli anche le bollette e lui vivrebbe in giro per il mondo con i soldi che sempre l'amico gli bonifica ogni mese su altri conti correnti..


Deve bruciarti parecchio, non avere né i quattrini né l'amico che avrebbe l'ipotetico residente in Tunisia che delinei :D

Chissà quando questi Italiani smetteranno di vivere invidiando gli altri - mai, temo.

MarkVerdi ha scritto :
Anto&Simo ha scritto :

ci sarebbero anche le bollette, d'accordo ha un grande amico di cuore che si sacrifica per lui pagandogli anche le bollette e lui vivrebbe in giro per il mondo con i soldi che sempre l'amico gli bonifica ogni mese su altri conti correnti..


Deve bruciarti parecchio, non avere né i quattrini né l'amico che avrebbe l'ipotetico residente in Tunisia che delinei :D..


Ti avevo risposto per le rime dicendo cosa pensavo di te ma alla fine era comunque una mia caduta di stile nei confronti di "niente" quindi io resto sempre un signore e tu il nulla, mi sono limitato a segnalare il tuo post come "offensivo nei miei confronti" e aspetto le determinazioni da parte della direzione del forum. Spero in un ban da parte della direzione nei tuoi confronti, in questo forum non abbiamo bisogno di provocatori.

Chiusa